Capitolo 15

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ANDREAS POV
Sto aspettando che Chiara venga qui in camera mia, ha detto che si andava a fare una doccia e poi veniva.
Oggi è uno dei giorni più belli della mia vita, non posso credere di aver trovato il vero amore.
Chiara è una ragazza speciale, è una persona meravigliosa e sono più che sicuro che tutti i sacrifici che dovrò fare ne varranno la pena pur di star con lei.
Eccola, sta arrivando, la riconosco dai passi.
«Scusa se ti ho fatto aspettare e se non sono molto presentabile» mi dice lei entrando con i capelli ancora bagnati ed il pigiama addosso.
«Non c'è problema, vieni» le dico io facendole segno di stendersi affianco a me.
«Di che parliamo?» mi chiede lei per rompere il ghiaccio.
«Di noi. Non ti sei pentita di aver accettato di essere la mia ragazza, vero?» le chiedo io.
«No, perché dovrei pentirmi di essere la ragazza del ragazzo più bello e dolce del mondo?» mi risponde lei sorridendo.
«Volevo esserne sicuro»
«E tu? Ti sei pentito?»
«Per niente al mondo»
«Volevo esserne sicura anch'io»
«Ci facciamo un po' di coccole? Ti va?»
Lei annuisce e si stringe al mio petto ma noto che è un po' agitata, decido però di non dirle nulla per non metterla in imbarazzo, le farò semplicemente capire che non voglio fare nulla di male, voglio solo stare un po' con lei e coccolarci come si fa tra fidanzati.
La stringo a forte a me e le accarezzo la schiena lasciandole ogni tanto qualche dolce bacio tra i capelli.
Dopo qualche minuto sento che è già più rilassata e tranquilla, così decido di alzarle dolcemente il mento e baciarla sulle labbra.
Lei non si ti tira indietro e mi asseconda, sempre con quell'estrema dolcezza che la caratterizza.
Quando ci stacchiamo ci sorridiamo a vicenda e poi appoggiamo le nostre fronti una contro l'altra.
«I tuoi baci sono dolcissimi» le dico io.
«I tuoi non sono di meno» mi dice lei.
«Sei bellissima, lo sai?» le chiedo io.
«E tu sei un bugiardo, lo sai?» mi domanda lei a sua volta.
«E da quando i bugiardi dicono la verità?» le chiedo io.
«Da mai, se dicessero la verità non sarebbero bugiardi» afferma lei.
«Allora io non sono bugiardo perché ho detto la verità» ribadisco io.
«E invece lo sei perché non è vero che sono bella» afferma lei.
«Ma ti sei mai guardata allo specchio? Con questo visetto dolce e questi occhi profondi sei fantastica. Sei bellissima anche in pigiama» le dico io.
«Non è vero» ribatte lei.
«Shhh....basta parlare ora, ho ragione io e punto» le dico zittendola con un bacio.
«Era da tanto che non stavo così bene con qualcuno» mi confessa lei.
«Il tuo ex non te le faceva questa coccole così dolci?» le chiedo io sfiorandole la punta del naso.
«Lui pensava ad altro» risponde lei.
«Allora non ti sapeva apprezzare e non ti meritava» le dico io.
«Con te è tutto diverso, non ho paura che tu possa andare oltre senza il mio consenso» afferma lei.
«E non devi averla mai questa paura con me, quando succederà sarà perché lo vorremo entrambi» le assicuro io.
Lei annuisce e appoggia la sua testa sul mio petto.
«Posso farti una domanda Chiara?» le chiedo io.
«Certo» afferma lei.
«L'hai denunciato vero?» le domando io dandolo in parte per scontato.
Lei rimane in silenzio e sento il suo respiro contro il mio petto diventare irregolare.
«Non l'hai fatto?» le chiedo di nuovo io.
Lei scuote debolmente la testa e sento che una lacrima trapassa la stoffa della mia maglia.
«Non ho avuto il coraggio Andreas, non ce l'ho fatta a dirlo ai miei e poi lui mi ha minacciata di fare di peggio se lo avessi detto a qualcuno» mi confessa lei.
«Tranquilla dai, ora è passato e sei lontana da lui, non ti può fare più nulla. Pensaci però, secondo me dovresti denunciarlo, ti ha fatto del male e deve avere ciò che merita» le consiglio io.
«Lo so ma non ho il coraggio, dovrei tornare in Italia per denunciarlo ma ho troppa paura.
Lui abita nella mia stessa via, lo scoprirebbe subito se tornassi» mi spiega lei.
«Se decidi di farlo io verrò con te e non ti lascerò sola un secondo, non ti potrà fare nulla se sarai con me» le assicuro io.
«Grazie Andreas» mi dice lei mentre una lacrima le rigava il volto.
«Per te questo e altro. Basta piangere ora però» affermo io accarezzandole la schiena.
«Scusa se ho rovinato questo momento così bello» mi dice lei asciugandosi le lacrime.
«No, scusami tu, sono stato io a tirare fuori quest'argomento. Recuperiamo l'atmosfera di prima?» domando io dopo essermi scusato.
«E come?» mi chiede lei alzando le spalle.
«Con un bacio» le dico io avvicinandomi a lei e posando le mie labbra sulle sue.
«Mi sa che ha funzionato» mi dice lei, poi però una smorfia di dolore compare sul suo viso.
«Che succede?» le chiedo io allarmato.
«Pesciolino si fa sentire. Mi è venuto mal di pancia» mi risponde lei tenendosi una mano sul ventre.
«Non sarà geloso questo pesciolino? Magari vuole anche lui un po' di coccole» le dico io accarezzandole la pancia.
