25. IL PROBLEMA DI AMANDA.

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Ieri sera ho passato tutta la notte nel balcone con Josh,abbiamo parlato per tutta la notte come ai vecchi tempi. Avevamo freddo si,ma quello è stato l'ultimo dei miei pensieri. Non pensavo di avere così tanta energia in corpo dato che non dormo da quasi un giorno. E' bellissimo avere un legame di questo tipo,ed è bello che con lui si possa parlare di tutto. 

Oggi è sabato e siamo tutti nelle scale del primo piano. Penso che il nostro gruppetto sia abbastanza carino e sono molto contenta di farci parte. Tutti stanno parlando di qualcosa ma io non ci faccio caso,sono cinque scalini più alto di loro e sto scrivendo nel mio quaderno. Come al solito i miei pensieri vengono interrotti da qualcuno che mi chiama. Cerco di ignorare la voce,che in questo momento non riesco a decifrare perchè sono troppo occupata a scrivere,ma anche questo mio gesto viene interrotto da qualcuno che mi sottrae il mio quaderno: Derek. Cerco subito di prenderlo ma mi precede Josh che,con calma glielo toglie dalle mani,dandogli una piccola pacca sulla spalla e successivamente porgendomi il secondo oggetto a me più caro delicatamente nelle mani. Fa per andarsene ma lo blocco con una frase. 

"pensavo lo leggessi" dico io,in piedi con un sorrisetto tra il volto.

"oh ma non c'è bisogno,stavi bisbigliando a bassa voce tutte le cose che scrivevi,quindi non ce ne bisogno" dice lui con uno dei suoi soliti sorrisi. 

In questo momento dovrei essere imbarazzata ,ma sono consapevole del fatto che tutte le cose che ho scritto sono le stesse che dico a Josh a voce quindi non mi preoccupo. Al momento mi preoccupo soltanto di raggiungere Josh e lasciargli un bacio nella guancia,per poi continuare a scrivere. 

"Ehi,che cosa succede tra voi due?" dice Derek poggiato alla ringhiera

"Qui c'è puzza d'amore" dice Crystal guardandosi le unghie

"Insomma,fatevi gli affari vostri" dice Amanda un po' seria

"Uhu,ad Amanda è successo qualcosa" risponde Crystal con un sorriso troppo furbo per i miei gusti

"Piantala" dice lei secca,ma sempre mantenendo il solito tono calmo di sempre. 

"E quel qualcosa ha il nome di Taylor" dice Crystal accentuando il suo atteggiamento,in questo momento troppo arrogante. 

"Torna dal tuo Derek e non cercarmi" dice lei con un sorriso stanco in volto. 

Non si come,non si sa perchè ma tra Amanda e Crystal c'è una piccola faida ,infatti sono troppo vicine adesso,quindi io cerco di allontanare Amanda mentre Josh prova con Crystal. Fortunatamente ci riusciamo. 

"potevi anche aiutarci" dico io scocciata a Derek.

"è per questo che lei è la mia ragazza" ha un'espressione divertita,infatti alza il braccio con la mano alzata,in attesa di un cinque. Ma da me riceve un pugno proprio nel palmo della sua mano. Lo guardo negli occhi per un po'. 

"ci sono novità per la palestra" dice lui serio. Non gli rispondo,non mi va proprio. 

"oggi vieni in palestra" dice lui,la sua felpa nera stona tantissimo con i suoi occhi grigi,ma allo stesso tempo ci sta benissimo. 

"Ma oggi è sabato,non è un giorno previsto per la palestra" dico per continuare con qualche rimprovero in italiano

"Fai come vuoi" dice lui tranquillo.

Nel frattempo noto che Amanda è andata via,e penso che sia proprio questo  giusto per parlarle. Facendo un po' di giri,la trovo in cortile. Devo passare in mezzo alla folla del cortile per poterla raggiungere. 

"ehi Amanda" dico io picchiettando la sua spalla con il mio indice per attirare la sua attenzione.

"Ciao" dice lei un po' stanca,un po' scocciata. Insomma,non ci sono molti sentimenti positivi in lei in questo momento. 

"Vuoi dirmi cosa è successo?Ti va?" dico io calma,accarezzandole la spalla.

"Taylor è partito. Non mi ha avvisato,non mi ha salutato. Non so se è partito per un capriccio o per un problema serio. Non so nulla." dice lei torturandosi le labbra mordendosele. "Mi ha lasciato un foglietto nell'armadietto" dice e dalla tasca tira fuori un piccolo foglietto piegato in due parti che porge nella mia direzione. 

Silenziosamente lo apro e ne leggo in contenuto. 

                                                              'scusa. Boston-Cannes'

"Non so proprio cosa dirti. Ma quando te lo ha fatto avere questo biglietto?" chiedo io. Non pensavo che Taylor fosse così. 

"Ieri dopo scuola ho trovato il biglietto. L'ho preso,ma ho voluto aprirlo a casa." dice lei. Amanda è una persona che tiene davvero tanto alle persone che ama,e dal suo sguardo e dalla sua voce si capisce perfettamente che è preoccupatissima e delusa allo stesso tempo. 

"perchè non me ne hai parlato?" chiedo io. Sento un po' di freddo,ho lasciato il giubbotto nelle scale. 

Lei in tutta risposta ride. "Ho detto a te e a Crystal dell'accaduto ieri pomeriggio" si interrompe per ridacchiare per poi riprendere a parlare. "ma sai,il tuo cellulare per te non esiste" conclude. 

E' vero,il mio cellulare è sempre nella taschina interna del mio zaino. Non so se sia ancora li e in realtà non so neanche dove sia il mio zaino. 

"Scusa,ha ragione. Cosa hai intenzione di fare adesso?" chiedo io

"Nulla,la delusione svanirà. Lui ha cambiato numero e anche città. Doveva andare così,pazienza. Si mi dispiace,ma non posso pingermi addosso o piangere per lui per tutta la vita. Solo,datemi un po' di tempo." dice lei con un piccolo sorriso amaro in volto. 

"vabene Amanda" dico io. Come al solito la campanella ci costringe ad andare dentro,seguita da tanti altri ragazzi e ragazze. Quando io e Amanda siamo giunte alla porta della classe mi rendo conto che non ho lo zaino e il mio giubbotto. 

"Tieni,il tuo ragazzo mi ha detto di portarteli" dice Derek. Lo guardo con uno sguardo interrogativo. 

"Sta mangiando,non farti strane idee chèrie" dice lui per poi andarsene. 

"Derek" lo chiamo io,ancora sulla porta della classe. Non è troppo lontano e credo che mi abbia sentito benissimo. 

"Dimmi" si gira ma resta comunque distante.

"A che ora oggi in palestra?" chiedo io serena. Vedo un sorriso dipingersi sul suo volto. 

"Vengo a prenderti alle 16. Non metterti l'abbigliamento da allenamento. Dobbiamo fare un'altra cosa,per questo vengo a prenderti" dice lui. fa per voltarsi masi avvicina un po',rimanendo un po' distante. 

"Ci saranno un po' di persone.A dopo chèrie" dice lui girandosi e non rispondendo alle mie domande. 

Sono proprio curiosa di cosa faremo questo pomeriggio.Non mi dispiace 'sprecare il mio sabato sera in palestra' come mi dicevano i miei vecchi compagni di classe in Italia. Non vedo l'ora di andare in palestra. 

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HI! 
Finalmente dopo secoli aggiorno di nuovo. Scusate per l'assenza e spero che il capitolo vi  piaccia. Buon weekend xx

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