Capitolo 4

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Qualche raggio di sole, a quest'ora del giorno, illumina la mia amata Londra mentre cammino verso il mio appartamento con Zayn.

Sono preoccupata per lui ma lui sembra essere tranquillo. Quando ho provato a fargli qualche domanda mi ha zittito ricordandomi quanto io sia impicciona e troppo curiosa, così mi sono arresa.

Prendo le chiavi dalla borsa prima di aprire e di prendere del ghiaccio in frigo. Dico a Zayn di sedersi al tavolo della cucina e, con mia sorpresa, annuisce prima di alzare gli occhi al cielo.

«Alza la testa» gli dico mettendogli un dito sotto il mento in modo che la alzi.
I suoi occhi sono nei miei e mi ritengo fortunata ad avere un migliore amico bastardo, a volte dolce ma anche così incredibilmente bello.

«Non credo ci sia bisogno di andare in ospedale» gli dico appoggiando il ghiaccio sul sangue che si è ormai seccato.

«Non ci sarei andato comunque» scrolla le spalle ed io emetto un sospiro di esasperazione. Lo sapevo che non ci sarebbe andato ma valeva la pena provare.

È così ostinato a volte e cerca di essere sempre impassibile ed intoccabile, ma non sa che tutti abbiamo dei momenti di debolezza e che non dobbiamo aver paura di mostrarli.

«Non è rotto» gli dico guardandolo meglio.

Questa è una delle cose che ho imparato da mio padre. Lui è un medico in un ospedale in America e qualche volta mi ha spiegato alcune cose. Mi manca così tanto ma sono fiera di lui perché so quanto ama il suo lavoro e quanta passione mette nel fare ciò che ha sempre voluto.

«Oh, menomale»  dice con ironia.
Non capisco perché si comporti così e non ho intenzione di starmene qui mentre mi risponde male.

«Io vado»  dice prendendo lo zaino che aveva lanciato sul divano.

«Zayn, aspetta»  gli metto una mano sul polso per bloccarlo dall'andarsene via.

«Cos'è successo con quel ragazzo? Styles se non sbaglio, ma non ha importanza»  il mio tono è basso e calmo per permettergli di ragionare e non scattare da un momento all'altro.

«Non ora Sky»  risponde prima di aprire la porta dell'appartamento.

«Maledizione Zayn»  gli urlo prima che sbatta la porta.

Mi porto le mani a coprirmi la faccia e mi siedo al tavolo della cucina a pensare a cosa avrebbe potuto farlo arrabbiare così tanto da picchiare quel dannato ma bellissimo Harry Styles.

Un rumore alla porta mi riporta alla realtà e mi alzo per aprirla. Zayn è appoggiato ad essa con una mano mentre l'altra è nella tasca dei suoi jeans aderenti.

«Non ti dirò cos'è successo, non per adesso almeno. Ma ti prego, sta' lontana da lui» mi bacia la guancia.
Rimango pietrificata dalla sua sfacciataggine.

Con quale coraggio osa presentarsi qui e dirmi cosa fare?
Quando sto per parlare, mette un dito sulle mie labbra.

«Non dire nient'altro, solo che starai lontana da lui» dice. Il suo tono è duro ma allo stesso tempo dolce.
So che ci tiene e che, se ha pensato di dirmi di stargli lontana, ci sarà un motivo.

«Ok, ma sai benissimo che sarebbe stato comunque impossibile che io mi fossi avvicinata a lui.» gli dico ed il suo sorriso mi riscalda il cuore nonostante volessi prenderlo a schiaffi per non avermi spiegato di più.

Chiudo la porta alle mie spalle e mi rendo conto di non aver ancora mangiato. Ordino del cibo d'asporto e mi stendo sul divano prima di  accendere la TV.

IMPOSSIBLE | H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora