14. CULLATA DALLA PIOGGIA

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Un ticchettio continuo mi fa aprire involontariamente gli occhi per capire bene che cosa sta succedendo intorno a me. Guardo l'orologio nella parete,le 10:15. Mi ricordo che stamattina è venuta mamma per dirmi che doveva fare delle commissioni,ma non penso sia lei. Il ticchettio continua. Proviene dalla porta finestra,probabilmente ieri notte l'ho chiusa male per il troppo sonno e la debolezza. Addolorata e stanca,mi alzo e seguo il ticchettio. Apro la porta finestra. È Josh. Non mi aspettavo di trovarlo qui,devo dire che mi sono spaventata. Apro un po' di più l'anta per far entrare Josh e fiondarmi nelle coperte,prima che un'altro colpo d'aria mi faccia riammalare. 

"Buongiorno,come sta la nostra ammalata?" dice lui sedendosi nel letto. La stanza è dieci volte più in disordine di ieri,coperte in più nel letto e per terra. Borse del ghiaccio,fazzoletti e varie medicine sparse ovunque. 

"Mi hai svegliata,ma tu non dovresti essere a scuola?" chiedo io alzandomi leggermente

"Io e Luna oggi abbiamo fatto sciopero,e ti abbiamo preparato una super colazione." dice lui felice

"Grazie Josh,ma non credo di essere in grado di scavalcare" dico io stanca. Lo vedo aggrottare la fronte per poi grattarsi la testa. Si alza e va verso la sedia della scrivania per prendere la sua felpa,mi aiuta ad indossarla. 

"Tieni anche questa coperta" dice mettendomela in spalle. Rabbrividisco quando scendiamo al piano di sotto,mi infilo velocemente delle scarpe e andiamo a casa di Josh. Quando arriviamo dentro casa mi rilasso subito,c'è molto più caldo di casa mia. Luna mi accoglie subito con i suoi biscotti e poi a seguire tutta la colazione. 

"Non c'era bisogno di organizzare tutto questo e poi.." cerco di ringraziarli ma le voci di Josh e Luna quasi mi attaccano. 

"Mio fratello mi ha svegliata presto anche se non c'era scuola per preparare tutto questo" credo che non abbia dormito molto,è un po' nervosa e irritata. 

"Sceill,nessun problema. Ho chiesto a tua madre,puoi rimanere qui anche questo pomeriggio" da quando mia madre è diventata così permissiva.

"A patto che..." dice lui fermandosi e guardandomi

"Che cosa josh?" chiedo io confusa. Si gira dall'altra parte e mi risponde 

"A patto che iniziamo a studiare biologia o italiano" dice lui. Sprofondo la mia faccia in uno dei cuscini del loro divano 

"Ma io sono malata" dico per poi sbuffare. Josh si avvicina a me. Mi prende la mano e mi bacia la fronte. Un sorriso sghembo compare nel suo volto. 

"La febbre ti è passata,sicura di non fingere per passare del tempo con me?" chiede lui

"Sicuro di non essere malato anche tu?Oh no,magari ti ho contagiato" dico io con tono ironico

"Io sto benone" dice lui ridendo. Il campanello mi fa rabbridire,ero abituata al tono basso di Josh,la testa al suono del campanello scoppia definitivamente. Non ho gli occhiali e neanche le lenti,quindi non riesco a vedere chi sono le persone alla porta. 

"Senti Josh,o mi scrolli questa di dosso o lo farò io,e io non uso la delicatezza" dice..quella è la voce di Derek,probabilmente troppo acuta in questo momento. 

"Voglio vedere Sheila,sai dov'è?" chiede la voce di Crystal. 

"E io devo parlare con Josh,ti dispiace levarti dai piedi,mi hai parlato per tutto il tragitto.Non ne posso più" dice lui scocciato ed esasperato. 

"Sei tu che sei odio.." dice Crystal. La mia testa non regge tutto questo. 

"BASTAAA!LA VOLETE SMETTERE,LA MIA TESTA CHIEDE PIETÀ" dico io con il tono di voce più forte che in questo momento riesco a fare,ma probabilmente non sto urlando. 

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