CHIARA POV
Sono così contenta che la mia gravidanza prosegua bene e che il bambino sia sano.
Mi ha fatto uno strano effetto vederlo per la prima volta e sentire il suo cuoricino battere forte però è stato anche bellissimo.
Anche Andreas era molto emozionato, si notava dallo sguardo, dagli occhi lucidi ma felici, non vede l'ora di poterlo tenere in braccio e non nascondo che anch'io muoio dalla voglia di poter coccolare il mio bambino, anche se il momento del parto mi fa molta paura.
«Eccoci a casa finalmente» afferma Andreas parcheggiando la macchina sul vialetto.
«Mi sa che non c'è nessuno, è tutto chiuso» deduco io uscendo dalla macchina.
«Meglio, così possiamo stare un po' insieme senza paura che ci vedano» dice lui abbracciandomi da dietro e lasciandomi un bacio sulle labbra.
«Devo ammettere che quest'idea non mi dispiace per nulla» affermo io maliziosamente.
«E allora entriamo dai» mi dice lui mentre apre la porta d'ingresso.
Entriamo dentro casa e non si sente nessun rumore, solo silenzio.
«Siamo tornati, c'è qualcuno?» urla Andreas sperando di non ottenere nessuna risposta.
«Non c'è nessuno amore, siamo soli soletti» affermo io.
«Ci siamo solo io...te...pesciolino....ed il nostro amore» afferma lui dandomi un bacio in ogni pausa.
«Il nostro grande amore» preciso io dando importanza alla parola 'grande'.
«Che ne dici di farci un po' di coccole?» propone lui.
«Dico che le tue idee sono sempre fantastiche» rispondo io sorridendo.
Andreas mi sorride, poi mi circonda con le braccia e mi alza facendomi sedere sopra al tavolo della cucina.
«Ora siamo alla stessa altezza» affermo io ridendo.
«Sei una nanetta, lo sai?» mi dice lui per prendermi in giro.
«No, sei tu che sei troppo alto» lo contraddico io.
«Shhh....baciami, fammi toccare il cielo con un bacio» mi dice lui.
Le nostre labbra si uniscono in un bacio dolcissimo, pieno d'amore e di tenerezza; io tengo con le mani il viso di Andreas mentre lui mi accarezza la schiena, poi sento le sue mani scendere, infilarsi sotto alla mia maglia ed iniziare a sfilarmela, fino a toglierla, lasciandola poi cadere sul pavimento.
Un brivido mi percorre la schiena ma viene fermato dalle sue mani calde che mi accarezzano.
Sposto le mie mani sul suo petto ed inizio a sbottonargli la camicia, lentamente, mentre lui mi lascia qualche bacio sul collo.
«Saliamo in camera?» mi chiede lui continuando a baciarmi.
«Si» rispondo io con un filo di voce.
Andreas mi prende in braccio e mi porta in camera sua, mi fa distendere sul letto e lui si mette sopra di me, continuando a baciarmi senza sosta, lasciandomi quasi senza fiato.
«Vuoi continuare o preferisci fermarti?» mi chiede lui guardandomi negli occhi.
«Tu vuoi continuare?» gli chiedo io rigirandogli la domanda.
«Solo se tu sei d'accordo» risponde lui.
«Allora continuiamo» acconsento io.
Poco dopo sento le mani di Andreas scendere sulla mia pancia e dopo avermi fatto una carezza, mi apre il bottone dei jeans, mi abbassa la cerniera e lentamente me li sfila fino a togliermeli.
L'imbarazzo inizia a prendere il sopravvento e le mie guance si colorano di rosso, tanto che lui se ne accorge e mi sorride per rassicurarmi.
«Sei bellissima, lo sai?» mi dice lui guardando il mio corpo seminudo, coperto solo dall'intimo.
«Non è vero» rispondo io timidamente.
«E invece si, sei meravigliosa e non ti devi vergognare di me, tra di noi non deve esistere la vergogna perché ci amiamo per come siamo e accettiamo sia i pregi che i difetti dell'altro» mi dice lui passando lentamente le sue mani grandi e calde sulle mie braccia.
«Lo so, ma...» Mi blocco a metà frase e faccio un sospiro.
«Ma?» mi chiede lui dolcemente.
«Ma ho paura» affermo io.
«Di che cosa?» mi domanda di nuovo lui.
«Di deluderti» affermo io.
«Non mi deluderai amore mio, promesso. Ti amo e voglio passare un bel momento con te, un momento romantico, di passione. Voglio essere il ragazzo con cui farai l'amore per la prima volta ma solo se ti senti pronta, sennò aspettiamo, io non ti voglio forzare e tantomeno costringere» mi dice lui lasciandomi senza parole.
«Io...io non so che dire. Hai detto delle cose stupende, però lo sai che non sei il primo» dico io dispiaciuta.
«E invece sono il primo Chiara, perché il tuo ex non ha fatto l'amore con te, lui ha fatto sesso con te, ti ha usata, l'unica cosa che voleva da te era portarti a letto e lo ha fatto nel peggiore dei modi, costringendoti a farlo contro la tua volontà, senza un briciolo d'amore. Io voglio farti dimenticare quel giorno, voglio darti la prima volta che meriti, una prima volta piena d'amore e di passione, piena di dolcezza e di romanticismo. Sta a te però decidere se vuoi che questo accada ora o se preferisci aspettare, ascolta il tuo cuore e decidi se vuoi che continuiamo o che ci fermiamo» mi dice lui mentre mi accarezza dolcemente i capelli.
«Il mio cuore mi dice di continuare» rispondo io.
