leggete il coso autrice e avrete un microonde in dotazione
-"Jimin?"
-"Mh?"
-"Che ne dici di dormire da me stanotte?" chiese il maggiore, continuando a guardare la tv tranquillamente.
Jimin spalancò leggermente gli occhi, mordendosi il labbo nervosamente. Si chiese come mai gli aveva proposto quell'offerta all'improvviso, senza quel suo ghigno sul viso.
-"Uhm.. Non so se sia una buona idea" disse finalmente il minore, intrecciando le mani. Lo sguardo di Yoongi si spostò dallo schermo al viso di Jimin, che era leggermente rosso.
Ridacchiò trovandolo adorabile.
-"Se hai paura che ti stupri, tranquillo, non lo farò"
Il viso del ragazzo dai capelli arancioni arrossì ancora di più girandosi verso l'altro. Sorrise leggermente.
-"Sempre che tu non voglia" aggiunse sussurrando, avvicinandosi nuovamente all'orecchio del minore che perse un battito.
Yoongi ridacchiò di nuovo, pensando a quanto fosse carino e innocente quel ragazzo.
-"Allora?" domandò allontanandosi per guardarlo negli occhi. Il minore si perse in quegli occhi scuri, così profondi e -secondo lui- bellissimi. Pensò immediatamente che molto probabilmente quelli erano, anche se così comuni, gli occhi più belli che avesse mai visto. Forse era anche il modo in cui risaltavano dato i capelli di quel colore così acceso.
-"Jimin?" lo risvegliò dai suoi pensieri, Jimin arrossì e annuì velocemente.
-"V-Va bene"
Il maggiore sorrise felice, non uno dei soliti sorrisetti pieni di malizia e lussuria, ma un sorriso sincero. Era felice che Jimin si fosse fidato di lui e che avesse accettato.
-"Sei carino" si fece sfuggire dalle sue labbra rosee sottili.
Jimin arrossì per l'ennesima volta, sentendosi qualcosa all'altezza dello stomaco.
-"Io.. Grazie. A-Anche tu lo sei" disse imbarazzato, guardando da un'altra parte. Yoongi sorrise di nuovo, forse ancora più di prima. Non gli era mai capitato di fare complimenti del genere, di solito non ne faceva proprio.
Guardò l'orologio che aveva al polso, segnavano le undici.
-"Che ne dici se ci avviamo? Dovrei anche passare alla pizzeria per dare i soldi e il motorino al capo" disse, alzandosi dal divano.
Jimin annuì alzandosi subito dopo di lui, decise di andare ad avvisare Taehyung e Jungkook.
-"Jiminie, non mi pare il caso. L'ultima volta che erano soli in una stanza con la porta chiusa, non ho sentito cose molto piacevoli" ridacchiò il maggiore.
Jimin rise annuendo, ricordandosi della storia che gli aveva raccontato.
-"Lasciamo un biglietto"
Uscirono dall'appartamento salirono sulla moto della pizzeria.
-"Questo catorcio potrebbe portare solo una persona in teoria, ma dettagli. Tieni questo" disse Yoongi porgendogli un casco rosso come la moto.
-"E tu?" chiese, notando che c'era solo un casco.
-"Tranquillo, preferisco che lo indossi tu"
"Preferisco che sia tu quello al sicuro"
Arrivarono a destinazione, Yoongi scese velocemente dalla moto vedendo il suo capo che sistemava tutto.
-"Yoongi! Finalmente, dov'eri finito?"
Anche Jimin scese dalla moto togliendosi il casco, guardando il ragazzo avanti a lui. Aveva dei capelli biondi e delle labbra carnose. Sembrava più grande di lui, e anche di Yoongi.
-"Lo so, scusa Jin. Avevo finito con le consegne e mi sono fermato un attimo a casa di un amico" disse il ragazzo dai capelli color menta, poggiando la sacca con i soldi e una borsa sul bancone.
-"Vedi di avvisarmi prima la prossima volta" disse Jin. Non era arrabbiato, quello era come un suggerimento, non un obbligo.
Yoongi condusse Jimin verso la sua auto, parcheggiata dietro la pizzeria. Entrambi salirono e il maggiore mise in moto, ma spense la macchina notando Jimin in difficoltà.
Non riusciva ad allacciarsi la cintura.
Trattenne una risata vedendolo imprecare contro essa, che si era incastrata.
-"Posso aiutarti?"
-"No! Faccio da solo" disse nervosamente e frustrato, ma non c'era nulla da fare. Yoongi alzò gli occhi al cielo e si sporse verso il sedile del minore. Jimin lo guardò, o meglio, guardò le sue labbra che erano molto vicine al suo viso.
Si passò velocemente la lingua sulle sue labbra secche, inumidendole. Finalmente sbloccò la cintura, girandosi verso di lui per mettergliela, ma si bloccò notando gli occhi color nocciola dell'arancione puntati sulle sue labbra.
Sorrise maliziosamente, guardando a sua volta quelle del minore. Gli allacciò la cinta, avvicinandosi di più.
Jimin deglutì con il battito accelerato.
Erano troppo vicini.
COSO AUTRICE
E niente ho pubblicato il prologo di una nuova storia
Se non avete nulla di socialmente produttivo passate a leggera, è una chanbaek adoro
La trovate sul mio profilo addio
-Ele.
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our little secret。 taekook
Fanfic「 taekook 」 ti ricordi del nostro piccolo segreto? ⓒ adoresehun 2016