Capitolo 14

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Mi sveglio con una strana oppressione al petto.

So fin troppo bene a cosa è dovuto quel dolore, fin troppe volte ho cercato di ignorarlo, ma quel giorno sembra essersi presentato più forte che mai.

Prendo il mio cellulare da sopra il comodino vicino al mio letto ma la mia attenzione viene richiamata da un piccolo foglio di carta ripiegato più volte su se stesso.

È di Giulia e c'è scritto che sarà via tutta la mattina con Benjamin.

Lo ripiego di nuovo e lo poso sul comodino.

Non ho voglia di alzarmi dal letto e affrontare la giornata, ma cerco di trovare le forze, pensando a Federico, l'unica persona di cui ho bisogno in questo momento.

Scendo giù in cucina e mi sforzo di mangiare qualcosa, ma il nodo allo stomaco me lo impedisce, così finisco per rinunciare.

Mi siedo sul divano in salotto e cerco di distrarmi con qualche programma in tv, ma l'unica cosa di cui ho bisogno è lui.

Ho bisogno sparire tra le sue braccia forti e sentirmi protetta.
Ho bisogno dei suoi baci e delle sue carezze leggere.
Ho bisogno di lui per stare bene.

Senza pensarci due volte prendo il mio telefono e digito il suo numero.

Dopo non molti squilli sento la sua voce.

"Pronto?"

"Amore..." La mia voce risulta rotta nonostante tutti i miei sforzi.

"Amore cosa è successo?" Mi chiede leggermente allarmato.

"Ho bisogno di te." Gli chiedo con una voce poco più alta di un sussurro.

"Sto arrivando." Prontamente mi risponde.

Dopo non molto tempo dalla fine della chiamata sento il campanello suonare.

Apro la porta e mi ritrovo davanti Federico.

Senza dire nulla mi butto tra le sue braccia e scoppio in un pianto liberatorio.

Federico non mi fa domande, ma si limita a stringermi più forte e a prendermi in braccio, portandomi nella mia camera da letto.

"Te la senti di dirmi che è successo?" Il suo tono è dolce e pacato.

Non so per quanto tempo ho pianto, ma in tutto quel tempo Federico mi ha stretto a sé senza fare domande.

"I miei genitori. Da quando sono venuta qui non mi hanno mai chiamato o mandato un messaggio.
Ho provato a chiamarli una sola volta, ma quando hanno sentito la mia voce hanno subito riattaccato il telefono.
Quel gesto mi ha ferito molto e ho cercato di non pensarci per tutto questo tempo, ma questa mattina mi sono svegliata con un oppressione sul petto e il peso dei ricordi è troppo." Faccio un piccolo sospiro e poi continuo a parlare. "Da quando sono arrivata qui non ho avuto nemmeno per una volta il rimorso di essere scappata, di essere andata via da loro in quel modo, ma oggi sì.
Il senso di colpa mi ha investito come un fiume in piena, facendomi male qui." Indico con la mano il petto coperto dal tessuto della maglia, ormai bagnata dalle mie lacrime.

Sento le braccia di Federico stringermi di più a sé, quasi come per ricomporre tutti i pezzi rotti dentro di me.

Il mio orecchio è posizionato sul suo cuore e lo sento battere in sincronia con il mio.

Chiudo gli occhi, ascoltando soltanto questo rumore, accompagnato da quello lento e regolare dei suoi respiri e riesco finalmente a smettere di piangere.

"Ascolta." Prende il mio viso tra le sue mani e incastra i suoi occhi nei miei. "Non posso capire ciò che hai passato, né tantomeno ciò che passerai, ma sappi che sarò sempre qui accanto a te, qualunque cosa accada, e ti darò tutto l'amore che non hai mai avuto."

Give me love like never before || Federico Rossi (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora