Capitolo 6

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Rimasi spiazzata, a bocca aperta.

"Oddio, ha detto davvero di sì?" pensai.

Ero davvero troppo felice.

Finalmente avrei rivisto la luce e i colori del mondo che mi circondavano, avrei finalmente visto dove mi trovavo e avrei potuto guardare il sole tramontare e la luna illuminare la notte.

Finalmente sarei riuscita a contare le ore e i giorni della mia prigionia.

E soprattutto avrei visto il volto della mia rapitrice.

<< Ehi, ci sei? >> domandò Lauren, vedendo che non avevo ancora detto niente.

<< Oh, sì sì >> mormorai, scendendo dalle nuvole.

Ci fu un attimo di silenzio, poi la sentii venire verso di me.

Il mio cuore accelerò leggermente.

Non vedevo l'ora.

Sentii una delle sue mani appoggiarsi sul lato destro della mia testa, poi l'altra mano sul lato sinistro.

Lentamente le fece scivolare fino al nodo dietro la testa, ed iniziò a scioglierlo molto lentamente.

Sentii la benda sempre più lenta, finché non scivolò via dai miei occhi.

Una luce accecante mi invase le pupille, che si rimpicciolirono e vennero immediatamente coperte dalle mie palpebre.

I miei occhi rimasero socchiusi per qualche secondo, giusto il tempo di riabituarsi a quell'atmosfera.

Li riaprii lentamente, e la prima cosa che vidi furono due occhi verdi.

Rimasi come ipnotizzata da quegli occhi, non riuscivo a smettere di fissarli, e loro fissavano me.

Ci misi un po' a capire che quella che stavo guardando era la donna che mi aveva legata e bendata.

Iniziai a studiare il suo volto, cogliendo ogni piccolo particolare.

Il suoi capelli erano sciolti, lunghi, scompigliati, di un colore castano scuro/nero davvero acceso.

Le sue sopracciglia erano grandi e scure, e incorniciavano alla perfezione i suoi occhi dai mille colori chiari.

Dentro quelle iridi c'erano cinquanta sfumature di verde miste al celeste.

Le sue pupille si dilatarono non appena si accorse che la stavo mangiando con gli occhi.

Il mio sguardo scese per tutto il suo naso fino ad arrivare alla sua bocca.

Era leggermente socchiusa, e le sue labbra erano davvero rosse e carnose.

Cristo, ma questa era una dea.

Istintivamente mi morsi il labbro inferiore.

Grande sbaglio.

Le sue labbra si piegarono in un sorrisetto compiaciuto.

<< Ti piace quello che vedi? >> mi chiese, con un tono soddisfatto.

Deglutii a fatica.

<< Sì, sei carina >> fu la prima cosa che mi venne in mente da dire.

Lei si mise a ridere e per la prima volta, oltre a sentire quel meraviglioso suono, potevo guardare il suo volto.

Il suo sorriso era bellissimo e i suoi denti erano bianchi e luccicanti come delle perle.

<< Solo carina? Da come mi guardi non mi sembra >> mi fece notare.

A quelle parole sentii le mie guance prendere fuoco.

she's a kidnapperDove le storie prendono vita. Scoprilo ora