capitolo 12

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Ho appena finito di studiare storia, ma la mia testa è ancora sulle nuvole. È un ragazzo bellissimo Mason ed è anche cortese. Magari stasera viene alla festa? Magari... vorrei tanto conoscerlo meglio, mi sembra così gentile. Insomma è perfetto.

Mai quanto Lukas tesoro.

Si beh ehm... Lukas è molto meglio. Ma è una testa di cazzo che riesce solo a farmi scherzi.

Ma è stupendo. Non puoi negarlo, e poi stavi così bene quando ogni volta vi baciavate...

Smettila! Lukas è uno stronzo arrogante e lunatico. Che vada a quel paese.

Il fischiettio del mio cellulare interrompe i miei pensieri: un messaggio da Mason. Oh mio Dio sto impazzendo.

'Ehi, stasera ti va se andiamo alla festa di compleanno di uno dei miei migliori amici?'

Non è che è Davide?  Sicuramente. Non sapevo fossero amici, sarà.

'Volentieri, viene anche una mia amica'
Rispondo.

'Allora vi passo a prendere alle 8 sotto casa tua, va bene?'

'Perfetto! A dopo e grazie mille :)"

Sto avvampando.

'Di niente piccola'

Che carooo! Devo chiamare subito giulia e informarla.

'Pronto?'

'Ciao Giuli, ascolta ho una notizia bomba. Non parlare e stai zitta. Allora oggi ho conosciuto un ragazzo stupendo, si chiama Mason e mi ha invitata alla festa di Lukas e io ho detto che vieni anche tu quindi ci passa a prendere sotto casa mia alle 8!'
Dico tutto d'un fiato.

'Ma è fantastico! Arrivo subito, abbiamo solo un ora per prepararci!'

Sembra più emozionata del solito.

'Ma non è che tra te e Davide c'è qualcosa?' Chiedo sospettosa.

'Ehm ecco te lo volevo dire...'
Credo stia arrossendo. Mi scappa una piccola risata.

'Cosa ridi! E comunque si, alla festa di inizio scuola il tizio che ho baciato era Davide e si insomma poi anche in discoteca l'altra volta ci siamo rincontrati e poi ho scoperto che viene a scuola da noi e che è amico di Lukas... ci sentiamo da un paio di giorni!'

Sono felicissima per lei, non ha mai avuto un ragazzo apparte un puttaniere che l'ha tradita ma questi sono dettagli.

'Uhuhuh! Sono felicissima per te giù! Dai muoviti a venire sennò facciamo tardi!'

Si mette a ridere e mi sbatte il telefono in faccia, ma che modi sono? La mia migliore amica è stupida, ma tanto lo sapevo già.

***

'Ding dong'

Corro giù per le scale e apro la porta. Si scaraventa subito su per le scale e urla.

"Jess muoviti! Abbiamo pochissimo tempo!

Giulia è sempre stata molto frettolosa mentre io sono più calma, si può notare dalla situazione!

"Arrivo!"
Chiudo la porta e corro su per le scale inciampando e rotolando giù come un sacco di patate.

"AHI!"

come ho fatto a cadere? Ho sbattuto tutto il sedere e fianchi  per gli scalini e devo dire che fa abbastanza male, anzi fa troppo male. Mi verranno dei lividi giganti!

"Jess tutto a posto?"
Mi ritrovo la mia amica davanti a me con aria preoccupata.

"Si! Va tutto benissimo. Sono solo inciampata per le scale a causa delle pantofole e rotolando giù come un sacco di patate sbattendo il culo e i fianchi, niente di che!"
Ironizzo.

"Ah okay, pensavo peggio!" Ritorna in camera senza nemmeno aiutarmi. Questa ragazza mi stupisce ogni giorno di più.

Salgo le scale lentamente stavolta, cercando di non inciampare.
Tiro un sospiro di sollievo quando entro in camera sana e salva.

"Sei una lumaca jess"

Ma sta scherzando?

"Giulia, non è il momento. Ti ricordo che stavo per morire giovane."

E mi stupisce ancor di più!

"Ehhh poi? Allora se tu stavi per morire io sono la fata turchina!"

Sbuffo rumorosamente entrando nel bagno della mia camera per farmi una doccia veloce. Credo di aver sentito Giulia ridere, ma si droga la mia migliore amica?

Esco dalla doccia, mi asciugo i capelli e inizio a piastrarli bocciando la parte finale dei capelli. Mi trucco con eye-liner Mascara e rossetto color pesca abbinato al mio vestito. È fatto sempre a scollatura a cuore che arriva poco sotto le chiappe.

"Sei uno schianto!" Esclama la mia migliore amica squadrandomi da cima a fondo.

"Grazie broccola" dico ridendo.

"Ehi! Voglio anch'io un complimento."

"Eh va bene.. sei bellissima con il tuo vestitino"

Sorride e mi abbraccia.
Il mio cellulare squilla e sullo schermo appare il nome di colui che ci passa a prendere.

'Ehi mason'

'Piccola! Tra poco arrivo, intanto uscite'

Mi ha chiamata piccola! Sto diventando rossa.

'Okay'
 
Riattacco e informo giulia.

"Voglio proprio vederlo questo Mason"
Dice inarcando un sopracciglio.

"Beh, è amico di Davide. E comunque è il ragazzo perfetto. Bello e cortese, ma non troppo"

"Vedremo... Bello come Lukas?"

"Zitta! Lukas è un demente rinciglionito e puttaniere."
Quasi urlo dalla rabbia che bolle dentro di me. Non posso più vivere così. Lukas deve essere nominato ogni giorno facendomi ritornare in mente i bei momenti. Ma cosa sto sparando? Ero solo ingenua.

Se eri ingenua poco più di una settimana fa, lo sei tutt'ora.

Non tanto da commettere lo stesso errore di abbandonarmi a Lukas, non sta volta.

Scendiamo le scale mentre io cerco di non cadere coi trampoli che ho sui piedi. Sono neri e lucidi con il tacco a spillo, semplicemente stupendi.
Il rumore di un clacson attira la mia attenzione.

"Eccolo la!" Dice giulia sorpassandomi. Sembra che lo voglia conoscere per vedere se è una persona okay, tipico.

Salgo in macchina e mi siedo accanto al guidatore.

"Ehi" sorrido timidamente.

Si avvicina e mi stampa un piccolo bacio in guancia. Ed ecco che di nuovo il peperone vivente si fa rivedere.
 
"Sei bellissima" sussurra.

"Possiamo partire prima che mi venga sto cazzo di diabete a forza di guardarvi?" Una voce fredda acida e scontrosa pronuncia quelle parole dietro alle mie spalle.
Mi volto e noto Lukas in tutta la sua bellezza e arroganza. Quanto lo odio.
Mi rigiro verso Mason per dire parola.

"Non mi avevi detto che con noi c'era anche questo specie di essere..."

"Scusami, non credevo vi conosceste"
Mi fa troppa tenerezza il suo faccino innocuo e semplicemente stupendo.

"Fa niente" forzo un sorriso e mette in moto la macchina.

"Finalmente!" Interviene Lukas riferendosi al fatto che stiamo partendo.

Ma non può stare calmo un attimo? 
"Che rompicoglioni." Dico tra me e me.

"Ti ho sentita" dice dietro di me.

"Sai quanto me ne frega?"

Basta basta e basta non lo sopporto più. Come ho fatto a confidarmi con lui e a invitarlo a casa mia per pranzare? 

Eri depressa ingenua.

Ero.

Anzi lo sono ancora.



Mani fredde e cuori caldi.     ||Cameron Dallas||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora