Questa è la seconda parte della Stydia.
Era tutto molto strano. Tutto più scuro e una puzza pungente regnava nella stanza.
Stiles aprì dolcemente gli occhi, avrebbe voluto portarsi le mani agli occhi e quando ci provò ma con scarso successo capí che erano intrappolate, così si limitò a sbattere le palpebre più e più volte, voltanto il capo.
Quando si guardò attentamente intorno, perlustrando ogni angolo della stanza, inzió a divincolarsi.
Era in un laboratorio.
Scalció e tirò con violenza, cercando di liberarsi ma più faceva quei gesti bruschi più dolore sentiva ai polsi e alle caviglie.
-AIUTO! - gridó a pieni polmoni aprendo bocca, ma sapeva anche lui che nessuno poteva sentirlo.
-Io non gridarei aiuto. Di solito la gente quando sente aiuto scappa, prova con al fuoco. Allora si che lì viene gente a curiosare.-
La voce così famigliare. Così tanto disgustosa e quasi affemminata che tanto odiava...
-Theo...- ringhió Stiles a denti stretti cercando di individuare il punto dal quale aveva parlato il ragazzo.
-Stiles, ne passato di tempo.- rispose lui a sua volta spuntando da dietro al castano, l'unico punto in cui Stiles non aveva guardato.
Indossava una giacchetta di pelle nera e dei jeans strappati alle ginocchia, come se fosse caduto a terra.
-Ti hanno fatto lo sgambetto e sei scivolato per terra o hai pregato così tanto Dio che ti si sono consumati i pantaloni?-
Gli sorrise mettendo in mostra i denti bianchi. - Sono ateo idiota. E no, sono fatti così.-
-Come va con il ciclo?- sputó Stiles avidamente squadrandolo ulteriormente
-Mi è passato, non vedi?- rispose lui con una smorfia, cercando di reggere il gioco al castano.
-No, dev'essere che il tampone è ancora dentro di te. E stanne certo, è l'unica cosa che starà dentro di te per un...- rispose beffardo.
Il ragazzo in piedi serrò gli occhi.
-Smettila di fare il sarcastico. Non hai nemmeno un pizzico della mia simpatia.--Eh chi vuole la tua simpatia? Mica sei mio padre! Aspetta... papà Ciclato. È vero che sei incinto? - chiese Stiles sapendo che lo avrebbe fatto infuriare.
Theo fece un verso feroce,ma non disse nulla gli diede le spalle.
Il castano capì che stava esagerando, così chiuse la bocca e lasciò la sua testa ricadere sul cuscinetto della sedia/poltrona sulla quale si trovava.
-Come mai non sei in prigione? Sei evaso? Ti hanno rilasciato?- chiese.
-Non ci sono mai andato.- rispose il biondo con un alzata di spalle.
-Che vuol dire non ci sono mai andato?- chiese Stiles rizzando il capo.
-Holland non mi ha portato lì, é una stupida è caduta ai miei piedi come anche Malia, dopotutto ho un fascino irresistibile.-
-Certo cenerento delle mie mutande. E per la cronaca a Malia non le interessi più interessi più. - Sì affrettó a dire Stiles.
-E chi le interessa? L'alpha ridicolo?- rise Theo.
-Sì. Credo proprio di sì e sai bene che non é ridicolo... ora che mi é venuto in mente tu sai a chi interessi?- disse Stiles muovendo la mano intrappolata.
- a chi?- chiese Theo con tono quasi curioso.
-A mia nonna!- ringhió Stiles sputando ai piedi del ragazzo.
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- Take My Home - Stydia (#Wattys2016) {IN REVISIONE}
Fiksi PenggemarUn ragazzo che ama dalla 3 elementare una ragazza dai capelli biondo fragola e occhi verdi. Lydia. È questo il suo nome. Lydia possiede il dono della Banshee ovvero prevede la morte della gente... Come andrebbe la storia se vedesse morire Stiles...