Capitolo 29

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Quando mio padre ha acconsentito affinché portassi Harry, ho capito dal suo tono che era davvero preoccupato. È mio padre ed è normale che lo faccia ma deve essere felice che io abbia trovato una persona come Harry e so che lo capirà quando si conosceranno meglio.

Questa nostra esperienza da mio padre andrà bene, me lo sento. Fin quando ci sono tutte le persone che amo di più al mondo, nulla può andare per il verso sbagliato. Papà ha detto che la mamma lo raggiungerà qualche giorno prima per aiutarlo a sistemare la casa per il nostro arrivo. Sono curiosa di sapere cosa ne penserà la mamma ma so che lo amerà.

Per un attimo i miei pensieri vanno alla mamma ed alla sorella di Harry e mi chiedo se a loro manchi il mio amato Harry. Non so come facciano a stargli lontano ma so che io non ci riuscirei. È come se, da quando l'ho incontrato, mi attirasse a sé ma la cosa non mi dispiace. Lo conosco da poco ma penso di conoscerlo anche meglio di chiunque altro. Ho imparato ad apprezzare ogni aspetto del suo carattere, che sia dall'Harry dolce all'Harry arrabbiato e, finalmente, sono riuscita a completare il suo nome in rubrica.

Ricordo come se fosse ieri quando gli dissi che, man mano mi avesse mostrato ogni aspetto del suo carattere, avrei aggiunto una lettera. Sorrido al pensiero.

Il mio cellulare vibra e questa volta non è mio padre ma Harry che mi chiede di scendere. È inevitabile per me, dopo tempo, sentire le farfalle nello stomaco solo alla menzione del suo nome. Ed ogni volta che lo vedo è come se fosse sempre la prima. Me ne innamoro ogni giorno di più.

La sua range rover è parcheggiata all'ingresso e riesco a vederlo nonostante i finestrini leggermente oscurati. Si passa una mano tra i suoi lunghi capelli prima di girare la testa verso la mia direzione. Amo i suoi capelli. Gli garantiscono un aspetto più maturo. Ma, in fondo, c'è qualcosa che non amo di Harry?

Apro la portiera e mi siedo prima di allungarmi verso di lui per baciarlo. Le sue labbra sulle mie riempiono la mia pelle di brividi e, quando Harry passa una mano sul mio braccio, sorride. Il suo sorriso mi riscalda il cuore e mi rende orgogliosa dell'uomo che ho scelto. Perché sì, ci siamo scelti. Lui un ragazzo con un passato oscuro ed io, una ragazza normale e con tutto ciò di cui c'è da aver bisogno. È come se io l'avessi conosciuto per un motivo: buttare giù la sua corazza ed aggiustarlo piano piano.

Guardo Harry mentre guida e la sua mascella è serrata, sintomo di concentrazione. Mi becca a fissarlo ma resto incatenata nei suoi occhi. Iridi verdi contro iridi marroni. Un contrasto perfetto. Perfetto come me ed Harry insieme.

«Dove mi porti?» gli chiedo mentre gli passo una mano tra i capelli ed attorciglio qualche riccio al mio dito. Harry appoggia una mano sulla mia gamba e, solo il contatto della sua pelle con la mia, mi fa stare bene.

«Non è importante» mi dice con un sorrisetto. Prima che possa controbattere, continua.
«Piuttosto dimmi perché mi hai chiamato dicendomi che dovevi parlarmi urgentemente.» Picchietta le dita sul volante.

«Ho sentito mio padre.» Arresta il suo movimento prima di voltarsi verso di me.


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