Dopo aver risposto ad un paio di domande poste da Ricky, usciamo dal laboratorio per dirigerci in palestra.
'ora dove andiamo?' chiede Ricky, il suo tono è più rilassato di prima. Sono contenta che si sia rilassato un po'.
'la preside ci ha chiesto se potevamo mostrarvi alcuni passaggi di boxe' dico io camminando affianco a lui 'appena avremo finito, ci hanno comunicato che possiamo tornare a casa' dico io raggiungendo il gruppo della scuola di mio fratello. 'ci vediamo tra poco' dico io scompigliandogli i capelli.
Mi dirigo verso la palestra, pensando che questa sarà la prima volta che mi allenerò a boxe davanti a tante persone. Arrivata in palestra vedo Derek, davanti a troppe persone. In mano ha la tuta che dovrei mettermi: semplici pantaloni e un top. Lui è davanti a me, mi guarda. Dietro di lui ci sono due occhi celesti che mi guardano e per un secondo sostengono il mio sguardo. E' Josh, e indossa anche lui la stessa tuta di Derek.
'E' uno scherzo, vero?' chiedo nervosamente a Derek. La sua bandana non riesce a coprire del tutto i suoi capelli, che a piccole ciocche ricadono sugli occhi. 'perchè anche lui indossa la tua stessa tuta?' continuo con le braccia incrociate, cercando di sostenere il suo sguardo.
'Rilassati chèrie, la preside ha voluto dare la tuta anche a lui per sicurezza. Una sorta di riserva.? dice lui tranquillo. 'E' meglio se vai a cambiarti'. il suo sorriso caldo mi calma per un attimo.
La preside, dopo aver fatto un discorso introduttivo, ci ha chiamati al centro della palestra. Chiedendoci cordialmente di far vedere ai ragazzini più piccoli come si svolge il nostro normale allenamento. Alla destra del campo ci sono le persone che, come me, oggi hanno mostrato la scuola ai ragazzini delle medie, seduti al lato sinistro del campo. Quando mi giro da Derek per chiedergli cosa dobbiamo fare, lui ha già iniziato a darsi da fare.
'Bene, miei piccoli marmocchi' dice lui con i guantoni nella spalla. Mi porge i guantoni e, dopo essermi messa le bende, mi affianco a lui. 'come sapete, prima di mettere i guantoni, c'è bisogno delle fasce'. La sua voce squillante coinvolge il piccolo pubblico e nell'arco di cinque minuti, ci ritroviamo tutti e due a fasciare degli alunni. Sembrano simpatici e interessati a quello che io e Derek facciamo. Ogni tanto guardo in alto a destra per 'controllare Ricky'. Non mi è mai piaciuto fare la sorella maggiore stressante ma in questo momento mi preoccupo per come potrebbe stare. Dopo aver finito, ci rechiamo al sacco per mostrare un po' del nostro allenamento. Iniziamo con i salti con la corda, per poi passare agli addominali per pi concludere con le flessioni e le dimostrazioni al sacco. Derek è proprio affianco a me, mi tiene il sacco mentre io sono impegnata nell'allenamento.
'a pranzo devo parlarvi' dico io tra un colpo e l'altro.
'non sembri molto entusiasta' dice lui perplesso. Ha un asciugamano dietro al collo per il sudore, anche in palestra lo porta sempre.
'no infatti' dico io sfogandomi sul sacco. La coda che mi sono fatta prima si è quasi sciolta e i capelli iniziano a farmi caldo.
Dopo circa quarantacinque minuti di allenamento la preside ci consiglia di fermarci e di andare a pranzo. Dalle sue parole intuisco anche che Ricky e i sui compagni pranzeranno nella nostra scuola. Mentre Derek va nello spogliatoio gli picchietto la spalla. 'ce la fai a prendere un tavolo, vi raggiungo tra un attimo' chiedo piano.
'certo, ma non fare così, mi spaventi' dice lui grattandosi la nuca, offrendomi un sorriso seguito da una leggera carezza alla schiena.
Mi sono cambiata, mi sono rimessa la comodissima felpa di Leo, ho sciolto una volta per tutte la coda. Non ho visto Ricky, sicuramente lo vedrò a pranzo. Dopo aver posato i guantoni nello stanzino dove teniamo tutti gli attrezzi per fare palestra, mi dirigo in mensa. Oggi piove quindi siamo costretti ad usare i tavoli che ci sono all'interno della scuola. Appena entro nella mensa, vedo Crystal con due vassoi.
'hey, hai molta fame oggi' mi avvicino a lei ridacchiando.
'in realtà questo è per te, dovresti ringraziarmi' replica facendo il finto broncio.
'oh no grazie, non ho molta fame oggi' dico io voltandomi per cercare il tavolo che ha preso Derek.
'Ah, Dek mi ha detto che ci devi parlare' dice lei prendendo un cioccolato per poi guidarmi al tavolo. Durante il tragitto intravedo Ricky e mi sento più tranquilla.
'si, vi devo dire una cosa. E' giusto che voi la sappiate' dico io stringendomi nella felpa, ho ancora un po' di freddo, nonostante durante l'allenamento mi sia abbastanza scaldata. Adoro i Crystal e in generale il gruppo che tutti abbiamo formato, ma mi da fastidio il fatto che tutti sappiano che cosa Josh mi abbia detto ma che nessuno mi accenni il perchè.
Arriviamo al tavolo, saluto tutti, mi sforzo anche di salutare Josh. Adesso indossa una felpa bianca, ha il cappuccio e mangia silenzioso. Devo dire che il bianco della felpa ci sta proprio bene con il color azzurro dei suoi occhi, lo trovo tranquillo. Appena lo saluto, alza lo sguardo e ricambia con un mezzo sorriso.
'Sei a dieta? Perchè se per caso dovesse essere così, vado a portarti un po' di carboidrati' dice Amanda affianco a me, tutti ridono alla sua battuta. Spero che fra poco il clima di allegria, sia lo stesso che si è creato poco fa.
'Allora' dico io mettendo le mani in avanti. Alla mia destra c'è Amanda, alla sua destra c'è Josh. mentre alla mia sinistra c'è Crystal, e alla sua sinistra c'è Derek. Siamo in un tavolo tondo quindi vedo direttamente le facce di Derek e Josh.
'Okay, come sapete io mi sono trasferita da Trieste a Boston. Dovevamo arrivare giusto due mesi e mezzo fa ma, mia madre ha voluto anticipare per traslocare con calma e per conoscere il meglio il posto. Il trasferimento non è stata una nostra scelta, il lavoro di mio padre decide la nostra residenza.' dico io giocherellando con i miei capelli, cercando di evitare gli sguardi di tutti. Nessuno mi interrompe quindi continuo. Sembra che ogni parola mi si fermi in gola.
'Ci tenevo a dirvi che hanno trasferito mio padre e a fine gennaio ci dovremmo trasferire, un'altra volta' dico sospirando. 'in realtà dovremmo trasferirci a febbraio ma adesso non è possibile partire' una lacrima mi riga il viso, così allungo la manica della felpa per asciugarla al più presto; e per placare tutte quelle altre che probabilmente sono state trattenute per troppo tempo.
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Libera solo con te.
Teen FictionCOMPLETATA. 'Se mai dovessi descrivermi in un tema di italiano ricordami di lasciare il foglio in bianco' dico a Josh,distesa sul prato. 'come mai?' risponde lui,tenendo lo sguardo fisso sul cielo stellato. 'probabilmente avrei troppe cose da dire...