Give me love like never before || Federico Rossi (In revisione)

Capitolo 8

Usciamo di casa e ci avviamo verso la macchina di Federico.

"Dove mi porti?" Chiedo curiosa.

"È una sorpresa!" Esclama lui.

"No dai! Io odio le sorprese!" Mi fingo imbronciata.

"L'unica cosa che posso dirti è che per me è un posto davvero speciale per me." Afferma con una strana serietà.

Arriviamo davanti alla macchina di Federico e lui mi apre la portiera per farmi entrare.
Il viaggio non dura molto, e per tutto il tempo cerco di avere qualche informazione sul posto in cui mi sta portando, ma senza avere nessun risultato.

Dopo non molto arriviamo in un posto bellissimo, forse uno dei più belli che io abbia mai visto.

Scendo dalla macchina continuando ad ammirare quel fantastico posto: è un laghetto circondato da chilometri di prato e qualche albero.
Federico si avvicina a me.

Ti piace?" Mi chiede con un sorriso.

"Tantissimo." Gli rispondo e ricambio il sorriso.

"Vieni." Mi prende la mano e ci allontaniamo dalla macchina.

Federico prende un telo dal suo zaino e lo stende a terra, prima di sedersi sopra.
Mi siedo vicino a lui e mi porto le ginocchia al petto, prima di cingerle con le braccia.

"Come mai hai la chitarra con te?" Gli chiedo.

"Volevo cantarti una canzone. Sai, per rendere questo momento più speciale." Risponde sorridendo.

"È un' idea stupenda. Che canzone vuoi cantarmi?"

"È una canzone che ho scritto io un po' di tempo fa proprio in questo posto. Si chiama prendimi per mano" Mi guarda negli occhi e sorride.
Lo guardo e ricambio il sorriso.

Federico inizia a cantare la canzone.

Le sue dita accarezzano delicatamente le corde di quella chitarra e le parole escono dolcemente dalla sua bocca.
Chiudo gli occhi per godermi completamente quel momento.

"Allora? Cosa ne pensi?" La canzone è ormai finita e lui poggia la chitarra alla sul fianco.

"È stupenda, davvero." Gli rispondo con un piccolo sorriso.

Federico ricambia il sorriso e inizia a guardare il laghetto davanti a noi.

Restiamo in silenzio per un po', con il vento leggero che ci accarezza il viso, fino a quando Federico rompe il silenzio.

"Come ti ho detto già prima questo per me è un posto davvero speciale. Qui si sono baciati i miei genitori per la prima volta. Mi sono promesso che un giorno ci avrei portato una persona davvero speciale. Tu sei la prima che porto in questo posto."

Rimango a guardarlo, senza riuscire a dire nemmeno una parola.

Federico si alza in piedi e mi tende una mano.

"Balli con me?" Mi chiede con un sorriso.

Afferro senza esitazione la sua mano e gli sorrido. Mi stringe a lui mentre iniziamo a muoverci piano.

"Rimarrei per sempre così." Sussurro.

Federico non dice nulla, si limita a guardarmi negli occhi.

Piano afferra il mio viso tra le mani e lo avvicina al suo.
Il mio respiro diventa irregolare e il cuore inizia a battermi veloce.

I nostri visi sono sempre più vicini e le nostre labbra stanno quasi per sfiorarsi, quando una goccia mi cade sul viso.

Alzo gli occhi al cielo e in meno di un secondo scoppia un temporale.

"Cazzo." Nella sua voce riesco a leggere un tono di acidità.

Inizia a correre verso il telo su cui eravamo seduti prima e lo mette nello zaino, per poi mettere la sua chitarra nella custodia.

"Andiamo."

Mi prende la mano e corriamo verso la sua macchina, mentre la pioggia continua a bagnarci.

Arriviamo nella macchina e Federico accende i riscaldamenti a palla.

Entrambi ci guardiamo e scoppiamo a ridere.

"Andiamo dai." Mette in moto la macchina e partiamo.

Rimaniamo in silenzio per tutto il tragitto, con la musica che passa alla radio a parlare al nostro posto.

"Eccoci arrivati." Spegne la macchina davanti casa di Giulia.

"Già."

"Grazie per la giornata, sono stato davvero bene." Mi sorride leggermente.

"Sono stata bene anche io." Ricambio sinceramente.

"Allora buonanotte." Mi saluta.

"Buonanotte."

Mi lascia un bacio sulla guancia e scendo dalla macchina, corro verso la porta per evitare di bagnarmi ulteriormente.
Mi chiudo la porta alle spalle e mi ci appoggio vicino, ripensando ancora a quel bacio mancato.