'Quindi non sei più adirata?' si sposta da me e mi guarda stupito.
'Si, ho tutte le mie ragioni per farlo' dico io sorridendo leggermente e infilando le mie mani fredde nelle tasche della felpa. Lui in risposta si avvicina si scatto e mi abbraccia. Non c'è niente di meglio che un bell'abbraccio. Tiro fuori le mani dalle tasche per stringerlo meglio.
'mi sei mancata Sceill' dice ridendo.
Dopo ciò, ci alziamo. Non abbiamo intenzione di seguire gli altri, chissà quanto ci metteranno dentro quei negozi. Io e Josh abbiamo deciso di sederci su delle scale, precisamente tra il secondo e il terzo piano. Parliamo di tutto, come ai vecchi tempi. Gli zii di Josh hanno finalmente preso una babysitter per Luna, in questo modo Josh può essere un po' più libero e non legato ai ritmi della sorella. Oggi avrò modo di rivederla, dato che josh mi ha proposto di mangiare una pizza a casa sua.
'ho voglia di mangiare cioccolato' dice lui serio, guardandosi i piedi. Io gli tiro un colpetto per spingerlo, ridendo.
'io non ci sto, mamma tra qualche giorno mi farà delle foto, e voglio uscire decente e senza brufoli' replico.
'delle foto? perchè?' chiede dubbioso 'c'entra il passaporto?' continua
'No no, in sintesi, ogni anno , ad ogni compleanno i miei hanno il vizio di fotografarci; e poi ogni anno confrontano le foto con quelle degli anni precedenti' faccio una piccola pausa 'non dire niente. E' già imbarazzante così'
'quindi tra poco sarà il tuo compleanno' dice 'cinque giorni' praticamente gli parlo sopra.
'vuoi davvero trascorrere i tuoi ultimi giorni da sedicenne, senza ingozzarti?' chiede lui dandomi dei piccoli pugni nel braccio destro. Io non dico niente e lo guardo.
'okay, chi tace acconsente. Adesso alzati, andiamo a comprare un po' di schifezze per stasera' dice lui alzandosi di scatto e iniziando a camminare su per le scale. Mi ritrovo costretta a seguirlo. Va troppo veloce.
'Io non ho detto che avrei mangiato quelle cose' dico quasi urlando, cercando di mettermi pari passo.
'E io non ti costringerò a mangiarle' dice lui abbastanza forte da farsi sentire.
Dopo una grande corsa su per le scale di un commerciale a quattro piani,e una grande spesa di cibi poco sani, finalmente, con una bella busta, raggiungiamo gli altri. Come previsto, sono ancora nel negozio di vestiti. Si è fatto tardi, quindi chiedo ad Amanda se mi può dare un passaggio.
'Ah Amanda, credo che dovrai dare un passaggio anche a me. Sono arrivato con Derek ma ha deciso di andare al cinema con Crystal' dice
'okay, no problem' dice lei sorridente. E mentre camminiamo per giungere alle due auto, Amanda e Crystal non possono, ovviamente, far a meno di prendermi a braccetto e tartassarmi di domande. -Cosa ti ha detto- -cosa hai risposto- le solite domande.. Tra una spiegazione e l'altra ci ritroviamo nel parcheggio. Mentre cammino, affianco ad amanda con il mio ombrello, arriva Derek.
'Tienitelo stretto quel bambinone, ti vuole veramente bene. Anche se penso che dovreste smetterla di fare i timidoni e rendere tutto ufficiale. Ci vediamo domani' si allontana salutandomi con il palmo della mano. Amanda, che è ancora affianco a me e ha sentito tutta la conversazione risponde con un: 'ha ragione'. Mi sembra tanto di essere ad Ottobre, e avere i sentimenti più confusi della mia camera.
Dopo aver lasciato Crystal e Dek, saliamo in macchina.
Josh si siede nel posto davanti e io nel posto centrale, dietro.Il tragitto non è lungo, e tra una risata e l'altra ci ritroviamo nel vialetto di casa nostra. Saluto Amanda ringraziandola. Tiro fuori il cellulare dalla tasca dei miei jeans.
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Libera solo con te.
Teen FictionCOMPLETATA. 'Se mai dovessi descrivermi in un tema di italiano ricordami di lasciare il foglio in bianco' dico a Josh,distesa sul prato. 'come mai?' risponde lui,tenendo lo sguardo fisso sul cielo stellato. 'probabilmente avrei troppe cose da dire...