Capitolo 56

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Mi svegliai lentamente dal lungo sonno che mi aveva accompagnato per tutta la notte.

Il materasso sotto di me era caldo del mio calore corporeo, la mia schiena scoperta era colpita dai raggi del sole che discretamente entravano attraverso la finestra semichiusa e una buona parte della mia faccia era sprofondata nel cuscino di piuma.

Lentamente, mentre si svegliavano i miei sensi, sui miei fianchi sentii un peso morto, liscio e caldo, molto famigliare.

Mi mossi lievemente, e la presa di quel corpo estraneo si consolidò in una stretta potente e protettiva.

Simultaneamente percepii Lauren spostarsi più vicina a me, fino a toccare con i suoi seni la mia pelle.

Baciò dolcemente la spalla, e passò le labbra su tutta la zona, scendendo sempre di più verso il basso.

<< Buongiorno, splendore >> disse lei.

<< Come fai a sapere che sono sveglia? >> mormorai nel cuscino << Mi sono mossa quasi impercettibilmente >>

Sprofondò la testa nell'incavo del mio collo e posò le labbra su di esso.

<< Ho sentito il tuo cambio di respirazione. Mentre dormivi era più tranquillo e regolare, da quando ti sei svegliata hai tirato sospiri più profondi per abituarti meglio al mondo reale >>

Sorrisi e mi girai verso di lei.

<< Si vede che sei stata addestrata come si deve >>

Scoppiò a ridere, spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

<< Per fare il mio lavoro come si deve, no? >> scherzò.

Alzai le sopracciglia.

<< Beh, non questa volta a quanto pare >>

Rimase in silenzio.

"Colpita e affondata?" mi chiesi.

Si passò la lingua sulle labbra e annuì, colpevole.

<< Già, ma è un eccezione meravigliosa direi >>

Rimasi in silenzio, a riflettere.

Era un bene?

Era giusto quello che stavamo facendo?

Era sicuro?

Le risposte erano chiaramente un secco e netto no.

Stavamo rischiando troppo, e più di tutte lei.

Rischiava di morire, pur di stare con me, in quella strana "relazione", se potevamo definirla tale.

Il mio silenzio si fece un po' troppo lungo, perciò diedi sfogo ai miei pensieri.

Lasciai parlare la mente.

<< Un'eccezione un po' troppo pericolosa, Lauren >>

Mi guardò, con un sopracciglio alzato.

<< Ma ne vale la pena >>

Scossi la testa.

<< Non credo >> sussurrai.

La sua respirazione si fece irregolare.

<< Camila, che stai dicendo? >>

<< Solo che è troppo pericoloso per te. Stai rischiando troppo e non credo che ne valga davvero la pena di mettere in gioco la tua vita per me >>

I suoi occhi si incupirono.

Non si mosse, era solo incredula.

<< Stai dicendo seriamente? >>

she's a kidnapperDove le storie prendono vita. Scoprilo ora