42. NIENTE ALL'INFUORI DELL'ORDINARIO

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'Sceill, mi passi il burro per favore?' chiede Josh mentre cucina i pancakes. 

'certo' dico avvicinando il burro alla padella dove sta friggendo la miscela preparata poco fa. 

Oggi mi sono svegliata presto, sono usciti tutti. Mamma con Ricky per il passaporto, Leo al lavoro, e Destiny è andata all'università presto oggi. Mi sono svegliata e ho mandato un messaggio a Josh chiedendogli se voleva fare colazione insieme a me, lui ha detto di si. 

Abbiamo preparato qualche pancake in più anche per la colazione di Luna. 

'Penso che oggi non la manderò a scuola' dice Josh versando le ultime frittelle, un po' più piccole delle nostre nel piatto di Luna. 

'Non ci sono i tuoi zii?' chiedo

'No, oggi sono usciti più presto del solito' dice salendo le scale. 'Vado a svegliarla, torno subito.' 

In meno di un minuto sento Luna scendere le scale molto velocemente per essere una bambina di quasi quattro anni. Corre verso di me e la prendo in braccio, mi saluta affettuosamente e poi va  a mangiare i pancakes. 

Poco dopo vedo scendere Josh. Ha in mano circa cinque pupazzi: i preferiti di Luna. Va verso il bagno per metterli in lavatrice. 

'Vedo che oggi è molto energica' dico ridendo. 

'Sono bastate due semplici frasi: 'Buongiorno Luna, i pancakes sono in tavola' e 'Sheila ci sta aspettando di sotto' 'dice soddisfatto. 

Mentre Josh taglia i pancakes, decidiamo e chiediamo anche a Luna cosa vorrebbe fare questa mattina. Tra un boccone e l'altro dice di voler andare a passeggio. 

'Ti dispiace badare a lei per qualche momento, mi vado a mettere qualcosa di decente e più comodo' dice Josh guardando il suo 'outfit' un po' incerto. 

'Certo, io faccio una treccia a Luna' dico sorridendo. 

'Mi sei mancata Sceill' dice Luna mentre le faccio una treccia, i suoi capelli sono lunghi per avere quattro anni e sono anche davvero curati. Posso vedere anche la sua espressione quando parla riflessa nello specchio del bagno. 

'Anche tu mi sei mancata Luna. Ma oggi recupereremo tutto il tempo perso' dico inginocchiata mentre lei ha le braccia attorno al mio collo. 

'Adesso andiamo in soggiorno, ci aspetta una mega giornata.' dico accarezzandole la guancia. 

Josh si sta legando le scarpe, e dopo aver preso le chiavi di casa usciamo. 

'Aspettatemi un attimo, lascio un bigliettino per avvisare che sono uscita' dico per poi avviarmi in casa. Velocemente cerco un post-it per poi lasciarlo attaccato al frigo. 

Credo che Luna non sappia ancora che io e Josh stiamo assieme e credo anche che ci vorrà un po' di tempo per farla assimilare la cosa. Così, come al solito, io e Josh le teniamo la mano mentre lei sta al centro. Coinvolgendoci e citandoci nei suoi pensieri più assurdi, ma non sempre sbagaliati, di bambina di quattro anni.

La giornata è simile a ieri: soleggiata e non c'è troppo freddo. Percorriamo la stradina che porta al parco, in cui la prima volta ho visto Luna e Josh. 

Finalmente arriviamo al parco, per essere una giornata scolastica ci sono tanti bambini. Ma Josh mi ha spiegato che quelli sono probabilmente dei bambini che provengono da altre scuole. Io e Josh cerchiamo di giocare un po' con Luna. Josh la prende sopra le spalle e Luna le fa il solletico, voglio che questa immagine non si cancelli più dalla mia mente. 

Adesso siamo seduti su una panchina, tutti e due seguiamo Luna con lo sguardo. Poco fa, una bambina si è avvicinata a lei chiedendole se volesse giocare, così adesso giocano insieme. 

'Mi piacciono queste giornate'  dico girandomi verso di lui. Il vento lo spettina ancora di più. 

'Anche a me, mi piace stare con voi, siete le mie persone preferite. Non potrei chiedere di meglio' dice prendendomi la mano. 

La giornata è andata abbastanza bene, abbiamo detto a Luna che io e Josh stiamo assieme , ma non credo che abbia capito a pieno il concetto. Abbiamo preso un palloncino, che ho dovuto tenere io perchè era troppo pesante per lei, abbiamo mangiato insieme fino a quando non sono tornati gli zii. Mamma mi ha scritto un messaggio dicendomi che tutti sarebbero tornati tardi quindi io e Josh abbiamo deciso di andare a casa e di guardare un film. Non è stata una giornata particolarmente interessante ma mi sono divertita tanto. Mi fa piacere passare del tempo con Luna e Josh. Mi sento davvero tranquilla quando sto con loro, non devo dimostrare niente, a differenza di quando ero in Italia. 

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Stamattina me la son presa con comodo. Sono passati quattro giorni. Cosa ho fatto in questi giorni? Stranamente ho fatto le stesse cose che ho fatto prima di partire da Triste. Ho sistemato tutto, la mia stanza era in perfetto ordine per almeno cinque minuti. Poi però, avevo voglia di scrivere ma non trovavo il mio quaderno. Così l'ordine creato pochi istanti fa, era magicamente sparito. E rimandai queste faccende a Gennaio. Oggi Josh parte a Cranston. E' metà mattinata e dopo aver mangiato qualcosa, vado a lavarmi, mi vesto. Mi butto sul letto per poi guardare l'ora, sono le quattordici. Josh parte tra mezz'ora, quindi decido di andare a salutarlo. Starà via per una notte ma so già che mi mancherò moltissimo. In questi giorni ho cercato un po' di informazioni e ho scoperto che Cranston dista da Boston circa un'ora e dieci. 

E' proprio Josh ad aprirmi la porta di casa sua, accogliendomi con un sorriso. 

'Hey' dice dandomi un bacio. Alle sua spalle intravedo una piccola valigia. 

'So che starai via solo una notte ma mi mancherai' dico io abbracciandolo 

'Anche tu mi mancherai, ma stai tranquilla sono sicura che vivrai anche 48 ore senza di me' dice ridendo e accarezzandomi i capelli. 

Nel frattempo gli zii mi salutano, ricambio e saluto anche Luna, che a quanto pare stanno mettendo nel seggiolino. 

'Devo andare' dice Josh dandomi un'altro piccolo bacio. 

'Va bene, sii prudente' dico ridendo. 

'Non fare la mamma paranoica' dice mettendosi una mano di fronte agli occhi. 

'In ogni caso appena stiamo arrivando e tornando ti chiamo' dice lui. 

'Ci vediamo tra poco, prenditi cura di te Sceill' dice mentre sale in macchina ma sostenendo lo sguardo con il mio. Non mi stancherò mai di dirlo, i suoi occhi sono talmente chiari che potrei specchiarmi all'interno. 

Stasera devo accompagnare Ricky a comprare delle cose e domani mattina mamma mi ha chiesto se gli potevo fare qualche lezione di spagnolo. Dato che per l'anno prossimo ha scelto la classe di spagnolo. Non sono vere e proprie lezioni, sono dei piccoli consigli che servono per comprendere al meglio quella lingua. Dopo aver seguito con lo sguardo la macchina di josh scomparire nel vialetto, rientro in casa a prepararmi per accompagnare ricky a fare spese. 


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