capitolo 13

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Siamo a questa misera festa da 2 ore e tutti stanno bevendo o ballando. Io compresa, ho bevuto parecchio e credo di poter fare una cavolata da un momento all'altro.

"Andiamo dentro che giocano ad obbligo o verità!" Urla la mia amica vicino al mio orecchio per via del volume troppo forte.
Io sinceramente non sopporto obbligo o verità, è un gioco stupido e poi io mento sempre.

"Okay andiamo" rispondo.

Ci avviamo dentro al salotto e ora la musica funge solo da un sottofondo rilassante.
Ci sediamo su dei divanetti intorno al tavolino in vetro su cui sopra c'è un bottiglia in vetro. Mitico no?

"Ragazzi possiamo giocare anche noi?" Domanda Giulia.

Seduti sui divanetti ci sono Mason, Davide, Connor, due tizi che non so chi siano e tre ragazze. Sembrano delle puttane ma vabbeh.

"Certo, e lo chiedete pure?"
Risponde Davide sorridendo.

Mi siedo sul divanetto dietro di me e sento qualcosa di duro. Mi volto e noto lo sguardo di Lukas puntato su di me. Mi sono seduta su di lui, grazie alcool! Mi fai schifo. Mi alzo di scatto e vado a sedermi accanto a Mason che mi ha fatto segno con la mano di andarmi a sedere lì.

"Guarda dove ti siedi ebete!" Sputa acido lukas.

"Sai com'è, io non è che vado a guardare dove si siedono le merde"
Dico altrettanto acida.

"Uhhhhh" dicono tutti in coro. Lukas non dice più niente, l'ho spento.
Sono una genia delle battute, spengo sempre tutti e nessuno ha mai spento me.

"Dai ricominciamo" dice il tizio che non conosco, quello dai capelli marroni e gli occhi azzurri. Molto carino ma non il mio tipo.

Iniziano a girare la bottiglia e per fortuna non è ancora arrivata su di me, non ho intenzione di giocare anche se sono obbligata, poi nel frattempo che la bottiglia non arrivava da me continuavo a bere alcool quindi sono leggermente ubriaca.

Leggermente?

"Jess tocca a te" dice una delle due puttane guardandomi, mi sta squadrando.

"Obbligo o verità?"

Se scelgo verità potrebbero chiedermi cose a cui non voglio minimamente rispondere.

"Obbligo"

Quella ragazza mi fa paura. Ha un sorriso malizioso stampato in faccia. Oh oh.

"Ehm cambio!" Dico prima che possa obbligarmi.

"Non si torna indietro! Allora... devi fare un succhiotto a..."

Niente di che, solo un succhiotto neanche fosse baciare qualcuno.

"A Lukas"

"Che?!" Urliamo entrambi allo stesso momento.

"Dai su"

Mason si irrigidisce subito stringendo i pugni e serrando la mascella. Lo guardo in segno di approvazione e il suo sguardo è cupo, senza emozioni.

Mi avvicino al collo di Lukas.

"Siediti a cavalcioni"

Sbuffo e faccio ciò che mi ha detto, ma dico, cosa vuole da me sta ragazza.

Inizio a succhiare in un punto del collo fino a lasciarli una macchia violacea.

"Fatto" dico scocciata.

"Era ora" si lamenta Lukas.

"Perfetto!" Dice la bionda applaudendo.

"Certo. Io me ne vado"
Oh no. Mason. Io non volevo era solo un obbligo.

"Mason aspetta!" Urlo, ma lui e già uscito da questo posto infernale. Cazzo.

Lo rincorro e lo cerco tra la folla. Vado avanti e indietro per il giardino senza trovarlo. Perché?
Dopo altri 10 minuti lo ritrovo seduto sugli scalini davanti alla porta di casa.

"Mason" sussurro.

Mi dispiace un sacco per lui, io non so nemmeno perché l'ho fatto.. è l'alcool che mi da alla testa.

Si gira guardandomi con aria triste e incazzata allo stesso momento.

"Che vuoi Jess?" Dice in tono duro.

"Io non volevo, non so perché ho accettato l'obbligo. È solo che l'alcool mi da alla testa... scusami tanto, non succederà più."

Ci tengo a lui, anche se lo conosco da poco, ma penso che possa nascere qualcosa tra noi. Spero.

"Okay, è solo che ci conosciamo da poco Jess, e io so già che sei una persona importante per me.
Dai ora torniamo dentro e finiamo il gioco!"

"Okay" gli stampo un bacio in guancia e entriamo.

"Lukas obbligo o verità?"
Chiede un tipo che non ho mai visto prima. Ha i cappelli neri e gli occhi azzurri ghiaccio.

" verità " risponde Lukas.

"Okay, allora perché mi hai tirato un pugno in discoteca l'altra giorno quando Jess, penso sia giusto il nome, mi ha baciato?" Chiede.

Ma io quando mai l'ho baciato?

"Scusatemi un attimo, ma io non ricordo" dico perplessa.
Sto andando nel panico e si può notare dal mio colorito.

"Jess, lui è Jacopo quello che hai baciato in discoteca, non ti ricordi perché eri ubriaca" dice Lukas con tutta la sua calma.

"Bene amico, ora che si ricorda, perché mi hai tirato un pugno dritto in faccia? E dovresti essere felice che non te l'ho ridato indietro solo perché sei mio amico."

"Così, mi andava. Andiamo avanti"
Quindi da quello che ho capito, se a lui va di tirare un pugno a qualcuno lo fa?

Stupida ubriaca. Era geloso ebete.

Ma cosa sparì!

"Quì qualcuno è gelosooo" eslama la ragazza dai capelli biondo finto.

"Cloe chiudi quella boccaccia che ti ritrovi."

Scoppio a ridere come una deficiente quando pronuncia quel nome. Mi fa ridere da morire è orrendo!

Tesoro l'alcool ti da alla testa.

Shh.

"Cos'hai da ridere?" Chiede la biondina finta.

"Il tuo nome è orrendo!" Scoppio di nuovo a ridere. E se non sbaglio ho visto Lukas fare un respiro di sollievo. Credeva mi mettessi a ridere perché è geloso? Ma per carità, poi non ci credo nemmeno.

Prendo la bottiglia di birra che c'è sul tavolo e inizio a bere. Giulia mi sta guardando male come per dire di smettere ma non mi va.

"..Jess, non hai bevuto troppo?"
Mi domanda Mason.

"Cosa diciii!" Grido, sembrò una pazza.

"Jess, è ora di andare a casa"

"Ma Mason! Io voglio stare quì." Metto il broncio come una bimba piccola.

"La portò io." La voce di Lukas è profonda e dura.

"Siii" esclamo alla sua affermazione. L'alcool mi da alla testa, poco ma sicuro. Non posso aver detto si.

"Mason prestami la macchina, la porto a casa io" dice Lukas a Mason.

"Okay, la macchina me la dai domani. E non fare cazzate amico"

Annuisce e mi trascina via per un polso ma cado a terra. Non riesco a reggermi in piedi, troppi drink.

Scoppio a ridere mentre sono ancora per terra quando due mani mi afferrano. Mi ha presa a mo di sposa, divertente!

"Non dovevi bere così tanto." Mi rimprovera Lukas ma io riesco solo a ridere.

Mi appoggia sul sedile del passeggero legandomi la cintura. Lo attirò verso di me tirandolo per la maglietta.
Avvicino lentamente le mie labbra alle sue per farle combaciare.

Mani fredde e cuori caldi.     ||Cameron Dallas||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora