Capitolo 36

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Tra qualche giorno Harry si diplomerà e non posso far altro che pensare a come il tempo sia passato in fretta. Ricordo come se fosse ieri il giorno in cui lo vidi fare a botte con Zayn e pensai che sarei stata lontana di lui perché non mi piaceva per niente senza sapere che poi me ne sarei completamente innamorata, indicandolo come una delle persone più importanti della mia vita.

Giugno è alle porte e l'aria calda mi accarezza la pelle mentre aspetto che Harry arrivi. Quando lo vedo, guardo la sua macchina sfrecciare fino a raggiungermi. Salgo allungandomi verso di lui e lasciandogli un bacio sulle labbra. Harry, come sempre, appoggia la sua mano sulla mia gamba sfregandola leggermente. Io lo fisso, perché penso non ci sia cosa migliore da fare in questo momento. In realtà, non c'è un momento stabilito per fissare Harry. Lo guarderei per ore, giorni e, forse, persino anni. Lui sorride guardando la strada. Estraggo il telefono dalla tasca e gli scatto una foto.

»Allora, che piani hai?» mi chiede mentre impreca sotto voce contro una macchina che ci è sfrecciata davanti ad una velocità impressionante. Indosso la cintura ed Harry fa lo stesso.

«In realtà, avevo pensato di comprare qualcosa per la cerimonia del diploma.» Annuisce prendendo la strada che porta al centro commerciale. Non sono mai stata in un centro commerciale con Harry. Mi ha accompagnato a fare la spesa, qualche volta, ma il pensiero che mi consiglierà per quanto riguarda l'abbigliamento, mi fa impazzire.

Il parcheggio è gremito di macchine e siamo costretti a girare per un po fin quando non decidiamo di fermarci nel parcheggio sotterraneo che Harry ritiene anche più sicuro per la sua range rover. Lascia qualcosa di mancia all'uomo che ha il compito di guardarle e mi prende per mano guidandomi verso l'entrata.

L'aria condizionata mi colpisce ed Harry sembra accorgersene quando mi passa la felpa che aveva legato alla sua vita ma rifiuto perché non fa poi così tanto freddo. Diamo un'occhiata a qualche vetrina prima di entrare in un negozio per abiti più importanti. Inizio a girovagare tra i vestiti scrutandone ogni dettaglio mentre Harry fa lo stesso.

«Sky» mi chiama dall'altro lato del negozio. Quando alzo lo sguardo lo vedo tenere in mano un vestito davvero orribile. È marrone ed è lungo fino a sopra le caviglie. È decorato in qualche punto ma è totalmente inguardabile.

«Spero tu stia scherzando» faccio una smorfia di disgusto e quando lo vedo ridere faccio lo stesso. Continuo nella mia ricerca ma mi blocco quando, finalmente, trovo qualcosa che mi piace.

Sfilo il vestito dalla gruccia e, guardandomi allo specchio, lo appoggio al mio corpo muovendomi per vedere come mi sta. Sobbalzo quando vedo la figura alta di Harry dietro di me.

«Cosa ne pensi?»gli chiedo mentre fa scattare i suoi occhi smeraldo per tutti il mio corpo. Gli sventolo una mano davanti al viso e lui esce dal suo stato di trance prima di sussurrarmi un "sei bellissima". Arrossisco e mi volto verso lo specchio. La mia pelle si riempie di brividi quando Harry mi stringe da dietro e guardo entrambe le nostre figure allo specchio. Le sue braccia tatuate sono in perfetto contrasto con le mie completamente bianche e pallide.

«Dovresti provarlo» mi dice indicandomi il camerino alle nostre spalle. Annuisco prima di dirigermi verso di esso. Pochi minuti dopo sono fuori e, dall'espressione di Harry, non posso far altro che pensare che gli piaccia davvero tanto. Resto ferma davanti a lui aspettando che parli.

«Devi assolutamente prenderlo, ti sta da Dio.» Annuisco in accordo mentre rientro per cambiarmi. Quando esco Harry è seduto ed insieme andiamo verso la cassa per pagare. Sfilo dalla borsa il portafoglio quando Harry blocca il mio movimento estraendo il suo. Gli lancio uno sguardo omicida mimandogli un "no" ma lui, senza darmi retta, paga il mio vestito. Lasciamo il negozio sotto lo sguardo confuso della commessa.
Quando sto per dire qualcosa, mi precede.

«È completamente inutile che inizi a blaterare solo perché ho pagato il tuo vestito. Sai che non ti lascerò pagare nulla quindi è inutile che cerchi di combattermi.» Gli lancio un'altra occhiata prima di sbuffare irritata dai suoi atteggiamenti.

«Hai fame?» mi chiede poi dopo qualche minuti di silenzio. Annuisco.
Harry svolta verso una gelateria e mi dice di scegliere i gusti prima di allontanarsi per fare lo scontrino. Prendo il mio gelato ed aspetto che Harry prenda il suo mentre mi siedo su una panchina.

È così buffo mentre mangia ma è anche tremendamente adorabile. Il modo in cui gira il gelato perché non gli scorra addosso, quello in cui guarda i passanti. Mi sporco un dito  col gelato e lo chiamo facendolo voltare nella mia direzione. Quando lo fa, appiccico il dito sul viso di Harry. Rido quando fa una smorfia di disgusto. Fa lo stesso con me sporcandomi il naso.

Sono questi i momenti in cui dimentico tutte le difficoltà nella mia vita e con Harry starei così per sempre.


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