Capitolo 34

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I suoi occhi mi guardarono dritto nell'anima, mentre io cercavo una risposta.

Dovevo scegliere se darle il permesso di prendere la mia verginità o no.

Ogni suo singolo e piccolo tocco aveva un grande effetto sul mio corpo.

Nessuno era mai riuscito a farmi venire tutta quella voglia di farlo, ma la paura c'era ancora.

Scontrai timidamente il mio sguardo col suo.

<< I-Io non lo so... >> balbettai, accarezzandole la nuca.

Serrò la mascella, cercando di contenersi, ma non riuscì a non baciarmi il collo.

<< Camila >> mormorò con la sua voce sensuale << So che lo vuoi quanto lo voglio io >>

Mi fece venire i brividi.

Riuscì ad eccitarmi solo parlando.

<< So che vuoi che io ti baci e ti assaggi ogni singolo centimetro del corpo... so che vuoi sentirmi dentro di te, so che- >>

Non le lasciai il tempo finire che mi fiondai sulle sue labbra.

La volevo eccome.

Lei si staccò dal bacio, guardandomi con uno sguardo interrogativo.

Io presi coraggio e annuii.

Le sue pupille si dilatarono visibilmente, e un sorriso di gioia misto alla malizia si dipinse sul suo volto.

Iniziò, liberandosi della maglia e buttandola per terra.

Si piegò su di me, e mi baciò lentamente il collo, scendendo sulle clavicole.

Accarezzò dolcemente la mia pancia piatta, restando seduta su di me a guardarmi con lussuria.

Poi prese il mio mento con le dita e mi baciò amorevolmente.

Le farfalle nel mio stomaco impazzirono.

Mi assaporò dolcemente, intrappolando diverse volte il mio labbro inferiore tra i suoi denti.

Si staccò, ed iniziò a scendere.

Non appena mi baciò in mezzo ai seni inarcai la schiena, cercando più contatto possibile.

La sua bocca lasciò baci dalla mascella fino a posizionarsi sui miei capezzoli.

La mia bocca si spalancò per la sorpresa.

Chiusi gli occhi e passai la lingua sulle mie labbra.

Circondò il mio capezzolo sinistro con la bocca, mentre il destro lo prese delicatamente con le dita.

Non appena iniziò a stuzzicarmeli iniziai a gemere.

Succhiò e leccò avidamente la mia tenera pelle rosea, mente io stringevo con forza i suoi capelli.

Passai una mano tra i miei capelli, cercando di contenermi.

<< Oh, cazzo >> imprecai.

Lei sorrise, scendendo verso il mio ventre.

Tornò per poco sulle mie labbra, mentre sbottonava i miei jeans.

Li tolse in una mossa sola, e li lasciò cadere sul pavimento.

Si tolse anche i suoi, ma lei aveva ancora il reggiseno.

Ormai l'unico indumento che mi separava dall'essere completamente nuda erano le mutande... e non ci mise molto a togliermi anche quelle.

she's a kidnapperDove le storie prendono vita. Scoprilo ora