Sono nel bagno dei maschi. Jess, trova una soluzione. Okay allora; aspetto fino al suono della campana oppure esco di corsa senza farmi vedere?
Sento la porta del bagno sbattere. Qualcuno é entrato in tutta fretta e furia."Porca puttana vieni qua!" Sento urlare da qualcuno. La voce mi è famigliare, ma è piena di rabbia che la rende irriconoscibile. Sento qualcuno che cade atterra e geme dal dolore, credo.
"Lukas! Basta!" Un'altra voce si aggiunge al miscuglio. Questa è di Davide, ne sono sicura. Non so cosa stia facendo Lukas ma ho paura.
"É tutta colpa tua! Pezzo di merda!"
Urla Lukas, credo."Lukas smettila! Guarda come lo stai riducendo!"
Cosa faccio? Esco dal bagno?
Stai ferma e aspetta che se ne vadano.
Le mie gambe si stanno già muovendo verso la porta del bagno. Esco dalla cabina e vedo steso atterra un ragazzo mai visto prima con la faccia insanguinata. Lukas invece è accucciato per terra con la testa fra le ginocchia. Appena Davide mi vede esce di corsa abbassando lo sguardo. Non sto capendo niente.
"Luk..." sussurro a malapena.
Alza di poco lo sguardo. Non ci posso credere, sta piangendo. Si alza di scatto e viene verso di me. Il tipo atterra é ancora senza sensi. Ho paura di quello che possa fare."Il punto è che avevo giurato di non affezzionarmi, invece ci ho perso la testa. Odiami per tutto Jess, odiami." Sta piangendo a dirotto. Non so che fare, sono immobilizzata. Perché sta piangendo? E perché lo devo odiare?
"Lukas, io non sto capendo niente..." bisbiglio.
"Tu non devi capire. Giuro che non è passato giorno, che non ti abbia dedicato un pensiero, da quando ti conosco."
Detto questo tira un calcio sugli stinchi al tipo atterra ed esce dal bagno. Secondo me é morto il tipo disteso. Esco dal bagno anch'io di seguito a Lukas e tutti gli sguardi sono puntati su di me.
"Fa la puttana pure nel bagno dei maschi" dice una tipa. Crede che non l'abbia sentita? Ora sarò io a farmi sentire.
"puttana lo dici a tua madre!" Prendo forza e tiro un pugno in pancia alla ragazza. Si piega in due dal dolore urlando.
La lasciò perdere e vado a recuperare Lukas. Devo sapere cosa c'è, devo sapere cosa non va. Corro per il corridoio della scuola e non riesco a trovarlo. Vado al piano di sopra e ancora non lo trovo. Passo in classe per classe, in ogni bagno e in ogni aula possibile. Vado al terzo piano e ricontrollo di nuovo ovunque. Lo chiamo urlando il suo nome ma ricevo solo dei lamenti dai professori che stanno facendo lezione. Corro al quarto piano, nonché tetto. Mi riaffiorano mille ricordi per la testa, devo scaricarli via. Arrivo sul tetto della scuola e in lontananza lo vedo lì, appoggiato sulla ringhiera che si fuma una sigaretta osservando il paesaggio. Faccio passi lenti e silenziosi. Non voglio che si spaventi. Arrivo dietro di lui e gli sfioro la spalla."Lukas" sussurro.
"Chi sei?"
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Mani fredde e cuori caldi. ||Cameron Dallas||
ChickLitSiamo adolescenti. Volevo il messaggio della buonanotte, il messaggio del buongiorno. Volevo gli abbracci improvvisi. I baci di notte nei vicoli. Volevo le risate fino alle lacrime. Volevo l'alcool e le sigarette. Volevo le scritte sotto casa. Volev...