Capitolo 41

10.4K 556 59
                                    

Era così vulnerabile.

Nascose la testa nell'incavo del mio collo, per non farsi vedere.

Sentivo le sue lacrime bagnarmi la pelle.

<< M-Mi dispiace >> singhiozzò lei.

Io le accarezzai la testa, toccando i suoi meravigliosi capelli.

<< Tranquilla, ci sono io >>

<< H-Ho paura anche di questo >>

<< Che sono qui? >> domandai.

<< Ho paura di perderti... se il mio capo scopre tutto questo non voglio immaginare cosa ti farà >>

Deglutii, continuando ad accarezzarla per farla tranquillizzare.

<< Ci rimetteremmo entrambe... >> mormorai.

<< Non me ne frega niente di me, io ho paura per te, che ti facciano del male >>

Afferrai il suo viso e le asciugai le lacrime con i polpastrelli.

La guardai dritta negli occhi, prima di baciarla con tutta me stessa.

Lei prese un profondo respiro dalle narici non appena le nostre labbra si scontrarono.

Fù un bacio molto casto, lungo e pieno d'amore.

Sembrò tranquillizzarsi, anche perché appoggiò le sue mani sui miei fianchi e me li strinse leggermente forte.

Gemetti al suo tocco.

Le mie mani vagarono in giro per il suo corpo, fino a che non arrivai a toccare il gancio del reggiseno.

Glielo tolsi, riuscendo finalmente a liberare il suo seno prosperoso.

Non mi fermai, e continuai, scendendo verso le mutande.

Non appena toccai l'elastico, si staccò dal bacio.

Il mio sguardo si spostava dai suoi occhi verso il basso in continuazione.

Lei sapeva cosa volevo fare, e non me lo impedì.

Rimase a guardare la mia espressione mentre facevo quello che volevo.

Abbassai le mutande, e lei mi aiutò a togliergliele.

Il suo intimo rimase nella mia mano per qualche secondo, quasi incredula di quello che ero riuscita a fare, poi, alla fine, fece compagnia agli altri indumenti sul pavimento.

Lei si alzò, mettendosi a sedere sopra le mie mutande, guardandomi dall'alto verso il basso.

Si lasciò ammirare.

La toccai con entrambe le mani, passando dai suoi seni fini ai suoi fianchi.

Con una mano passai sopra l'intimità di Lauren, perfettamente liscia e morbida.

Lei mugolò qualcosa d'incomprensibile, passandosi una mano tra i capelli.

<< Sei bellissima >> dissi, quasi balbettando.

Sorrise, come se fosse imbarazzata, per poi afferrare l'unico pezzo di stoffa che mi separava dall'essere completamente nuda come lei.

Presto anche le mie mutande finirono per terra, e Lauren iniziò a darmi più attenzioni, partendo dal collo.

Baciò il mio punto debole, ormai già scovato e confermato, mordendolo e succhiandolo teneramente.

Affondai le unghie nella sua candida pelle, mentre gemevo ad ogni sua singola mossa.

she's a kidnapperDove le storie prendono vita. Scoprilo ora