Chiara sorride e appoggia la sua mano sopra alla mia, poi qualcuno bussa alla porta.
«Andreas posso entrare?» mi chiede Alessio dal corridoio.
«Presto, nasconditi» dico io a bassa voce a Chiara.
«E dove?» chiede lei.
«Andreas? Mi senti? Posso entrare?» continuava a gridare Alessio mentre bussava alla porta.
«Qui, nasconditi qui sotto» le dico io indicandole il letto.
«Ma sei pazzo? Sotto al letto?» mi chiede lei.
«Shhh...veloce o ci scopre, non ci sono altri posti» le dico io aiutandola a nascondersi.
«Andreas!!!» urla di nuovo Alessio bussando ancora più forte alla porta.
«Avanti» dico io ad alta voce.
«Finalmente, ma che stavi facendo? È da tre ore che busso alla porta e ti chiamo» mi dice lui quasi arrabbiato.
«Scusa, avevo le cuffie e non ti ho sentito. Ti serve qualcosa?» gli chiedo io.
«Sì, domani io e i ragazzi andiamo a giocare a calcio. Sei dei nostri?» mi chiede lui.
«Certo, lo chiedi pure?» affermo io.
«Beh sì, ultimamente hai la testa costantemente sulle nuvole, sei imprevedibile. Comunque domani partiamo alle tre, non te ne dimenticare, mi raccomando» si raccomanda lui.
«Ok, domani alle tre sarò davanti alla porta pronto per uscire» dico io.
«Sbaglio o sei nervoso?» mi chiede lui.
«N...no, perché?» chiedo io cercando di dissimulare.
«Sembri agitato. Vabbè sarà una mia impressione. Giù stiamo per guardare un film, scendi anche tu?» mi chiede lui.
«No, preferisco rimanere qui ad ascoltare musica, sarà per la prossima volta» rispondo io.
«Ok, come vuoi. Vado a chiedere ad Chiara se vuole venire» dice lui.
«No!» esclamo io alzando il tono di voce.
«Ma che ti prende? Perché non dovrei chiederglielo?» mi domanda Alessio facendo una smorfia di incomprensione.
«Ehm...perché sta già dormendo. L'ho incontrata prima in corridoio e mi ha detto che andava a dormire perché era stanca» mento io.
«Ah ok, vabbè meglio lasciarla dormire allora, ci vediamo domani Andreas» mi dice lui uscendo.
«A domani» rispondo io.
Appena lui esce tiro un sospiro di sollievo, per fortuna non si è accorto di Chiara e non ha sospettato di nulla, anche se in effetti ha notato che ero un po' nervoso.
«Puoi uscire Chiara» le dico io.
«Finalmente se n'è andato. Credevo voleste anche fare colazione con the e biscotti visto che c'eravate» afferma lei ironica.
«Ma se ho cercato di farlo andare via il prima possibile, ti ho anche coperto o sarebbe andato a cercarti in camera tua» affermo io.
«In quello sei stato bravissimo anche se per poco non ti scopriva» mi dice lei.
«Modestamente. La prossima volta è meglio se chiudiamo la porta a chiave perché non sempre i ragazzi bussano prima di entrare» affermo io.
«Allora è meglio se la chiudiamo subito a chiave» dice lei andando a chiuderla.
«Questo vuol dire che vuoi rimanere ancora un po' qui con me?» le chiedo io.
«Sì, io e pesciolino vogliamo ancora un po' di coccole» mi dice lei facendo gli occhioni dolci.
«Tu e pesciolino siete proprio due coccoloni allora» le dico io prendendola per mano e sedendoci sul letto.
Passiamo tutta la sera a farci le coccole, poi verso le undici Chiara si addormenta tra le mie braccia.
Rimango qui per un bel po' ad osservarla mentre dorme; è così bella, sembra piccola e indifesa ma io so che infondo è anche molto forte e coraggiosa, se non fosse così il bambino probabilmente non sarebbe più dentro di lei perché non avrebbe deciso di portare avanti questa gravidanza.
Per fortuna ha scelto di farlo nascere però, io mi sono già affezionato molto a lui e non vedo l'ora di conoscerlo di persona e poterlo tenere tra le braccia.
Sono quasi le undici e mezza, forse è meglio se la porto a letto.
La prendo in braccio delicatamente cercando di non svegliarla e senza farmi vedere dagli altri entro nella sua camera.
La appoggio nel letto facendo più piano possibile ma lei si sveglia comunque.
«Che succede?» chiede lei strofinandosi gli occhi per il sonno.
«Ti sei addormentata in camera mia e ti ho portato nel tuo letto» le dico io facendole una carezza sul viso.
«Grazie» risponde lei prima di girarsi di lato e addormentarsi si nuovo.
La copro con le coperte ed esco, torno in camera mia, mi metto il pigiama e vado a letto con il sorriso sulle labbra, il suo profumo addosso ed il cuore contento.

ANGOLO AUTRICE
Ciao :)
Che ne pensate del rapporto che è nato tra Andreas e Chiara? Quanto sono dolci insieme?
Questo capitolo l'ho voluto dedicare quasi interamente al loro amore, spero vi piaccia.
Volevo inoltre avvisarvi che ci sarà un piccolo cambiamento con la pubblicazione dei capitoli ed inizierò ad aggiornare la storia un giorno sì ed uno no per non trascurare lo studio, dato che tra pochi giorni avrò gli esami, e per avere il tempo necessario per poter lavorare al meglio ai prossimi capitoli. Spero mi perdonerete.
Un bacione <3
Ary

Una nuova vita ~ Chiara Grispo e Andreas Müller Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora