Capitolo 4

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Era snervante stare in quella posizione.

Non riuscivo a dormire, mi formicolavano gli arti, mi facevano male i muscoli, avevo bisogno di muovermi...

Il primo giorno in quelle condizioni fu un inferno, ma mai quanto il secondo.

Riuscii a dormire per poche ore, e quando mi svegliai fu per colpa di un rumore assordante.

Non avevo la più pallida idea di cosa fosse, so solo che mi fece prendere un grandissimo colpo al cuore.

E già il risveglio non era uno dei migliori.

Subito dopo sentii in lontananza la ragazza che mi aveva rapito urlare e sbraitare come non mai.

Stava litigando con qualcuno, e sembrava che fosse nell'altra stanza, però con lei non c'era nessuno, non sentivo altre voci.

Un secondo rumore assordante fece eco nei miei timpani.

Più lo riascoltavo nella mia mente, più mi sembrava il rumore di legno che veniva colpito e frantumato.

Urlava qualcosa tipo "com'è possibile?", "non abbiamo tutto questo tempo", "i piani erano altri".

Probabilmente stava discutendo con qualcuno al cellulare.

Ad un certo punto udii dei passi farsi sempre più vicini, e alla fine sentii la sua presenza nella stanza.

<< C-Cos'è successo? >> domandai impaurita.

<< Ti ho svegliata? Mi dispiace >> mormorò con un tono davvero dolce.

"Tenerezza?" pensai.

Rimasi spiazzata per un attimo da quel tono tenero per poi rifarle la stessa domanda.

Lei sbuffò, e si avvicinò a me.

Sentire il rumore dei suoi passi mi dava una scarica di terrore pazzesca.

La sua vicinanza mi intimoriva.

Poteva sembrare gentile e dolce quanto voleva, ma era stata lei a legarmi su quella sedia, chissà in quale luogo, e che aveva ucciso senza pietà la mia domestica.

<< Sono affari che non ti riguardano >> mormorò.

Il suo respiro sfiorava leggermente il mio volto, facendomi venire i brividi.

<< B-Beh, da quel che ho sentito sembra che mi riguardi >>

Rimase in silenzio per qualche secondo, ma alla fine parlò.

<< I tizi che hanno organizzato questo rapimento non stanno seguendo i piani e i tempi che avevano previsto >> mi spiegò.

<< E perché? >>

<< Perché il tuo caro papino non ha ancora iniziato una contrattazione. Non sanno neanche se ha scoperto che sei stata rapita da noi >>

<< "Noi" chi? >> mi azzardai a domandare.

La sentii ridacchiare.

<< Beh, in realtà sono solo io la povera rincoglionita che farà il lavoro sporco. I miei capi hanno mandato solo me, perciò diciamo che sei stata rapita solo da me >>

<< Puoi dirmi il tuo nome? >>

La mia curiosità non aveva limiti, e questo lo aveva intuito anche lei.

<< Non ti deve interessare. Ti ho parlato fin troppo >>

Stava per andarsene, ma la fermai ancora una volta.

she's a kidnapperDove le storie prendono vita. Scoprilo ora