Capitolo 44

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Louis è su quello che sembra un pedalò e si avvicina lentamente a noi mentre sfodera uno dei suoi sorrisi più belli e luminosi. La piattaforma è abbastanza grande e mi sorprendo quando Louis sembra pedalare senza un minimo sforzo nonostante la forza dell'acqua ed i cavalloni che sbattono contro la superficie del pedalò.

«Cosa ci fai lì sopra?» urla Harry mentre noi tutti scuotiamo la testa, divertiti dall'espressione di Louis. Sembra uno di quei bambini felici perché hanno ricevuto un regalo ma mi fa bene al cuore vederlo così felice e pensare che, in parte, la sua felicità sia dovuta a noi ed alla nostra permanenza, anche se solo di una settimana, in questo magnifico posto.

Le persone ci fissano con una faccia divertita e sono sicura che sia per la faccia di Louis e per il fatto che, forse, non capiscono nulla di ciò che stiamo dicendo. Io neanche conosco l'italiano ma mi piacerebbe tantissimo imparare qualche parola. So che il cibo è delizioso qui e ne ho avuto la prova quando ho pranzato in uno dei ristoranti italiani lì, a Londra. Resto in acqua mentre aspetto che Louis ci spieghi le sue intenzioni con quell'affare.

«Un tizio mi ha detto che l'acqua, più in là, è bellissima e che, nonostante sia molto profondo, si può vedere meravigliosamente il fondo» dice mentre blocca i suoi movimenti portando il pedalò a fermarsi a qualche metro da noi, spinto solo dalla forza delle onde.

«Ho paura di andare laggiù» dice Niall con un'espressione inorridita in viso. Harry lo prende in giro ma gli colpisco la spalla affinché la smetta. Solleva le spalle per poi riabbassarle e continuare a ridacchiare sotto voce guadagnandosi un'occhiata assassina da parte di Niall.

«Oh andiamo! Ho praticamente costretto quel tizio a prestarmelo» dice pregandoci, letteralmente.
«Io ci sono» dico. L'idea mi entusiasma ed, allo stesso tempo, mi spaventa ma so che non rifarò mai più una cosa del genere. Quindi scelgo di vivermi ogni singolo attimo di questa vacanza. Raggiungo a nuoto il pedalò prima di salirci con l'aiuto di Louis che mi tende una mano.

«Anche noi» dicono Harry, Liam e Zayn raggiungendomi. A questo punto manca solo Niall.
«Non vorrai startene qui da solo?» urla Liam abbastanza da farsi sentire da Niall che cerca di allontanarsi infastidito. Si blocca prima di girarsi verso di noi. Emette un verso di lamento prima di avvicinarsi, camminando, nella nostra direzione. Quando finalmente sale, Liam si offre di pedalare prima di allontanarsi dal punto in cui eravamo precedentemente. Più siamo lontani e più non posso far altro che dar ragione a Louis. L'acqua è uno specchio e riesco a vedere i pesci nuotare al di sotto. L'idea mi spaventa ma voglio tuffarmi qui.

«Liam, potresti fermarti?» gli dico mentre mi siedo sul bordo immergendo i piedi nell'acqua che sembra ancora più fredda di prima.

«Perché?» mi chiede Harry aggrottando le sopracciglia. Lo guardo prima di spostare lo sguardo all'acqua, di nuovo.

«Voglio tuffarmi qui.» Liam annuisce mentre Harry ed i ragazzi si scambiano delle occhiate. Mi tuffo entrando in contatto con quest'acqua paradisiaca ed incito i ragazzi ad entrarci con me. Lo fanno tutti, anche Niall che all'inizio era titubante ma Harry si è offerto di dargli una mano.

La sensazione è meravigliosa e vorrei restare qui in eterno. Ci schizziamo a vicenda e ridiamo quando Louis inizia a vantarsi dicendo che è solo grazie a lui se siamo qui. Lo assecondiamo mentre ridiamo, contemporaneamente, per le esclamazioni di Niall ogni qual volta vede un pesce nuotargli intorno.

«Cazzo Harry, mandalo via» dice mentre si regge ad Harry come una dannata femminuccia ed Harry ride così tanto da andare sotto ed ingoiare un po d'acqua. Il tempo passa così velocemente che non ci accorgiamo che il sole stia per tramontare.

«Ragazzi, penso sia arrivato il momento di andare» dice Zayn mentre continuiamo a starcene semplicemente in acqua, senza fare niente di particolare, rilassandoci soltanto dopo un anno abbastanza duro, sopratutto per loro. Ci avviciniamo alla riva e ci avviamo verso le nostre cose. Piego ordinatamente tutti i teli mentre Louis ringrazia l'uomo che ci ha prestato il pedalò. Carico la borsa sulle spalle e, solo quando sento lo stomaco brontolare, mi ricordo che non abbiamo toccato cibo per tutto il giorno. Eravamo così presi dall'euforia del momento che abbiamo completamente dimenticato di mangiare. Resto stupita dal fatto che Niall non ce l'abbia ricordato. Forse era troppo spaventato dalle centinaia di pesci che gli sguazzavano intorno. Rido alla scena.

La strada verso casa è breve e la percorro, per la maggior parte, appoggiata ad Harry. Arrivati, estraggo le chiavi dalla borsa e le infilo nella serratura.

«Vado prima io» dico correndo verso il bagno dopo aver preso tutto ciò di cui ho bisogno. Lascio che l'acqua calda mi rilassi mentre penso che questa sia stata una delle giornate più belle di tutta la mia vita.


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