Ciò che vidi mi spezzò il cuore...Evan sdraiato in quel lettino, si vedeva lontano un miglio che soffrisse e giuro che per quanto io potessi odiarlo,non augurerei nulla di tutto questo, nemmeno al mio peggior nemico..!
Un sacco di lacrime uscirono, una più veloce dell'altra,vedevo Cristina disperarsi tra le braccia di Andrew,mentre io tornai in sala d'attesa...stare in quella stanza mi uccideva,infondo ho sempre odiato gli ospedali..così immerse in emozioni contrastanti...dove in una stanza una nuova vita nasce, in un'altra stanza una vita se ne va..dove nelle sale d'aspetto ci sono persone che saltano dalla gioia, nelle altre ci sono persone disperate che crollano e che lasciano pezzi della loro vita chiusi in quattro muri...tra questi pensieri,non mi accorsi di essere tra le braccia di Christopher, che mi stringeva in una presa super protettiva..iniziai a piangere come mai avevo fatto nella mia vita,per una volta mi lasciai andare e iniziai a tirare piccoli pugnetti nel petto di Christopher, mentre tra i lamenti dicevo "Li odio...cazzo li odio Christopher..odio sti cazzo di ospedali...odio queste mura apparentemente spoglie,ma che conservano dentro lacrime,pugni e gioie...odio tutto di questo posto..ti giuro che odio ogni singolo pezzo di questo posto" e in mentre dei singhiozzi si facevano spazio.."Shh piccola, tranquilla ci sono io con te ora e giuro che non ti lascio più..sono stato un coglione oggi. Perdonami e ora andiamo a casa, spieghiamo tutto ai nostri genitori,mangiamo qualcosa e torniamo qua" disse con voce ferma, ma anche un pizzico di malinconia,annuì leggermente e mano nella mano salutammo gli altri per poi dirigerci in macchina..!
"Piccola hai trucco e fissarie del genere per sistemarti?" disse d'un tratto "Si sì,ma che vorresti dire che faccio schifo perora?" dissi con tono divertito e incrociando le braccia "No no,è solo che si capisce che hai pianto e non voglio che i tuoi pensiano che sia stato io" disse con tono dolce e un sorriso si formò sulle mie labbra "Si okay, ma dove mi sistemo anche se voglio sistemarmi a casa,mi vedono!" "Tranquilla vieni a casa mia, ti sistemi e andiamo da loro, tanto già siamo in ritardo di 5 minuti,se ne ritardiamo altri 5 non è che cambia molto" "Ah okay".
Dopo entrammo a casa sua, ammetto che era davvero molto bella tutta molto moderna, ma vidi una stanza in più, con una porta rosa chiusa, e appena entrati in camera mi stupì l'ordine che c'era, cioè io che sono una ragazza sono più disordinata.
"Non pensare che io sia ordinato, questo è tutto merito della donna delle pulizie" disse ridendo,questo ragazzo mi legge nel pensiero..!
"Ah ecco,c'era qualcosa che non tornava" dissi ridendo anch'io, dopo presi i trucchi e mi chiusi in bagno; passai una leggera passata di mascara,un po' di correttore e un rossetto color fragola,per poi sciogliere i capelli e fare due trecce,accompagnate da i miei occhiali da sole messi in testa, avevo messo un leggins nero e una canottiera bianca.
Appena pronta uscì dal bagno, "Sei bellissima bambolina,ma credo sia ora di andare a casa tua" disse in modo deciso e dolce "Grazie e si credo che dovremmo andare" dissi arrossendo leggermente.
Ci incamminammo verso casa, appena suonammo subito le nostre madri aprirono: "Ragazzi ci avete fatto preoccupare!" disse mia madre noi ci scusammo e spiegammo a tutti la situazione di Evan e loro in modo comprensivo ci diedero da mangiare e ci diedero il permesso di andarci dopo cena, appena finito di mangiare, eravamo pronti per andare. "Amore c'è un problema,stasera io e tuo padre partiamo per una settimana e quindi quando verrai stasera a casa sarai senza chiavi, ma domani mattina te li lasciamo nella pianta, in più alle 12:00 di mattina devi andare a prende Alicia a scuola e rimarrà con te in questi giorni mi raccomando.
