Capitolo 51

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In the middle of September.

Non posso credere di essere tornata qui, di essere nel posto in cui non avrei mai voluto essere. Ma ho dovuto farlo. L'ho fatto per me stessa perché non potevo permettermi di stare ancora male, non che adesso sia diverso, poiché Harry mi manca ogni giorno di più. Non potevo permettere al passato di ostacolare il presente ed ai ricordi di offuscarmi la mente. Era inutile restare lì senza Harry al mio fianco. Era diventata una persecuzione per la mia mente e mi ritrovavo a vederlo in ogni angolo del mio appartamento o persino della città. Per un periodo, ho creduto di essere pazza, di dover essere curata per la mia ossessione nei suoi confronti ma poi ho capito cos'era. Era...è mancanza. La mancanza che sento nei suoi confronti ogni giorno e pensavo di stare bene, o almeno di poterci riuscire, ma ho fallito miseramente.

L'ho cercato. È tornato qualche giorno più tardi e mi sono fiondata nel suo appartamento ed ho bussato. Ho bussato così tanto che temevo che la porta avrebbe potuto cedere sotto i miei colpi, ma non mi importava.
Lui non ha risposto.

L'ho chiamato, ogni giorno, ogni ora, ogni minuto ed ogni secondo della mia giornata per quanto mi fosse possibile.

Lui non ha risposto.

Mi sono arresa.

Mi sono arresa ma non al sentimento nei suoi confronti perché so che quello persisterà in me sempre, anche ad anni da adesso. Sì, perché sono convinta che non amerò nessuno dopo Harry e non potrò mai dimenticarlo e dimenticare quello che c'è stato. Come si dice? Il primo amore non si scorda mai. Cosa c'è di più vero di questa frase in questo preciso momento? Niente.

Attraverso la strada per il cancello che mi separa dalla casa di mio padre. Mi pento già di essere qui. Busso alla porta e penso di andarmene quando mia mamma apre la porta. Mi abbraccia ma non ricambio. Non ho più sentito nessuno di loro dal giorno in cui sono stata qui con Harry. Non hanno mai cercato di contattarmi ed ho deciso io di venire qui, non so nemmeno io perché ma mi sembrava la cosa migliore in quel momento.

Non ho parlato con nessuno dei ragazzi dalla vacanza. Ho scambiato qualche parola con Liam, Louis e Niall ma non ho più visto Zayn e di Harry...beh, di Harry già sapete. Mi mancano. Mi manca tutto ciò che eravamo perché so che non sono mia madre e mio padre la mia vera famiglia, ma loro.

Mio padre è seduto mentre sfoglia qualche rivista ed alza lo sguardo solo per farmi un cenno con il capo. Vado in camera e lascio, disordinatamente, tutto per la stanza. Scendo nella speranza che mia madre non mi assalga con milioni di domande.
È appoggiata al bancone della cucina mentre si lima le unghie. Alzo gli occhi al cielo tirando una sedia per sedermi di fronte a lei.

«Com'è andato il viaggio?» mi chiede senza staccare gli occhi dalle sue maledette unghie.

«Bene» le dico.

«Cosa ti ha spinto a venire qui?» finalmente mi guarda anche se, a questo punto, avrei preferito non lo facesse.

«Volevo cambiare aria» resto sul vago. Non merita di sapere cos'è davvero successo e non me la sento di avere un cuore a cuore con mia mamma quando non ha cercato nemmeno di difendermi l'ultima volta.

«Non è vero» mette via quell'affare e si siede accanto a me.

«Sì invece» alzo leggermente la voce ma la riabbasso subito. Non sono mai stata irrespettosa nei confronti di mia madre.

«Eri all'ultimo anno, avevi degli amici lì, una casa. Deve averti spinto qualcosa di grosso a lasciare quella città» allunga una mano per mettermi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, non mi sposto. Ha ragione. Avevo degli amici ma nessuno di loro in quella classe mi era amico quanto i ragazzi. Non avrei sopportato non vederli per i corridoi o aspettarli perché andassimo insieme a pranzo. Non avrei sopportato non beccare Harry a fissarmi dalla fessura della porta. Non avrei sopportato tornare a casa con lui dopo una giornata pesante per poi appoggiarmi a lui sul divano.

Tanto vale essere venuta qui. Non avevo nient'altro da perdere dopo aver perso loro. Non aveva senso per me restare. Non rispondo, non perché non sappia cosa dire ma perché non voglio. Inizierò una nuova vita qui e dovrebbe essere contenta perché io sia qui dopo quello che è successo.

«Vado in camera» le dico e lei annuisce.

È stato un lungo viaggio ed una lunga giornata. Ho solo bisogno di un bagno caldo e di riposare. Domani ho scuola e spero solo che possa andare bene.



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