Please, Jungkook

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Taehyung pensò tutto il giorno a quel ragazzo.
Era Jungkook, ne era quasi sicuro.

«Amore, tutto ok?»

«Si»
La sua ragazza si mise accanto a lui e gli accarezzò la gamba in modo provocatorio. «Non ne ho voglia Sowon» disse infastidito.

Lei sbuffò e si alzò dal divano per andare in cucina.
Taehyung era nervoso, se quel ragazzo fosse stato davvero Jungkook era fottuto. In tutti quegli anni non fece altro che pensare a lui, si fidanzò milioni di volte, parecchie ragazze lo volevano, ma lui si stancava subito.

Non provava le stesse emozioni che provò con Jungkook quando erano piccoli.

E quando sfiorò la mano di quel ragazzo.
Un solo sfioro l'aveva mandato fuori di testa.

Si passò nervosamente le mani sul viso e poi tra i capelli. Quella sera andò a dormire con la sua ragazza addossata, stava cominciando a odiarla.

«Taehyung, baciami»

Non me lo feci ripetere due volte e lo baciai con passione, sbattendolo al muro dietro di lui. Lui passò la mano sul mio collo, facendomi rabbrividire.

Le nostre lingue si scontrarono, i nostri respiri si fecero più corti dato che i nostri bacini continuavano a toccarsi.

Lo presi per i fianchi e lo portai sul letto, facendolo stendere sotto di me. Tolsi la sua maglia e cominciai a baciargli freneticamente il petto, i suoi gemiti mi fecero impazzire.

Scesi fino all'elastico della sua tuta e gliela sfilai velocemente. Lui ribaltò la situazione e mi tolse felpa e pantaloni.

Mi baciò il collo con foga, trovando immediatamente il mio punto debole. Scese con una lentezza straziante fino ai miei boxer con una striscia di baci.

«Ti prego Jungkook»

Taehyung si svegliò di colpo con la fronte sudata, il respiro affannato e un problemino.. li sotto.

Arrossì violentemente al ricordo del sogno e andò in bagno correndo.

«Che cazzo di sogno era quello?!» disse parlando da solo, guardando il suo riflesso nello specchio.

Si lavò il viso e cercò di togliere quell'immagine dalla sua mente.

Jungkook mezzo nudo, che gemeva.

«Merda» sussurrò a denti stretti non appena vide i suoi pantaloni gonfi.
Si spogliò e si fece una doccia gelida anche se erano le due di notte. Portò la testa all'indietro, poggiandola al muro della doccia.

«Io non sono gay» disse.

«Non sono gay» ripeté cercando di convincere se stesso, ma più lo ripeteva e sembrava sempre meno credibile.

«Vaffanculo» disse in un sussurro, mentre una lacrima calda scese sul suo volto.

COSO AUTRICE

lol.

-Chan.

our little secret。 taekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora