Capitolo 6

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"Carino Federico, no?" Chiede con un sorriso malizioso dopo vari minuti di silenzio.

"Mh?"

"Dai che hai capito benissimo!" Mi risponde ridendo leggermente.

"Beh, si, non posso negare che è carino."

"Carino?"

"Si, perché?"

"Da come lo guardi non sembra solo "carino" per te"

A quell'affermazione il mio viso diventa rosso e abbasso leggermente la testa per evitare di farmi vedere così.

Camminiamo per il resto del tempo in silenzio, il che non mi dispiace, dato che il discorso di prima mi ha un po' imbarazzata.

"Eccoci arrivate."

Alzo lo sguardo e guardo la casa: è a due piani e di colore giallo. Un giardino ben curato circonda tutta la casa, in cui crescono vari tipi di fiori.

"Vieni entriamo."

"Si."

La casa all'interno non è molto grande: è arredata in modo molto semplice, anche troppo per i miei gusti.

"Ti mostro la mia camera, che per ora è nostra."

Seguo Giulia al piano di sopra fino a quando arriviamo davanti a una porta bianca.

La sua camera è molto diversa dal resto della casa: è la tipica camera di ogni adolescente, con tanti poster attaccati alle pareti e vestiti sparsi un po' ovunque.

"Questa è la nostra camera. Scusa per il disordine ma quando mia mamma non c'è il evito di riordinare." Afferma mentre prende le varie cose sparse per la camera cercando di fare ordine. "Ti faccio un po' di spazio nell' armadio. Non sarà facile data la quantità enorme di vestiti che ho ma ci provo lo stesso."

Il suo tono è disperato e divertito allo stesso tempo e non posso fare a meno di ridere anche io.

"Dai non ridere, questo è un serio problema!"

Ormai sono piegata in due dalle risate mi segue anche lei.

"Dai basta ridere o mi verrà un mal di stomaco!"

"Hai ragione, per ora basta risate." Risponde asciugandosi le lacrime.

"Qual'è il mio letto?"

"Quello lì." Mi risponde indicando il letto vicino al balcone, continuando a spostare i vestiti per liberare una parte dell' armadio.

Poso il mio zaino e mi siedo ai piedi del letto.

"Ecco fatto! Adesso quest'anta è tutta per te! So che non è molto, ma fidati è stato molto difficile spostare tutti quei vestiti."

"Non è assolutamente poco, apprezzo davvero il tuo gesto." Le sorriso.

Giulia ricambia il sorriso e si sdraia sul suo letto.

"Cosa ti va di mangiare stasera?"

"Quello che vuoi, non ho preferenze."

"Mmh... Vediamo un po' cosa c'è qui..." Dice Giulia aprendo vari mobili. "Ti va una pasta al tonno? So che non è esattamente la cosa più buona del mondo, ma è l'unica cosa che so cucinare."

"Tranquilla, va benissimo."

"Perfetto! Allora all'opera!"

Iniziamo a cuocere la pasta fino a quando non è tutto pronto e portiamo i piatti a tavola e iniziamo a mangiare.

Finiamo di mangiare e sparecchiamo la tavola, mettendo tutti i piatti nella lavastoviglie.

"Giulia potrei fare una doccia?" Chiedo un po' timidamente.

"Certo! Tranquilla, ai piatti ci pensa la lavastoviglie."

"Grazie mille!"

"Il bagno è in fondo al corridoio a destra."

"Perfetto."

Mi avvio in camera e prendo un cambio pulito.
Vado nel bagno mentre sento Giulia parlare al telefono, ma non mi interesso su chi può essere e chiudo la porta.
Una doccia calda è tutto quello di cui ho bisogno.

Mi spoglio e entrò nella doccia.

L'acqua sembra come rigenerarmi.
Lavo via tutta la stanchezza e quando ne esco mi sento molto meglio.

Non ho portato un pigiama ma non fa nulla, non è un problema dormire con la felpa e i pantaloni della tuta.

Mi vesto e vado in camera, dove trovo Giulia sdraiata sul suo letto intenta a smanettare sul suo telefono.

Alza gli occhi e mi presta un po' di attenzione.

"Se vuoi quelli puoi lavarli domani mattina in lavatrice." Dice indicando i vestiti tra le mie mani.

"Oh. Va bene."

"Io vado a farmi una doccia, nel frattempo puoi iniziare a sistemare i tuoi vestiti o metterti nel letto."

"Si. Grazie."

Giulia esce dalla camera e chiude la porta.
Io prendo il mio telefono e mi infilo sotto le coperte.

Accendo lo schermo del mio cellulare e mi ritrovo vare notifiche: 2 chiamate perse e 4 messaggi.

Le chiamate perse sono tutte di Marco. Nessuna dei miei genitori.

La maggior parte dei messaggi sono di Marco, tranne uno: è di Federico.

Subito il mio cuore inizia a battere forte e ho quasi paura ad aprire quel messaggio, ma mi faccio coraggio e lo apro.

"Ciao Francesca. Volevo ringraziarti per la bellissima giornata passata insieme e ti volevo chiedere se ti andava anche domani di rivederci."

Non posso credere che vuole rivedervi e rileggo il messaggio una seconda volta per essere davvero sicura.
Sono quasi in dubbio su cosa rispondere, ma senza pensarci troppo accetto l'invito è invio il messaggio.

"Ciao Fede. Grazie a te della bella giornata, sono stata davvero molto bene, e se per te va bene a me fa piacere vederci anche domani."

La risposta non tarda ad arrivare: "Perfetto! Ci vediamo domani pomeriggio alle cinque? Passo a prenderti io a casa di Giulia."

"Si, alle cinque è perfetto."

"Allora a domani. Buonanotte."

"Buonanotte."

In quel momento entra Giulia nella camera e mi guarda.

"Ho già capito di chi si tratta e non dico nulla, perché già sai cosa ti direi."

Non mi ero accorta di avere un sorriso sul viso, cosa che non lasciava molto all'immaginazione.

Giulia si infila sotto le coperte.

"Ha chiesto di incontrarvi, vero?"

"Si, domani alle cinque."

"Allora gli interessi davvero."

"E tu come fai a saperlo?"

"Conosco Federico molto bene, e fidati, se chiede a una ragazza di vedersi una seconda volta quello che prova non è certo indifferenza."

A quell'affermazione il mio viso diventa rosso e il mio cuore inizia a battere forte, ma per fortuna la luce è spenta.

"Buonanotte Fra."

"Buonanotte."

Rimango a fissare il soffitto per un po', ripensando alle parole di Giulia,, fino a quando mi addormento con un sorriso sul viso.

Give me love like never before || Federico Rossi (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora