40. SEDICI DICEMBRE

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Mi metto a letto dopo un'altra stancante, ma divertente, giornata passata insieme ai miei amici.
Sono passati quattro giorni da quando ho chiarito definitivamente con Josh, e domani mattina, o se voglio essere perfettina, tra due ore, diventerò una diciassettenne. Penso di avere degli amici fantastici: hanno capito il mio stato d'animo e hanno cercato di tirarmi su di morale. In questi pochi giorni hanno cercato di farmi vedere degli angoli nascosti di Boston, e i posti in cui non ero mai andata. Mi hanno lasciata con il fiato sospeso perchè mi hanno detto che il migliore me lo mostreranno, tutti assieme, domani. Ho passato questi quattro giorni in bilico tra la mia camera, la palestra e strani posti in città. Non sto andando a scuola, mamma mi ha detto che l'anno prossimo farò due anni in uno; nel frattempo mi dedico alla scrittura e alla lettura, mi eserciterò con mamma nelle varie lingue e aiuterò Ricky qualora avesse bisogno d'aiuto con la scuola. Dopo aver appuntato nel mio quaderno queste ultime cose, mi metto sotto le coperte. Il ciondolo freddo della mia collana provoca dei leggeri brividi a contatto con la mia pelle calda. 


Stamattina c'è una strana quiete in casa. Non capita mai che io mi svegli senza i toni di voce troppo alti dei miei fratelli, o che mi svegli senza quel fastidioso 'sheila, su, svegliati'. No. Stamattina è un piccolo raggio di luce che arriva dalla portafinestra di fianco al mio letto che mi sveglia. Apro lentamente gli occhi per poi volgere lo sguardo all'orologio. Sono le sette e dieci. Decido di alzarmi e andare in bagno per prepararmi alla giornata di oggi. Mi sento strana, un sincero sentimento di pace interiore si fa spazio nella mia mente. Mi lavo il viso e lo scruto allo specchio: mi sento decisamente più grande. Sarà per il modo in cui mi sono svegliata o perchè il tempo passa sempre più in fretta, ma mi sento veramente bene con me stessa e con la persona che sono. Indosso la felpa di Leo con dei pantaloni da ginnastica, raccolgo i miei capelli in uno chignon e scendo in cucina. 

Ovviamente, come ogni anno, tutti sono in cucina ad aspettarmi. Ognuno, a modo suo, mi fa gli auguri di buon compleanno. E' sempre un buon momento, perchè poi facciamo colazione assieme: sono quelle piccole cose della routine che ti fanno sentire davvero a casa. Abbiamo fatto una lunga colazione e abbiamo parlato di tante cose, ripercorrendo tutti insieme gli anni passati. Non poteva mancare la foto per il fatidico album della mamma, ma quest'anno no. Cambio di piani: la foto non sarà singola, sarà fatta tra fratelli. 


Dopo aver terminato di fare colazione, vado a vestirmi per andare a scuola. Ho smesso di frequentarla qui a Boston, ma i professori vogliono comunque dei fogli firmati per dare la conferma ufficiale. E oggi, c'è una sorta di giornata sportiva. Alla quale Josh e Derek mi hanno invitata. Oggi ho voglia di cambiare: metto una maglietta verde militare con dei laccetti nella scollatura e dei jeans a vita alta. I miei capelli sono ormai indomabili, sempre ricci e troppo lunghi. Amanda dice che ci si potrebbe fare una coperta.  Decido, quindi, di piastrarli. Non lo facevo da molto tempo, e il risultato è quasi scioccante: i miei capelli sono davvero lunghi. 

Come ogni mattina, alle sette e quarantacinque, esco di casa per incontrarmi con Josh. Mentre scendo le scale vedo Destiny seduta nel divano che guarda la tv. 'Piccola Sceill, aspettati di tutto dopo la scuola' dice senza guardarmi negli occhi, con u tono sognante. 

'Spero siano cose positive' dico io ridendo prendendo il mio giubbotto bianco.

'Ci puoi scommettere' continua 'A dopo sorellina, la saluto anche io e appena esco intravedo Josh. Indossa una felpa nera. Appena mi vede alzo le braccia, continuando a camminare, mimando con le labbra un 'sono grande', devo avere un'espressione da ridicola in questo momento. Dopo il litigio che abbiamo avuto una settimana fa, siamo tornati più uniti di prima. 

'Questo è un colpo basso' dice guardandomi con la bocca semiaperta. 'Quando'è che hai iniziato a farmi quest'effetto?' chiede ironicamente sorridendo. Mi fa cenno di avvicinarsi. Mi avvolge attorno alle sue braccia in un forte abbraccio, sposa delicatamente un ciuffo di capelli dal mio orecchio e mi sussurra: 'Auguri principessa, non vedo l'ora di festeggiare questo bellissimo giorno con te'. Il suo tono di voce è così melodioso, non mi stancherò mai. Dopo avergli dato un bacio sulla guancia ci avviamo verso scuola. Ho cercato per tutto il tragitto di convincere Josh a dirmi dove mi porteranno stasera, ma i suoi categorici 'no', non mi lasciano altra scelta. 

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