C.64. "Amici"

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Lydia bussò alla porta di casa di Liam, che aprì all'istante, molto probabilmente li aveva sentiti arrivare.

-Lydia!- esclamò lui abbracciandola affettuosamente.

Lei ricambiò ma cercò anche di scostarselo di dosso il più in fretta possibile,per poi portersi allontanare zitta zitta da tutte le attenzioni che le avrebbero prestato.

-Che ha?- chiese il beta a Scott senza farsi sentire.

-Ha rivisto qualcuno che un tempo ha tanto amato.- rispose semplicemente l'alpha.

-Allison? Ma non eri tu quello che la amava profondamente?-

Scott gli lanciò un occhiataccia torva, ma prima che potesse fare altro Isaac si avvicinò e guardò i due.

-Parli di Jackson, Scott?-

Si era completamente dimenticato del fatto che il beta conosceva l'ex ragazzo vanitoso di Lydia.

-Si, é ritornato in città.- annuì e guardò oltre dove c'era Lydia appollaiaia sul divano con in mano un diario.

-Cosa starà facendo?- domandò Isaac.

-Scrive per non dimenticare.- rispose Liam da dietro la spalla del beta.

-È ritardata?- chiese Isaac facendo sgranare gli occhi a Scott.

-Forse...- concordò Liam guardando Isaac

-Uscite fuori da qui! Tutte e due!- ringhiò indicando la porta di casa.

-Ma è casa mia!!- protesto Liam.

-Liam...dai usciamo un po' fuori, possiamo giocare cosí - iniziò Isaac prendendolo per il braccio.

-Ohhu Cameron Dallas dei miei pantaloni! Statti buono!- esclamò il beta.

Lydia a quelle parole rizzó le antenne.

-Cosa hai detto?- domandò guardando dritto negli occhi il più piccolo.

Nella stanza calò il silenzio.

-Questa è casa mia...?- borbottó insicuro.

-No dopo di questo.- disse Lydia alzandosi dal divano ed avvicinandosi a lui.

Non riusciva a capire dove aveva sbagliato, guardò Isaac ma lui si allontanò con un passò dall'amico, quasi impaurito

Anche Scott lo fece.

-Era riferito a Isaac!- esclamò il beta.

-Liam. Ripeti.-

-Ho detto :"Cameron Dallas dei miei pantaloni." Scusami non sapevo avessi una cotta per Dallas!!-

La biondo-fragola rimase immobile a fissarlo negli occhi.

Non era arrabbiata, al contrario sembrava stupita da quelle parole, le aveva già sentite nominare da qualche parte.

-Aveva ragione! Non può essere un semplice sogno! C'è qualcosa che ci sfugge! Devo andare da lui!- Lydia prese la borsa ed oltrepassò i ragazzi correndo fuori, sotto la pioggia.

Scott fu il primo a rincorrerla e bloccarla dal braccio.

-Che stai facendo aveva ragione su cosa?!- esclamò serrando gli occhi a due fessure, mentre la pioggia lo bagnava del tutto.

-Vado da lui.- rispose la ragazza con in viso la speranza accesa.

-Lydia...Stiles è in coma...come fa a risponderti?- ed ecco che Scott colpì con un pugnale il piccolo e fragile cuore in quel periodo della banshee.

Era vero, era in coma non sarebbe riuscita a risvegliarlo neanche con un bacio come la bella addormenta.

-Scott...e se tutto questo fosse una sfida? Un test che ci prepara al peggio. Quello che deve ancora succedere?-

L'alpha corrugò la fronte.
-Non ti seguo...-

-Sta per succedere qualcosa di terribile e tu non riuscirai a impedirlo, io non riuscirò a impedirlo, Liam non ci riuscirà, nessuno di noi senza un branco forte...-

-Lydia no. Non se ne parla.- esclamò Scott capendo al volo le intenzioni della ragazza.

-E se fosse l'unico modo per salvarci?!- protestò lei.

-Dimmi un po' é  l'unico modo nel risvegliarlo o condannarlo a morte?!-

-Non sta a te decidere cosa fare della sua vita!-

-Se è per questo neanche a te!-

Lydia rimase a fissarlo.
-Non mi interessa ciò che pensi. Io voglio salvare Stiles, e io sento che più tempo lui sta così più tempo sprechiamo e la sua salute diminuisce. Scegli. O lo fai tu o...- la ragazza si bloccò.

-Lascia stare, tanto so cosa pensi...-  disse prima di girarsi e salire nella sua macchina.

Scott la fissò per un po' poi si girò e rientrò in casa.

Lydia in quel preciso istante si sentì tremendamente sola, più del solito, quasi abbandonata a sé stessa.

Guardò il sedile al suo fianco e qualcosa di luccicante attirò la sua attenzione.

Era un braccialetto di perle, non si ricordava di averne mai posseduto uno.

Lo prese con due dita e lo fissò, quando la portiera si aprì la ragazza sobbalzò e si ricacciò il braccialetto in tasca.

Scott si era seduto vicino a lei.

-Non ti abbandono. Ne ora ne mai e di certo non abbandono il mio migliore amico, Stiles. Anche se trovo che tu sia fuori di testa.- le sorrise, incitandola a partire e fu proprio quello che fece.

Tutto stava incominciando a essere più stano, sentiva che qualcosa non andava per il verso giusto e che sarebbe arrivato qualcosa di tremendo che li avrebbe devastati tutti, ma non sapeva cosa o chi lo avrebbe fatto.

Sospirò e strinse le mani più forte intorno al volante, aprì di uno spiraglio il finestrino per sentire quella brezza di una tempesta in arrivo.

- Take My Home - Stydia (#Wattys2016)  {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora