Capitolo 36

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Federico.

"Cosa?" Mi chiede incredula la mia amica, sgranando gli occhi dopo averle detto la mia idea.

"Proprio così." Confermo.

"Federico ma sei sicuro?"

"Si, sono sicuro. La amo e voglio farlo."

"Pensaci bene, è una cosa importante. Certo, non è importante quanto la proposta di matrimonio ma è comunque una proposta, e come tale è importante." Fa una breve pausa prima di ricominciare a parlare più lentamente. "Però se la ami ed entrambi volete questo allora fallo." Continua con un breve sorriso sul volto.

Un sorriso si fa spazio anche sul mio volto e la abbraccio, cogliendolo di sorpresa.

"Grazie." Le sussurro in un orecchio.

Non mi dice nulla, ma si limita a stringermi più forte e accarezzarmi velocemente la schiena, cosa che apprezzo molto di più.

"Sì ma adesso basta smancerie, ci sono molte gioiellerie da girare." Afferma dandomi dei leggeri colpetti sulla schiena prima di sciogliere l'abbraccio.

Usciamo di casa, avviandoci verso la macchina, e non posso fare a meno di sorridere.

Inizio a guidare in direzione della prima gioielleria, cercando di immaginare l'anello perfetto da prendere e il posto perfetto in cui farle la proposta, quando il silenzio viene interrotto da Giulia seduta sul sedile vicino al mio.

"Ne hai parlato con tua madre?" Mi chiede con un tono di voce stranamente serio.

"Sì, gliene ho parlato."

"E cosa ti ha detto?"

"Le stesse cose che mi hai detto tu. Solo che ha aggiunto che è da prima che morisse mio padre che non mi vedeva sorridere in quel modo."

Ed è proprio così. Questo pomeriggio, prima di incontrare Giulia e proporle la mia idea, ne avevo parlato a mia madre, che aveva detto le sue stesse cose.
Credo che le donne, seppur diverse nel modo di vedere la vita e magari anche di affrontarla, a volte hanno gli stessi punti di vista e pensieri, come se fossero in qualche modo collegate tra loro.

"Ed è vero sai." Prende un profondo respiro e ricomincia a parlare. "Federico sei una delle poche persone di cui mi fido e con cui non ho segreti e per questo voglio dirti la verità." Socchiude le labbra e butta fuori l'aria. "Quando ti vedevo in quello stato, triste, con gli occhi pieni... di nulla, nemmeno di tristezza, capivo che ti stavo per perdere seriamente.
Ho fatto di tutto, davvero, per farti stare meglio, ma a quanto pare non bastava.
Sai quando ho davvero capito che ti stavo per perdere?"

Scuoto la testa rivolgendole un breve sguardo, le parole ferme in gola come un nodo che rischia di soffocarmi.

Ritorno a guardare la strada, gli occhi fissi davanti a me e il piede premuto sul pedale del l'acceleratore.

"Quando quel giorno hai rifiutato di suonare.
Per te è sempre stato un modo per sfogarti, per stare meglio, ma lo hai rifiutato.
Quel giorno, o meglio, quei giorni, ho cercato di restarti vicino il più possibile, cercando in tutti i modi di farti stare meglio, ma a quanto pare tutti i miei sforzi erano inutili."

Mi giro nella sua direzione per guardare la sua espressione ma i grandi occhiali da sole le coprono gran parte del viso.

"Ma per fortuna adesso nella tua vita c'è una persona che in poco tempo è diventata la persona più importante della tua vita e che è riuscita a ridarti il sorriso.
Te lo si legge dagli occhi che la ami e lo si vede dal tuo sorriso ogni volta che ne parli.
Tu la ami e credimi che non scherzo quando dico che ti ha ridato la felicità."

Rimango quasi senza parole davanti a questa affermazione.

Da quel giorno ho sempre cercato di nascondere i miei sentimenti, cercare di sembrare più distaccato e lontano possibile, quasi senza sentimenti, quando in realtà dentro avevo l'inferno.

Ma lei è sempre riuscita a leggermi dentro, abbattendo tutti i muri che avevo creato e facendo cadere ogni maschera.

Parcheggio la macchina davanti a una gioielleria dalle grandi vetrine illuminate da luci al neon bianche che fanno risaltare ancora di più i gioielli al loro interno.

Spengo la macchina, rimanendo le chiavi nel quadrante e mi giro verso di lei.

"Ehi." La chiamo appoggiando una mano sulla sua spalla.

Si gira a guardarmi con un piccolo sorriso, ma che viene subito tradito da una lacrima che le scende dagli occhi.

"Vieni qui."

Apro le braccia e lei subito ci si rifugia dentro.

Iniziò ad accarezzarle la schiena per cercare di calmarla e dopo un po' ci riesco.

"Scusami, non dovevo farlo." Si stacca dall'abbraccio e si asciuga le lacrime, per poi guardarsi nello specchietto retrovisore e aggiustare il trucco sbavato agli angoli degli occhi.

"Non preoccuparti, capita di avere dei momenti di debolezza." La rassicuro incrociando il mio sguardo con il suo.

"Lo so, ma ora mi sento molto meglio." Risponde con un sorriso sincero. "Andiamo? Dobbiamo girare molte gioiellerie prima di trovare "l'anello perfetto"." Continua virgolettando le ultime parole.

Scoppio in una sonora risata che in poco tempo coinvolge anche lei.

Passiamo l'intero pomeriggio a girare per le gioiellerie della città in cerca dell'anello, ma con scarsi risultati.

"Federico sono esausta, sono quasi tre ore che giriamo tutte le gioiellerie di Modena e ancora non hai trovato nulla!"

"Che ti piaccia o no, continueremo a girare per tutte le gioiellerie rimanenti fino a quando non troverò quell'anello." Rispondo con fermezza entrando in una delle tante gioiellerie.

Attraversiamo tutto il negozio per arrivare al bancone dal gioielliere, quando la mia attenzione viene catturata da uno dei tanti anelli esposti in vetrina.

Mi avvicino per vederlo meglio e subito vengo catturato dalla sua bellezza ma anche dalla sua semplicità.

È questo. Penso tra me e me. L'ho trovato.

È sottile anello d'argento, con un piccolo diamante incastonato al centro.

(Metto una foto per farvi capire meglio)

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(Metto una foto per farvi capire meglio)

"Federico!"

Sento la sua voce che mi chiama da lontano e quando giro lo sguardo nella sua direzione la trovo a pochi passi da me.

"Voglio quello."

"Cosa?" Mi chiede confusa.

"L'anello. Voglio quello." Le rispondo indicando l'anello nella vetrina.

"Bene allora." Mi sorride. "Andiamo a pagarlo." Aggiunge.

Give me love like never before || Federico Rossi (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora