Mani fredde e cuori caldi. ||Cameron Dallas||

capitolo 23'

Mason è andato a casa dopo cena. Mi ha tenuto compagnia fino alle 8 poi e dovuto andare perché sua madre aveva bisogno di lui.
Giulia invece non mi ha ancora parlato di quella cosa importante mentre Amanda non la sento da giorni, quella ragazza è molto strana e distaccata ultimamente.
Magari se la chiamo mi dice cos'ha che non va.

Digito il suo contatto e partono gli squilli. Dopo 6 lunghi squilli risponde.

"Jess" la sua voce sembra triste e sorpresa.

"Amanda? Tutto bene? Perché ultimamente ti vedo un po' strana e credo che tu abbia qualcosa che ci nascondi"
sono stata troppo diretta.

Decisamente.

"Io... è solo che è successo un casino. I miei genitori stanno divorziando.. e ho scoperto.."

No cazzo. Sono una sua grande amica e non le sono stata vicina. Non ne sapevo niente.

"Hai scoperto?" La incoraggio.

"Che mia sorella ha... No Jess non ci riesco, scusami. Ti voglio bene, notte" nella sua voce posso sentire dei singhiozzi dovuti a lacrime.
Che sua sorella cosa? Sono in ansia estrema. Sua sorella ha 7 anni e si chiama Annabelle, è una ragazzina solare e stupenda.
Il campanello suona e mi distrae da tutte le cose possibili successe a sua sorella.
Chi può essere alle 9 di sera?
Afferrò la maniglia della porta di casa e la apro lentamente.

"Lukas che ci fai quì?"
Cosa ci fa quì?  Sono seria, cosa vuole?

"Posso entrare?"
Può entrare?
Si mongola.
"Entra"

Gli faccio spazio e lo faccio accomodare in salotto, sul divano.

"Volevo sapere come stavi dopo quello che è successo.."
Che tenero, ma una cosa non mi è chiara; non dovevo lasciarlo perdere? Okay ho capito che mi ha salvato la vita e gliene sono grata ma comunque non capisco.

"Si sto abbastanza bene, apparte il fatto che zoppico e che ho male al fianco, tutto bene."

Il suo sguardo si intenerisce e va a finire sulle sue labbra.

"Volevo anche scusarmi per come mi sono comportato oggi a scuola..." abbassa lo sguardo e si passa una mano tra i capelli. È imbarazzato.

"Ah ehm.." non so cosa dire. Questo ragazzo ha messo tutto l'orgoglio in un bidone e in lui si è fatto spazio la gentilezza.

"Tranquilla, non mi aspetto che mi perdoni, ci tenevo solo a dirtelo."
Cosa posso fare? Cacciarlo oppure perdonarlo e guardare un film? No, guardare un film è troppo sdolcinato e poi io ho il ragazzo.

"Perdonato.." inizialmente esito a dirlo ma poi la parola scivola da sola.

"Guardiamo un film amica?" Sottolinea la parola amica. Giusto, ora siamo amici. Bene così no?

Un film?

"Divergent!" Urlo emozionata.

Sbuffa sonoramente e annuisce.

Stiamo guardando il film da più di due ore e tra poco dovrebbe finire, questo film dura un eternità. Siamo accucciati sul divano io sopra di lui distesa lateralmente con la testa appoggiata sul suo petto muscoloso. Lui invece ha il mento appoggiato sul mio capo e penso che il profumo di miele dei miei capelli gli stia soffocando le narici.
Chiudo gli occhi e mi volto tenendo il naso appoggiato al suo petto e tenendolo stretto avvolgendolo con le mie gambe sulle sue, una sopra e una sotto. Prendo sonno e cado in una perenne dormita.

"Jess"

Una mano traccia i contorni del mio volto in modo delicato provocandomi mille brividi.

"Jess" mi richiama.

Apro gli occhi e la mia posizione è cambiata, sono sopra di lui distesa come una salsiccia con la faccia poggiata nell'incavo del suo collo.

"Mhm" mugulo.

"Il film è appena finito, dovresti andare a dormire e io dovrei andare a casa.." dice assonnato

"Resta" dico d'un tratto.
L'ho detto? Si l'ho detto.

"Okay però alzati" avvolgo le mie gambe attorno alla sua vita e le braccia attorno al suo collo.

"Ora ti puoi alzare" dico divertita.
Si alza e io rimango attaccata a lui in groppa da davanti come una zecca. Posa le sue mani poco sotto il mio sedere per tenermi meglio. Sto avvampando.

Mi posa sul mio letto e va in bagno.   Vado verso il mio armadio e prendo il mio pigiama con gli unicorni. Si, esattamente gli unicorni. Posso sembrare pazza ma non lo sono.
Di colpo esce Lukas dal mio bagno con un asciugamano legato in vita e i capelli tutti bagnati con ancora le goccioline di acqua che attraversano il suo perfetto viso.
Dai suoi pettorali scendono altre goccioline che vanno fino agli addominali e alla V che porta alle parti basse che sono coperte da quel misero asciugamano rosso.
È perfetto.

"Con cosa posso lavarmi i denti?"

"Eh.. ci d-dovrebbe essere u-no spazz-olino nel cassetto sotto al l-lalvandino..." balbetto diventando una ciliegia vivente.

Ridacchia ed entra di nuovo in bagno.
Dovrei lavarmi anch'io i denti... Le mie gambe si stanno muovendo da sole verso il bagno. Oh no. Sono davanti a lui e non so cosa dire.
Prendo il mio spazzolino, ci verso del dentifricio e inizio a lavarmi i denti.

"Sei buffa" dice di punto in bianco.

"Perché?" Cerco a parlare con lo spazzolino in bocca ma sembra impossibile. Pazienza, avrà capito.

Non risponde e finisco di lavarmi i denti. Mi butto sul letto e accanto a me si butta anche Lukas che mi fa fare un piccolo saltino per via del suo peso.
Siamo stesi uno di fianco all'altro che ci stiamo guardando dritti negli occhi. Mi posso sciogliere a momenti. Si avvicina lentamente a me rimandando ad un palmo di distanza. Mi sta fissando insistentemente le labbra. Si avvicina e quasi elimina la distanza ma invece che un bacio sulle labbra me ne stampa uno piccolo sulla punta del naso. Perché non mi ha baciata? Ma che dico? Io ho Mason.

"Buonanotte piccola" dice ancora vicinissimo a me. Spengo la luce e mi butto sotto le coperte, sono ancora traumatizzata dal suo 'piccola'.
Il mio cellulare fischietta in segno di messaggio.

Da: Amanda
"Mia sorella ha Il C.T."

Non può essere. Non a lei, è piccola e ha davanti a se una vita intera. Non si merita questo. Scoppio a piangere e Lukas accende di colpo la luce.

"Cos'è successo?" Chiede preoccupato asciugandomi le lacrime con i pollici.

"La sorellina di amnada ha il cancro  terminale."