Latte e Cenere

Prologo

31 dicembre 1995.
23.58.
December è nata.

È stata la prima a nascere.
Urla per tutta la sala operatoria. Piange forte.
Sulla spalla sinistra. Una voglia nera. Di cenere.

1 gennaio 1996.
00.01.
June è nata.

Tutti dicevano si sarebbe dovuta chiamare January. Ma no.
Lilith e George le diedero il nome dell'estate, delle cicale, del caldo, del sole, della luce. Della sua voglia bianca sulla spalla sinistra. Di latte.

Due anni dopo.

- George, non ce la faccio più! - strilla Lilith lanciando una sedia del tavolo della cucina per terra. - Io me ne vado. Me ne vado via da te e da questa casa. Una volta per tutte.
- Ah, e sentiamo un po', dove hai intenzione di andartene? Non hai un soldo, un lavoro, né una casa. E le bambine? Chi ci pensa alle bambine, eh? - George muove forsennatamente le braccia con il bicchiere di birra in mano, rovesciando sul tappeto persiano gocce dorate e sputando mentre grida, nel pieno del notte.
- Me ne vado al nord. Prendo il primo aereo per qualsiasi posto mi potrà offrire un lavoro con uno stipendio sufficiente. Per qualsiasi posto lontano da te.
- E che mi dici delle bambine? June e December cresceranno senza un padre. O senza una madre. Dipende solo da te. Da noi.

Quella fu l'ultima notte in cui, le due gemelle, June e December, dormirono sotto lo stesso tetto.
Il giorno seguente avvenne qualcosa che avrebbe cambiato le loro vite per sempre.
December partì con il padre alle 7.58 per la California.
June prese il primo volo per Boston con la madre alle 8.01.
Il loro segreto sarebbe rimasto nascosto nella polvere, nessuno lo avrebbe dovuto scoprire.
Era molto semplice. Le loro vite sarebbero proseguite senza che l'una sapesse dell'esistenza dell'altra. June non avrebbe mai saputo che aveva un padre. December avrebbe continuato a pensare che la madre fosse fuggita.
L'avevano fatto per il loro bene, dicevano.
Le avevano separate per sempre.
O forse no.