Ah,per stasera trova un posto dove dormire" io ero ancora sconvolta da tutte quelle notizie, finché una voce che capì era quella del padre di Christopher: "Cara se vuoi puoi rimanere a dormire da noi e nei giorni successivi Christopher può rimanere con te in casa" e Christopher disse prontamente: "Per me non ci sono problemi" rivolgendomi un grande sorriso che io ricambiai e annuì leggermente.
-Si ora ero completamente sconvolta- pensai tra me e me.
"Dai ora andiamo" annuì e salutando tutti,uscimmo, appena usciti iniziai a tremare per il freddo, lui se ne accorse "Bambolina sali con me a casa, che ti do una mia felpa e dopo andiamo all'ospedale" disse in modo dolce "Oggi sto venendo fin troppe volte a casa tua e stasera ci dormo anche c'è qualcosa che non torna!" dissi ridendo, lui si mise a ridere e entrammo in casa, mi diede una sua felpe che a me veniva praticamente a vestito, ma ammetto che stare avvolta dal suo profumo,non mi dispiace per niente!
Entrammo in machina e in cinque minuti eravamo in ospedale,salimmo nel reparto di Evan e trovammo Cristina che dormiva distrutta su Andrew,che salutammo con un cenno della mano, "Ti va di entrare?" dissi sussurrando all'orecchio di Christopher,lui annuì con poca sicurezza,entrammo insieme e ci sedemmo accanto a lui...Christopher si irrigidì,così presi la sua mano e subito lo vidi calmarsi. Verso le 00:30 decisimo di andarcene via,dopo neanche cinque minuti eravamo arrivati a casa sua, ammetto di sentirmi leggermente sotto pressione,appena entrati salimmo le scale e entrammo in stanza sua, mi diede una sua maglietta e io andai in bagno per cambiarmi,dopo dieci minuti uscì e lo vidi che fumava nel balcone in boxer, poco dire che avevo preso tutte le tonalità dei rossi possibili,ma decisi di uscire e di mettermi seduta accanto a lui, lui mi prese e mi mise in braccio a lui e io mi accoccolai nel suo petto "Piccola sei ancora più eccitante con i miei vestiti!" disse con voce roca "Sei uno scemo" dissi lanciando un urletto e dandogli un pugnetto nella spalla,lui si mise a ridere e mi diede un bacio all'angolo della bocca "Allora per domani io già avrei programmato la nostra giornata" disse "Allora,parla" dissi "Domani ci svegliamo, ti preso una mia felpa e andiamo a scuola, appena finito ti lascio a casa così cucini e in mentre io vado a prendere ad Alicia e dopo ritorno a casa e nel pomeriggio vediamo di fare qualcosa" disse con tono amorevole, che mi scioccò completamente, "D'accordo ci sto, ma Alicia ci torturerà, perché ogni volta che mancano i miei si appiccica a chiunque perché ha bisogno di coccole" dissi io "E tu pure hai bisogno di coccole?" Disse guardandomi negli occhi "Sempre" dissi anch'io guardandolo negli occhi "Dai piccola andiamo a letto che domani sarà una giornata faticosa" ci coricammo e mi abbracciò dopo pochi minuti mi addormentai felice più che mai.POV Me
Spero davvero che la storia vi stia piacendo❤
Continuo nel prossimo capitolo😚
-Mori&Cristi💕
STAI LEGGENDO
Uno Sbaglio Da Vivere.
RomanceVanessa:Ragazza newyorkese di 17 anni si trasferisce a Londra per il lavoro dei genitori. Vanessa è una ragazza un pò chiusa in se stessa perché non ha mai avuto degli amici apparte il suo migliore amico delle medie Andrew che si è trasferito senza...