Capitolo 15

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"Ehm Jess... Non è che potresti darmi del ghiaccio per l'occhio?"

Quasi dimenticavo di averlo colpito ripetutamente con uno sgabello e con una mazza da baseball.

"Si ehm adesso te lo prendo stai seduto lì"

Apro il freezer e tiro fuori il ghiaccio per le ferite e lo avvolgo in un panno per far si che non sia troppo freddo. Mi avvicino lentamente al suo occhio e glielo poggio come faceva mia madre con me. Lei era sempre disponibile, se mi facevo male tornava subito a casa dal lavoro per medicarmi e se non c'era cibo in casa andava da McDonald e mi portava le alette di pollo, se non capivo qualcosa dei compiti che mi assesgnavano e lei era via mi chiamava per spiegarmi tutto. Lei era semplicemente perfetta. C'era sempre per me, e penso che sia stata la persona che mi ha dimostrato più affetto in tutta la mia vita.

"Jess stai premendo un po' troppo sull'occhio..."

Giusto, stavo medicando Lukas.
Alleggerisco la pressione sull'occhio senza nemmeno rispondere o guardarlo, ma solo fissando il vuoto.

Non posso ancora pensare a mia madre. Ormai è morta, non c'è più e devo accettare il mio destino.

"Non piangere"

Una voce roca e rilassante mi sveglia dal mio stato in trance.
Non mi ero nemmeno accorta che stavo piangendo. Appoggio il ghiaccio che stavo tenendo poco fa sul tavolo e mi siedo sulla sedia di fronte a lui.

"Io non so cosa mi prenda... è solo che io veramente non riesco ad accettare la morte di mia madre"
Dico piangendo.

"Vieni quì"
Mi fa segno di sedersi sulle sue gambe. Mi alzo e mi avvicino sedendomi sulle sue gambe muscolose e appoggiando la testa sul incavo del suo collo. Credo che tornerà a casa con la maglietta fradicia di lacrime dovute alla tristezza.

"Grazie per esserci."
La frase mi sorge spontanea ma avevo bisogno di qualcuno che ci fosse per me in questo momento.

"Ci sarò sempre per te, non dimenticartelo. Gli amici fanno così no?"

Alzo lo sguardo per guardare i suoi lineamenti perfetti. Mi avvicino sempre di più e le nostre labbra ora si completano. Il bacio si fa più pesante come i nostri respiri e credo che non ci sia modo migliore per dimenticare. Ho mille farfalle nello stomaco e penso che sia per l'emozione. Però devo ricordarmi di Mason. C'è anche lui.
Mi stacco delicatamente dal bacio e lo fisso negli occhi. Sono stupendi. Vanno dal verde ad un nocciola chiaro, e all'interno sembra ci sia una texture che tratteggia quell'iride stupenda.

"Questo è quello che fanno gli amici?"
Domanda Lukas.

"Ehm beh ecco... Mi avresti respinta!" arrossisco di brutto e butto la mia faccia sull'incavo del suo collo per non farmi vedere.

Lukas inizia a ridere come uno scemo.

Mi è venuto di spontanea volontà. Io non volevo baciarlo... cioè almeno io non lo so. Io non provo niente per lui.
Alzo lo sguardo e inizio a dettare la prima ed unica regola.

"Se vogliamo essere amici allora niente più baci. Mai più."

Ridacchia. Cosa c'è di tanto divertente?

"Cos'hai da ridere?" Chiedo infastidita.

"Niente è solo che staremo a vedere. Dipende da te non da me."

Adesso che ci penso non ha torto. Beh ma comumque il mio orgoglio mi costringe a non ammetterlo.

"Non mi interessa di chi è la colpa, noi dobbiamo solo e soltanto essere amici."

Annuisce serio.

Il mio cellulare fischietta. Segno di un messaggio.

Da: Mason
"Ehi, tutto bene? Ieri sera non eri messa così bene."

Rispondo subito:
"Buondì! Comunque si sto bene, ho solo un po' di mal di testa ma niente di grave ;) "

"Chi era?" Domanda incuriosito Lukas.

"Geloso?" Ridacchio.

"No" risponde secco.

"Comunque era Mason."

Abbassa lo sguardo fissando il per terra. Cosa gli prende?

Il mio cellulare fischietta nuovamente.

Da: Mason
"Domani sera ti va di uscire? Ti porterei in un posto carino :) "

Cosa rispondo ora? Si o no?
Beh direi di sì, lui é Mason ed è dolcissimo in tutto e per tutto.

Rispondo:
"Va benissimo, grazie dell'invito!"

"Okay allora domani ti passo a prendere per le 7, vestiti elegante!"

Evvai! Ho un appuntamento, penso di essere felicissima.

"Come mai tutta questa gioia?"
Chiede quello su cui sono seduta sopra.

"Beh domani sera ho un appuntamento con Mason" dico strafottente.

Sta serrando la mascella, segno non buono.

"Ti potresti alzare da sopra di me? Dovrei andare a casa."
Il suo tono è velenoso.
Cos'ho fatto ora?
Mi alzo confusa.

"Perché?" Chiedo sempre più confusa.

"Perché sono cazzi miei. Ci si vede Jess"

Non posso controbattere, ormai è già uscito da casa mia. Cosa gli è preso? Io ho solo detto di avere un appuntamento con Mason... niente di più.

È geloso zucca vuota.

Lui? Geloso di me? Ma per carità di Dio. È l'ultima cosa possibile. Lui ha le sue puttanelle, io ho Mason. Cosa c'è di tanto strano?

Come vuoi, ma io ti avevo avvertita.

Chiamo subito Giulia per dirle ciò che è successo e rimane sconvolta.
"Quindi tu vorresti dirmi che è geloso di Mason?"

Ancora con questa storia?

"Non è geloso! Ma non so cosa gli sia preso... eravamo amici da 15 minuti."

"Bell'amicizia allora!" Ironizza.

"Giuli io vado che devo andare a studiare che domani abbiamo verifica."

"Verifica! Cosa? Io vado ciao ciao!"

Mi sbatte il cellulare in faccia. Ma che modi sono?

Vado in stanza a prendere il libro di storia e inizio a studiare questi lunghi capitoli. Che palle.

Nota autrice:

Ringrazio le poche persone che stanno andando avanti con la storia! Aumentate sempre di più e spero che un giorno possa essere una storia che leggeranno in molti. Volevo solo informarvi che arriverò fino a 70-80 capitoli minimo! Farò anche il sequel! Ho un sacco di idee!
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Baci ❤

Mani fredde e cuori caldi.     ||Cameron Dallas||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora