«Credo di si» sussurrò, finendo di chiudersi la camicia bianca. Il maggiore strinse i denti.
«Mi dispiace amico» disse accarezzandogli la schiena.
«Tu invece? In che senso mi capisci?» chiese cercando di spostare l'attenzione su di lui.
Jaebum rise chiudendo il suo armadietto, poi si girò verso Jungkook.
«Sono innamorato di un mio carissimo amico da.. tre anni forse? Tengo ancora tutto qui dentro» sospiro con tono triste.
Il turno di Jungkook e Jaebum finì, si cambiarono e uscirono dal ristorante ormai vuoto.
«Tu torni a piedi?» gli chiese il maggiore. «Credo chiamerò un taxi» disse «tu?»
Jaebum non fece in tempo a rispondere che un ragazzo lo salutò. «Youngjae!» esclamò sorridendo, per poi abbracciarlo.
«Vedi che non ho fatto tardi?» ridacchiò quel ragazzo.
«Oh, Jungkook, lui e Youngjae, un mio carissimoamico. Youngjae, lui è Jungkook». Jaebum marcò la parola carissimo, fissando Jungkook, come per fargli capire qualcosa.
Lui lo guardò stranito non capendo, poi diede attenzione al ragazzo dai capelli scuri.
«Piacere di conoscerti» disse facendo un piccolo inchino, stessa cosa fece Youngjae.
«Beh allora noi andiamo, buona serata Kookie!» disse mettendo un braccio attorno alle spalle del ragazzo.
«Anche a voi!» I due sorrisero e cominciarono a camminare, li vide ridere insieme.
Erano davvero carini.
«Ah» disse Jungkook parlando da solo, capendo quello che intendeva il suo amico prima.
Prese il telefono per vedere l'orario, era quasi mezzanotte.
«Jungkook?» Si girò sentendo una voce che lo chiamava, spalancò leggermente gli occhi.
«Oh uhm Taehyung, ciao» «Che ci fai qui?»chiese il maggiore avvicinandosi a lui. «Io.. lavoro qui» disse nervosamente indicando il ristorante alle loro spalle. «Oh, vero»
Cadde un silenzio imbarazzante, Jungkook guardò dappertutto tranne che negli occhi del ragazzo di fronte a lui.
«Vuoi che ti riaccompagni fino a casa?» «In realtà è abbastanza lontana da qui...» «Allora vieni da me» Jungkook lo guardò, sperando che non dicesse sul serio. «Casa mia si trova a pochi metri da qui, e poi è tardi.»
Lo sguardo di Taehyung non aveva nessuna emozione, come se quella proposta fosse la cosa più normale del mondo.
«Uhm.. Non vorrei disturbarti.. Chiamo un taxi, davvero»
DAVVERO, urlò nella sua mente. Non poteva andare a casa sua, e dormire lì per giunta.
«Prendere il taxi a quest'ora è pericoloso» disse semplicemente, per poi prendergli la mano; entrambi sentirono una scossa.
Cominciarono a camminare mano nella mano, come quando erano piccoli. Un sorriso involontario spuntò sul viso di Taehyung.
Jungkook lo guardò per tutto il tempo, era davvero bellissimo. Dopo cinque minuti arrivarono a casa del maggiore, che aprì la porta facendo entrare Jungkook.
COSO AUTRICE
I MIEI 2JAE AAAH
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