«Sei sicura?» mi chiede lui.
«Si» rispondo io poco convinta.ANDREAS POV
Chiara mi ha appena detto che vuole continuare ma non mi è sembrata molto convinta, credo abbia paura ed è normale dopo ciò che ha passato,sicuramente avrà sofferto molto in quel momento e scommetto che quel tipo non ha usato molta delicatezza.
«Facciamo così allora, continuiamo ma se ti vuoi fermare me lo dici senza problemi, va bene?» le propongo io.
«Ve bene. Io non so cosa devo fare però, guidami tu che sei più esperto» mi dice lei abbassando lo sguardo per la vergogna.
«Devi solo lasciarti andare e seguire me, senza paura» gli dico prendendo le sue mani e portandole al mio petto.
«Ora scendi lentamente, non aver paura di toccarmi, impara a conoscere il mio corpo» gli dico facendo scendere le sue mani verso il basso.
Lei prende un po' di coraggio e si lascia andare, seguendo ciò che le dico di fare.
Fa scorrere le sue mani lungo i miei fianchi fino ad arrivare al bordo dei jeans, mi guarda come se volesse il permesso per continuare, io le sorrido ed annuisco.
Lentamente mi apre i jeans e me li sfila, lasciandoli poi cadere sul pavimento.
«Vuoi continuare?» le chiedo io per essere sicuro che lo voglia fare.
«Sì» risponde lei convinta.
Passo la mia mano dietro alla sua schiena e le slaccio il reggiseno,poi le lascio tanti piccoli baci sulla spalla destra, salendo un po' alla volta fino ad arrivare al collo.
Lei mi tiene stretto a sé e mi accarezza i capelli, poi lascia scivolare le mani verso il basso e sento che lentamente attraversano il mio petto.
Le nostre dita si incrociano ed io mi metto a cavalcioni sopra di lei. Mi avvicino con il viso al suo fino a quando le mie labbra non iniziano a premere contro le sue, poco dopo con la lingua le solletico dolcemente il labbro inferiore per chiederle il consenso di entrare, lei socchiude la bocca permettendo alle nostre lingue di incontrarsi ed iniziare a giocare tra loro, sfiorandosi ed accarezzandosi delicatamente, mentre si muovono in senso antiorario.
«Ti fidi di me?» le chiedo io per rassicurarla.
Il suo sguardo si unisce finalmente al mio e nei suoi occhi riesco a notare un po' più di tranquillità.
«Si, mi fido di te» afferma lei annuendo.
*Più tardi...*
Ci sorridiamo contenti, guardandoci l'uno negli occhi dell'altra, poi ci stendiamo e ci copriamo con il lenzuolo.
«Ti amo tanto» mi dice lei con un filo di voce.
«Anch'io ti amo piccola mia» rispondo io lasciandole un bacio lungo e pieno di passione sulle labbra.
«Grazie Andreas, mi hai fatto provare delle emozioni meravigliose» mi confessa lei.
«Grazie a te per esserti fidata di me e avermi regalato un momento così bello, non lo dimenticherò mai» le dico io sorridendole.
«Nemmeno io. Sai, quando i nostri figli mi chiederanno di raccontare la mia prima volta, racconterò di oggi e di quanto sia stato dolce con me il loro papà» mi dice lei.
«E a pesciolino dirai che c'era anche lui o lei?» le chiedo io.
«Sì, così saprà che il suo papà lo ha accettato fin da subito» afferma lei.
«Non solo l'ho accettato fin da subito, l'ho anche amato dal momento in cui ho saputo che era dentro di te, e lo continuo ad amare moltissimo» dico io con gli occhi lucidi per la commozione.
«Gli racconterò anche di queste parole e sicuramente lo renderanno molto felice, come rendono felice me» mi dice lei sorridendo.
«Perché non facciamo un po' di coccole anche a pesciolino? Prima lo abbiamo trascurato un po' e non vorrei che fosse invidioso della sua mamma» propongo io in modo scherzoso.
«Allora coccoliamolo, così sente che gli vogliamo bene» afferma lei.
«Secondo te pesciolino preferisce le carezze, i bacini o il solletico?» le chiedo io ridendo.
«Le carezze e i bacini, il solletico non lo vuole» risponde lei.
«Ma è lui che non vuole il solletico o la mamma?» le chiedo io alzando il sopracciglio destro.
«Entrambi, ci piacciono di più le coccole» risponde lei.
«E allora facciamoci tante coccole» esclamo io iniziando ad accarezzarle la pancia.
Proprio in quel momento, però, la porta della camera si spalanca all'improvviso facendo apparire dietro di essa qualcuno che rimane sbalordito e confuso dall'inequivocabile scena.ANGOLO AUTRICE
Oggi ho voluto scrivere questo capitolo speciale e un po' più lungo del solito sia per ringraziarvi per leggere la mia storia ed essere sempre tanto gentili e sia perché non sono sicura di riuscire ad aggiornare con frequenza nei prossimi giorni, anche se spero di sì.
Vi è piaciuto? Secondo voi chi è la persona che ha spalancato la porta? Vediamo se indovinate e fatemi sapere cosa ne pensate.
Un bacione <3
Ary
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Una nuova vita ~ Chiara Grispo e Andreas Müller
FanfictionANDREAS POV Mi chiamo Andreas Müller, sono nato in Germania ma sono cresciuto in Italia, in provincia di Ancona, ed ho 20 anni. Da circa un anno vivo in Canada, sì proprio così, da un giorno all'altro ho deciso di dare una svolta alla mia vita ed in...