C.71. "Pensieri felici"

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Stiles aveva percepito come una raffica di vento, spostarlo dal posto in cui si trovava per farlo trovare in un altro posto.

Si sentì il mondo cadere addosso dal dolore che stava provando allo stomaco.

Alzò lo sguardo e vide con quanta ferocia Scott l'aveva colpito.
Non aveva esitato neanche un secondo.

Percepì il sangue che stava risalendo lungo la gola e prese a tossire.

I piedi persero l' mappoggiò sul terreno proprio quando udì il suo migliore amico urlare -No!-

Lo aveva colpito. 

Cadette a terra ancora prima che Scott lo alzasse di peso e lo prendesse tra le sue braccia.

Stiles sentì le orecchie fischiare, una fiamma stava esplodendo nel suo petto diramandosi in tutte le direzioni.

Perse l'uso delle gambe.

Le sue braccia serrate intorno al pezzo di legno si accasciarono a terra impotenti.

-Stiles! No!- esclamò Scott.

E sul suo viso comparvero delle lacrime.

Strisciarono come un serpente lungo ul suo viso. Veloci, impetuose e imprevedibili.

Stiles cercò di sorridere ma non ci riuscì.

Ogni singolo movimento, ogni singolo gesto...gli faceva troppo male... Troppo.

Voleva smettere di lottare, abbandonarsi col pensiero di potersi trovare in un posto migliore.

Un luogo migliore, un luogo in cui avrebbe trovato Lydia, o meglio un immagine di Lydia con lui, felice per sempre.

Un Scott umano, un migliore amico che gli sarebbe sempre stato vicino e fedele e non gli avrebbe mai fatto del male.

Una Malia, dolce e testarda ma che riuscisse a capire ciò che lui provava.
A Stiles piaceva Malia, eccome...

Ma lei non era e non sarà mai la sua Lydia Grace Martin.

La donna che lui avrebbe sempre amato.

Il cuore rallentò pian piano, le palpebre di Stiles diventarono più pesanti e a fatica riuscì a tenere gli occhi aperti.

Però continuò a immaginarsi un mondo in cui tutti i suoi amici erano con lui e soprattutto erano umani.

Scott estrasse di colpo il pezzo di legno, facendolo rantolare dal dolore e facendo uscire altro sangue dalla bocca del ragazzo.

Gli afferrò una mano e la strinse forte al petto.

-Stiles no. Non tu...non tu.- disse scuotendo la testa e lasciando che le lacrime cadessero sui vestiti sporchi di sangue del castano.

Scott strinse molto più forte la presa, poi con il cuore in gola disse:

-Non riesco ad assorbire il tuo dolore...-

Stiles sorrise di quel che poteva.

Gli occhi persero il controllo e si ritrovò a fissare il soffitto.

-Non provo dolore...- rispose. Ed era vero.

Non ne provava in quel momento, ormai sapeva che la fine era vicina e non ci sarebbe stato nessun modo umano per salvarlo. Ed in fondo forse era ciò che si meritava...

Anche se si sentiva male nel dover abbandonare suo padre, che era rimasto da solo dopo la morte sua madre, Claudia.

Lui era l'unico per lui.

Una lacrima rigó il viso di Stiles.

Una voce femminile urlò a pieni polmoni.
Si sentiva il terrore e la paura dentro quella ragazza.

Con la coda dell'occhio notò Malia in piedi con le mani sulla bocca.

Il volto scomposto dalla tristezza e dal incredulità.

Stava piangendo anche lei a diritto, più di Scott.

Era la prima volta che la vedeva così disperata, preoccupata.

E la cosa gli scaldò il cuore. Forse in fondo se ne sarebbe andato ricordato e amato da vere persone.

Si chiese se Holland fosse in quella casa, ma di certo era scappata appena Scott si era precipitato a soccorrerlo.

Malia l'avrebbe scuaiata viva se era ancora lì, con loro, ne era certo.

Si sentì una mano sui suoi capelli, che lo stava accarezzando dolcemente...

Vide Lydia.

Il volto della ragazza al contrario.

Più bello che mai. Risplendeva di una luce mai vista, era in ordine, i capelli pettinati, occhi decorati da un trucco semplice ma bellissimo.

Un sorriso si fece posto tra le sue labbra.

-Stiles...- bisbigliò con voce dolce.

-Lydia...- rontoló lui sputando altro sangue.

Lei gli posò una mano dolcemente sulla guancia, nonostante il sangue secco. Sembrava non volesse procurargli altro dolore.

-Stiles...perché stai smettendo di lottare? Lo so che è difficile, ma davvero pensi che qui..dove stai per venire sia un posto migliore? Davvero pensi di trovarmi felice e impeccabile per sempre? - lei scosse dolcemente la testa, stava piangendo anche lei, ma non così a dirotto.

-Se davvero provi qualcosa per me...per favore lotta. Non mollare. Questo non è il posto che fa per te. Scott ha bisogno di te, di suo fratello. Malia, ha bisogno di te...tuo padre, di un figlio....io.
Io ho bisogno di te. Da viva. E non da morta. Non in questo posto. Stiles io voglio e desidero una vita felice con te, con dei figli, una famiglia impeccabile...e tu me la puoi dare...ma non mollare.. Perché se molli...nessuno dei due otterrà tutto ciò.-

Stiles chiuse gli occhi...gli faceva troppo male la luce nella stanza.

Scott sentì il corpo del ragazzo, prima rigido e adesso rilassato.

Non mollo si disse Stiles...anche se il suo corpo non la pensava allo stesso modo.

-No! Stiles!- urlò ma ormai era troppi tardi.

Il cuore stava cedendo e il ragazzo non dava più segno di vita.

Scott aveva sola una possibilità per tenerlo con sé, anche se non gli piaceva.
Era l'unica, come aveva detto anche Lydia.

N.a.
Vi lascio con questo capitolo. Non so ancora di certo quando aggiornò. Per ora spero che vi piaccia e che vi abbia fatto provare emozioni.

- Take My Home - Stydia (#Wattys2016)  {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora