CHIARA POV
*Tre mesi dopo...*
Avete presente quando i giorni passano così velocemente da perdere il conto?
Quando vieni catapultato al mese successivo senza che tu ti sia nemmeno accorto di aver iniziato quello precedente?
Quando ti svegli la mattina e dopo pochi istanti è già sera?
Ecco, a me succede da mesi ormai, da quando mi sono trasferita qui a Vancouver precisamente.
I mesi passano velocemente uno dopo l'altro, la pancia cresce sempre di più, la stanchezza si fa sempre maggiore ed il parto si avvicina.
Sono all'inizio del nono mese ed ormai manca poco, questione di settimane, di giorni oppure di ore. Nessuno lo può sapere, con i gemelli è sempre un mistero.
Il medico mi ha detto che non ci sono complicanze, i bambini stanno bene e crescono in fretta. Mi ha ordinato, però, riposo assoluto e quindi sono costretta a rimanere a letto dalla mattina alla sera, annoiandomi a morte.
Adesso però ho deciso di alzarmi e scendere in cucina per bere un bicchiere d'acqua, infondo fare due passi non mi farà di certo male.
Scendo le scale lentamente e raggiungo la cucina, entro e mi ritrovo davanti ad Andreas che, dopo avermi guardata, alza gli occhi al cielo.
«Amore ma cosa ci fai qui? Devi restare a riposo lo sai» mi dice lui.
«Lo so ma avevo sete, sono venuta a prendere un bicchiere d'acqua» rispondo io.
«Te l'avrei portato io se solo mi avessi chiamato» afferma.
«Volevo fare due passi» ammetto.
«Non puoi, sei incinta. Il medico ti ha ordinato riposo assoluto e si è raccomandato di non fare nessuno sforzo» mi ricorda lui.
«Ma fare due passi non mi farà male, e tanto meno ai bambini» rispondo sbuffando.
«E da quando sei diventata medico?» mi chiede lui.
«Non lo sono, ma sto per diventare mamma e so benissimo cosa fa bene ai miei figli e cosa invece devo evitare» affermo io.
«Allora dovresti informare il tuo sesto senso che il medico non è d'accordo con lui, forse è il caso che si informi meglio» mi dice lui.
«Il mio sesto senso non sbaglia mai» rispondo mentre riempio un bicchiere con dell'acqua.
«Il tuo sesto senso non ha una laurea in medicina quindi, finché non la otterrà, io continuerò ad ascoltare il medico» mi dice lui sollevandomi da terra e prendendomi in braccio.
«Ma che fai? Sei impazzito?» domando perplessa.
«Ti riporto nella tua stanza» risponde lui con tono di ovvietà.
«Tu sei completamente uscito di testa. Ma mi hai vista? Sono enorme, peso il doppio di prima, non ce la farai mai salire le scale» affermo io.
«Allora, prima di tutto non sei enorme, solo la tua pancia è enorme ovviamente, e poi stai parlando con Andreas Müller, veramente credi che non riesca a portarti in camera?» mi domanda lui.
«Ok, vediamo se ce la fai» gli dico con tono di sfida.
Andreas accetta la sfida ed inizia a salire le scale, mi sembrava di essere una principessa in braccio al suo principe azzurro.
Appena arriviamo in camera, mi adagia nel letto e mi guarda con aria di superiorità.
«Te l'avevo detto che ce l'avrei fatta» afferma con voce affannata.
«Si ma guardati, sei distrutto» rispondo io ridendo.
«Ma ho comunque vinto la scommessa. E sai cosa succede a chi perde una scommessa?» mi chiede alzando il sopracciglio destro.
«No, cosa?» domando io a mia volta.
«Deve pagare pegno ed io ho la penitenza giusta per te» mi dice lui sfregandosi le mani.
«Non posso pagare pegno perché sono incinta» affermo io.
«Ma questa penitenza la puoi fare, o meglio subire» mi risponde lui.
«E quale sarebbe questa penitenza?» domando.
«Tra poco lo scoprirai» risponde lui avvicinandosi a me ed iniziando a farmi il solletico.
Inizio a dimenarmi e a tentare di fuggire ma Andreas mi trattiene mentre continua a farmi il solletico.
«Basta ti prego» urlo ridendo.
«Ma come, pensi di cavartela così facilmente?» mi domanda lui.
«Dai smettila» affermo continuando a ridere.
«Secondo me i nostri due pesciolini si stanno divertendo» mi dice Andreas.
«Si stanno muovendo, senti» dico toccandomi la pancia.
«Te l'ho detto che a loro piace il solletico» risponde appoggiando la sua mano nella mia pancia.
«Beh con il papà che si ritrovano non gli mancherà di sicuro» affermo io ridendo.
«Non vedo l'ora di vederli, di tenerli tra le mie braccia e di cantargli la ninna nanna» mi dice osservando la mia pancia.
«Anch'io non vedo l'ora, ma ho anche un po' di paura del parto» ammetto abbassando lo sguardo.
«Io sarò lì al tuo fianco e ti terrò la mano tutto il tempo. Sono sicuro che sarai bravissima» mi dice lui per rassicurarmi.
«Ahi!» esclamo sentendo all'improvviso una fitta alla pancia.
«Amore cos'hai?» mi domanda lui preoccupato.
«Una fitta ma non è niente, sto bene tranquillo» rispondo io.
«Sei sicura?» mi chiede lui.
«Si...ahi!» urlo di nuovo portandomi una mano sulla pancia.
«Chiamo il medico» afferma Andreas.
«No...devi portarmi in ospedale, mi sa che è arrivato il momento» dico con la voce rotta dal dolore.
«Cosa?» esclama lui spalancando gli occhi.
«Andreas sono contrazioni, i bambini stanno per nascere» rispondo cercando di respirare profondamente e calmarmi.
In un attimo i mille dubbi e le mille paure che per mesi mi sono passate per la testa, mi crollano letteralmente addosso, mandandomi nel panico più totale.
E se non fossi in grado di fare la mamma? Se non riuscissi a gestire due figli? Se qualcosa andasse storto durante il parto?
Mentre la macchina percorre veloce l'autostrada per arrivare il prima possibile in ospedale, tutti questi dubbi si scagliano contro la mia mente come frecce in un bersaglio mentre le contrazioni diventano sempre più frequenti ed il male sempre più atroce.
Devo calmarmi, reagire ed affrontare questo momento con tutte le forze che possiedo. Devo farlo per i miei bambini, se voglio che tutto vada per il verso giusto devo tranquillizzarmi e mettercela tutta.
Loro mi daranno la forza necessaria per affrontare tutto questo.
Sì, devo farlo per loro...e lo farò.ANGOLO AUTRICE
Ciaoo :)
Ormai la storia è arrivata agli sgoccioli ed il prossimo capitolo sarà l'ultimo.
Il momento tanto atteso ma anche tanto temuto sta per arrivare e i nostri due ragazzi stanno per diventare genitori.
Vi è piaciuto questo capitolo? Come vi aspettate che finirà la storia?
Un bacio
Ary
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Una nuova vita ~ Chiara Grispo e Andreas Müller
FanfictionANDREAS POV Mi chiamo Andreas Müller, sono nato in Germania ma sono cresciuto in Italia, in provincia di Ancona, ed ho 20 anni. Da circa un anno vivo in Canada, sì proprio così, da un giorno all'altro ho deciso di dare una svolta alla mia vita ed in...