I viaggi non sono il mio forte, lo può essere la musica, i libri, la scrittura; ma i viaggi ancora no. Per chi viaggia sempre diventano quasi una routine, per chi viaggia poco sono noiosi ma sempre pieni di emozioni, per chi viaggia quasi mai sono sempre una nuova avventura. Non abituerò mai alla vista delle nostre valige nel cofano dei taxi, o al suono insopportabile di quando un aereo decolla. E' passata una settimana, e io, Sheila Arielle Melody Cooper, sto per scrivere un'altro capitolo della mia vita. Penso che il mio sia un libro infinito. Quando Josh si è più o meno ricordato di noi, di chi era veramente, siamo corsi dal medico a spiegargli la situazione. Inutile dire, che non ci ha creduti subito. Infatti, prima di essere dimesso, quattro giorni dopo l'accaduto, Josh ha dovuto fare veramente tanti controlli. Io andavo sempre da lui, mattina e sera. E quella santissima sera, quando l'anno dimesso, ero la più del mondo. Riacquistare la memoria, però, significava anche far riemergere nella sua mente la figura di Luna. E questo non è stato facile, per questo gli sono stata sempre vicina. Non ho sprecato nemmeno un minuto, ne con lui, ne con gli altri. Quella settimana l'ho passata tra palestra, casa di Josh, casa di Crystal e Amanda. Quando mi svegliavo la mattina volevo solo tornare indietro di circa tredici ore, per aumentare la mia permanenza a Boston. Ma adesso sono qui, in piedi di fronte ad un taxi. Tutti sono pronti per partire, ma io no. Con Josh ci siamo salutati bene prima, ma non posso fare a meno di un'altro suo abbraccio o bacio. Mi ha detto che farà di tutto pur di abbattere questa distanza. Non avevo mai visto Crystal piangere, ma c'è sempre una prima volta. Tra le lacrime, mi dice che sono una ragazza forte e che le mancherà davvero tanto. Amanda mi stringe forte e se e mi dice che sono stata un'ottima amica e compagna di vita e che lo sarò anche da Toronto. Derek è molto moggio, due giorni fa sono andata in palestra e lui mi ha regalato i suoi primi guantoni. Derek mi dice di continuare a divertirmi, allenarmi e vivere. Non importa se sono lontana da loro, l'importante è sentirsi ogni tanto e sapere che va tutto bene. Josh mi ha anche detto che gli occuperò la memoria per un bel po' di tempo. Non voglio partire, non voglio ricominciare tutto da capo, voglio una vita qua, voglio i miei veri amici al mio fianco, voglio la mia stanza, voglio il mio ragazzo, le mie migliore amiche e anche il mio migliore amico. Sopraffatta dalle emozioni, non posso fare a meno di sciogliermi in un pianto liberatorio dopo aver pronunciato l'ultimo 'ciao'. Dopo che tutti mi hanno stretta in un caldo abbraccio terapeutico, sono costretta a salire nella macchina. Sembra quasi una scena di un film in cui la figlia viziata non vuole obbedire agli ordini della mamma. Anche se questa volta mia mamma, non aveva aperto bocca. Venti ore di viaggio in cui la mia testa non ha fatto altro che pensare.
Vorrei potermi tatuare ogni singola cosa che queste persone mi hanno donato in questi sette mesi circa. La musica durante il viaggio non mi aiutava affatto a non pensare, anzi era tutto il contrario. Così decisi di disegnare. E mentre l'aereo decollava per raggiungere chissà quale aereo porto i miei pensieri andavano tutti verso Luna. Mi mancava, era un piccolo involtino di gioia, si divertiva a metterci in imbarazzo e posso ancora ricordare i suoi morbidi capelli mentre le facevo le trecce. Non mi scorderò mai l'arroganza con cui mi aveva accolto Derek per la prima volta in palestra. La sintonia con Amanda e la complicità con Crystal. E le scene di io e Josh che parliamo abbracciati nel prato resteranno sempre fresche nella mia mente.Ho sempre pensato che alle persone sia predetto il loro destino sin dalla tenera età, forse è così, forse no, ma ho capito una cosa in tutti questi mesi, e anche adesso; alcune volte viaggiare serve solo per scappare, altre solo per trovare se stessi.
-fine.
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Libera solo con te.
Teen FictionCOMPLETATA. 'Se mai dovessi descrivermi in un tema di italiano ricordami di lasciare il foglio in bianco' dico a Josh,distesa sul prato. 'come mai?' risponde lui,tenendo lo sguardo fisso sul cielo stellato. 'probabilmente avrei troppe cose da dire...