Era straziante vederla così.
Sembrava una persona forte, stronza, bastarda, sicura di sé... invece era lì, sul pavimento freddo e gelido di quella squallida stanza, con probabilmente le lacrime agli occhi.
Era come rinchiusa in sé stessa.
Io non riuscivo a capire quello che le stava passando nella testa, né quello che stesse facendo con le mani davanti agli occhi.
Non emanava nessuna emozione, non diceva niente, e io continuavo a volere delle spiegazioni.
<< Parla, ti scongiuro >> mormorai con un filo di voce.
Lei rimase ferma, immobile, in quella posizione.
Io ero seduta sulla sedia, come mi aveva ordinato, ma non riuscivo a stare ferma.
Guardarla dall'alto verso il basso mi sembrò davvero strano.
Mi sentivo come se fossi io a incombere su di lei, come se avessi io il potere... ma sapevo bene che in realtà non era così.
In quel momento sembrava incredibilmente debole, seduta per terra, come una bambina abbandonata dai genitori.
Io potevo alzarmi, spaccare la finestra e provare a scappare...
Invece mi alzai, andai verso la figura disperata di Lauren e mi misi in ginocchio davanti a lei.
I capelli le erano finiti davanti al volto, ma era lo stesso uno spettacolo.
Era sempre bellissima.
Mi sedetti, con le gambe incrociate, mentre la guardavo con gli occhi pieni di lacrime.
Aspettai.
Aspettai che si calmasse.
Aspettai che alzasse lo sguardo, che mi guardasse e che mi spiegasse quello che stava succedendo, quello che volevo sapere.
Passarono i minuti e, alla fine di tutto, si limitò ad alzarsi e a iniziare a darmi di nuovo degli ordini.
<< In piedi, su >> disse, senza neanche porgermi la mano per aiutarmi.
Io la guardai, con uno sguardo letteralmente distrutto.
"Cosa? Mi prende per il culo?"
Rimasi a sedere, senza speranze.
Non avevo la forza psicologica per riuscire a comandare al mio corpo di alzarsi.
Quando finalmente mi guardò negli occhi, mi accorsi della presenza di piccole lacrime, quasi sul punto di cadere.
Il colore delle sue iridi era cambiato notevolmente, diventando quasi verde acqua.
<< Alzati >> ripeté, cercando di mantenere il solito tono da dura, fallendo.
Lentamente, con la poca forza fisica che avevo, mi alzai barcollando.
Sapevo già quello che mi aspettava, perciò mi avviai verso la sedia.
Dopo essermi seduta, mi lasciai comandare da lei.
<< Metti le mani dietro lo schienale >>
Prese le corde, si mise a sedere sul letto dietro di me, e iniziò a legarmi i polsi.
Nei primi due passaggi non strinse troppo, per non farmi male e per non segnarmi la pelle, mentre negli ultimi ci mise tutta la forza.
Mi legò con cura alla sedia, dopo di che si mise a sedere sul muro davanti a me e tirò fuori dalla tasca un pacchetto nero di sigarette.
Ne tirò fuori una, la accese e iniziò a fumarsela.
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she's a kidnapper
FanfictionFF - Camren Lauren, la rapitrice. Camila, la sequestrata. La giovane Camila è la figlia del boss della mafia più potente e temuto di tutta la Florida, e per colpa di questo, viene rapita da Lauren, la rapitrice più esperta di una delle bande nemiche...