Capitolo 15

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"Vuole presentarti sua mamma?" Mi chiede sgranando gli occhi per l'incredulità.

"Proprio così. Stasera mi ha invitata a cena a casa sua." Le rispondo, unendo le labbra sono a formare una linea retta, mostrando la mia ansia.

"Allora è davvero un fatto serio." Afferma.

"Tu dici?"

"Federico tiene tantissimo a sua mamma, più di quanto tu immagini. Se ha deciso di presentartela allora è davvero una storia seria."

"Sono davvero agitatissima. Vorrei farle una buona impressione ma ho paura di non piacerle." Ammetto con un sospiro.

"Se piaci così tanto a suo figlio piacerai anche a lei sicuramente.
Conosco Morena e ti troverai bene sicuramente." Mi rivolge un sorriso e mi accarezza una spalla per cercare di calmarmi.

Faccio un leggero sospiro e guardo l'orario, notando che manca meno di un'ora alla cena.

Sento l'ansia che inizia a crescere sempre più velocemente dentro di me e inizio a tamburellare nervosamente con le dita sulla mia gamba.

"Io vado a prepararmi. Tra un'ora Federico sarà qui e non vorrei fare tardi." La avviso mentre scosto la sedia per alzarmi.

"Va bene. Se hai bisogno di me chiamami."

Salgo le scale e vado in bagno, infilandomi sotto la doccia.

L'acqua calda scivola sul mio corpo e con essa cerco di far scivolare tutti i problemi e le preoccupazioni.

Esco dalla doccia e mi copro con un accappatoio, per poi dirigermi verso la camera da letto.

Non so ancora cosa indosserò, ma voglio andare sul semplice.

Dopo vari completi bocciati, finalmente riesco a scegliere qualcosa abbastanza elegante ma sempre molto semplice.

Indosso un jeans stretto non troppo scuro, una camicia bianca e un cardigan nero, abbinate a un paio di scarpe con il tacco nere.

Mi trucco con un po' di mascara e un filo di rossetto chiaro.

Sciolgo i miei lunghi capelli ondulati e sono pronta per andare.

Scendo in salotto e vedo che Federico è già arrivato e sta parlando con Giulia sul divano.

Alza lo sguardo e sorride, prima di alzarsi dal divano e venirmi incontro.

"Ciao." Mi saluta con un sorriso e il suo sguardo che vaga su tutto il mio corpo, aumentando, in questo modo, il mio imbarazzo.

"Ciao." Lo saluto a mia volta.

"Che ne dici di andare?" Mi chiede, ormai davanti a me e le sue dita intrecciate con le mie.

"Certo!" Rispondo con un sorriso per cercare di apparire il più calma possibile, e, a giudicare dalla sua espressione, sembra quasi che ci sia riuscita.

Dopo aver salutato la nostra amica, saliamo in macchina di Federico, dove, durante il tragitto fino a casa sua, non ha fatto altro che accarezzare la mia gamba coperta per cercare di placare un po' dell'ansia che sembra divorarmi dentro.

Ora, entrambi siamo qui davanti alla porta di entrata, ad aspettare che la mamma del mio ragazzo, nonché mia suocera, ci venga ad aprire.

Con la mia stringo la mano di Federico, cercando più conforto possibile.
Ho quasi paura che con la forza con cui gliela sto stringendo posso fargli male, ma il sorriso che si forma sulle sue labbra quando incrocio il suo sguardo un po' mi rassicura.

Dopo pochi minuti di attesa, ma che a me sono sembrati molti di più, una donna sulla quarantina, con dei capelli scuri e un sorriso smagliante che danza sul suo viso, viene ad aprirci.

"Buonasera." La saluto timidamente, allungando la mia mano in attesa della sua stretta.

Ma lei, ignorandola completamente, mi stringe in un abbraccio, sussurrandomi all'orecchio un: "Sono felice di conoscerti!" Provocando, in questo modo, un arrossamento delle mie guance.

Il resto della serata, è andato per il migliore dei modi, per tutto il tempo non abbiamo fatto altro che ridere e scherzare, proprio come una famiglia.

Dopo la cena, entrambe sedute sul divano, abbiamo sfogliato un album pieno di foto di Federico da piccolo, mentre lui, in evidente imbarazzo, sedeva sulla poltrona di fronte a noi e ci guardava.

Al termine, cioè ad un orario molto ritardato, Morena, mi ha salutata con un breve abbraccio, simile a quello di quando sono arrivata qui qualche ora prima, e salutandomi come un'amica di vecchia data, e ripetendomi ancora una volta la sua contentezza nel vedermi al fianco di suo figlio, posso definirmi davvero felice, cosa che non mi è capitato molto da quando sono qui.

Give me love like never before || Federico Rossi (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora