Capitolo 36

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Mi avrebbe protetto da lei stessa?

L'unico pericolo era lei.

<< N-Non mi ucciderai? >> le domandai.

La guardai per bene, cercando di capire le sue emozioni in quel momento.

Il suo sguardo era serio.

<< Neanche per sogno... >>

Mi strinse forte a sé, unendo i miei fianchi al suo bacino.

Mi sentii al sicuro per davvero.

<< ... io ti amo >> concluse.

Ero troppo felice, e glielo dimostrai lasciandole un piccolo ma lungo bacio poco sotto la clavicola.

Il suo corpo era bollente, e le mie labbra altrettanto.

Il suo profumo era una benedizione per il mio naso.

Era inebriante e unico, come lei d'altronde.

Dopo un po' si mise a sedere, facendo cadere la mia testa sul materasso, poi lasciò le comodità del letto.

Si alzò, lasciandomi la possibilità di guardare la sua bellissima e muscolosa schiena.

Lauren era sexy coperta dal suo intimo nero opaco, figuriamoci come sarebbe stata senza.

Notai che aveva un tatuaggio dietro al collo, ma non riuscii a vedere bene di cosa si trattasse.

La guardai per bene, passando gli occhi su tutto il suo splendido corpo.

Poi m'interruppe, girandosi per poi guardarmi sorridente.

Fece anche lei la stessa cosa, solo che io, a differenza sua, ero completamente nuda.

I suoi occhi passarono per tutto il mio corpo, e io mi sentii ancora più nuda di quello che ero.

Si morse il labbro inferiore.

Il suo sguardo m'imbarazzò un sacco, tanto che girai la testa e cercai di coprirmi.

Lei mi rimproverò.

<< Quante volte te lo dovrò ripetere? Sei bellissima. Hai un corpo da far girare la testa a tutti gli uomini e a tutte le donne della Florida... Perché dovresti vergognartene? >>

Mi sentii le guance prendere fuoco.

<< Devi anche imparare ad accettare i complimenti >> affermò << Senti, preparo la vasca. Dammi cinque minuti... Tu intanto rilassati >>

Mi fece l'occhiolino, e sparì dietro la porta.

Dopo poco sentii scorrere l'acqua, e la sentii accumularsi molto velocemente.

Chiusi gli occhi, respirando profondamente e ripensando alla mia prima volta.

Non appena sentii Lauren chiamarmi realizzai quello che molto probabilmente aveva intenzione di fare.

<< Camila, vieni. L'acqua è ancora calda >> urlò.

Mi alzai e, lentamente, mi avviai verso il bagno.

Facendo i primi passi sentii un forte dolore tra le gambe, però cercai di sopportarlo.

Camminai scalza fino ad entrare nella stanza calda e umida.

Non appena varcai la soglia della porta pestai un reggiseno...

Spalancai la bocca per la sorpresa: l'intimo di Lauren era per terra, e lei era completamente nuda dentro la vasca.

she's a kidnapperDove le storie prendono vita. Scoprilo ora