capitolo 35

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Non capisco perché Lukas debba sempre rovinare le cose divertenti, se io sto bene in questo locale che mi lasci per sempre qui.

"Jess!" Urla incazzato.

Sono ancora nel bagno del locale e mi sono rinchiusa in uno dei tanti cessi. Voglio stare quì, senza che lui mi disturbi o comandi.

"Guarda che se non esci butto giù la porta."
Non rispondo neanche. Figuriamoci se spacca la porta di una discoteca, e poi Lukas? Lukas è tutta pappa e niente muscoli.
Sobbalzo non appena la porta che ci separava cade sulle mie gambe. L'ha spaccata seriamente. Allora sotto alla pappa c'è forza!

Ma cosa stai sparando. Ti ricordi vero i muscoli di Lukas?

Non ricordo una beata minchia.

Inizio a gridare per divertimento, dopo 10 tentavi da parte di luk falliti per farmi stare zitta mi prende a sacco di patate sulla spalla destra. Uff.

"ora andiamo a casa"
Sbuffo sonoramente e mi addormento sulla sua schiena ridendo mentre tutto il sangue mi va al cervello. Esce dall'edificio e mi carica sulla sua Range Rover bordeaux. Mi stende nei sedili dietro e mi addormento nuovamente come se fosse il mio letto.

Mi sveglio di sobbalzo. Ho fatto un incubo, sono sudata e bollente. Il cuore va a mille. Non poteva tornarmi in mente la morte di Amanda. È stato bruttissimo essermelo dovuto vivere una seconda volta.  Aspetta, dove sono? Mi volto lentamente e vedo Lukas dormire beatamente sul mio stesso letto. Non è la mia camera, non ho le pareti nere e bianche. È monotona e apatica questa stanza.
"Lukas" mugulo con ancora la voce assonnata.

"Lukas!" Dico nuovamente.

"Dormi Jess."
Che palle che é. Non so perché sono qui, perché sono con lui e soprattutto dove sono. Il campanello inizia a suonare insistemente.

"Vai tu Jess.." dice mugulando. Non è nemmeno casa mia e devo andare ad aprire io? Fan culo.
Percorro le scale e arrivo davanti alla porta d'ingresso. Prendo un bel respiro e spalanco la porta.

"Lu... Jess?" No. No. No. Non può essere.

"Mason.." ora non tornerà più da me, mai più.

"Non credevo fossi disperata fino a questo punto. Addio Jessica."
Sbatte la porta e se ne va.  Scoppio a piangere e struscio la schiena sulla porta accucciandomi per terra. La cosa che mi fa più infuriare é che mi abbia chiamata Jessica. Io mi chiamo Jess, nel passaporto e carta d'identità e qualsiasi cosa c'è scritto 'Jess Smith'. Lui lo sa benissimo.

"Jess cos'è successo?" Alzo lo sguardo e noto quei bellissimi occhi profondi che mi squadrano da testa a piedi. Inizio a piangere e butto la testa tra le ginocchia. Non può essere vero, perché dovevo proprio perdere Mason? Lui che mi è sempre stato accanto. Deve sapere come veramente é andata. Deve sapere che io amo lui.

"Se mi dici cos'è successo magari ti posso risollevare il morale..."  poggia l'indice e il pollice sul mio mento e mi alza lo sguardo.
"Ah Dio. Non riesco a vederti in queste condizioni... Non lo meriti." Mi asciuga le lacrime con le sue lunghe dita.

"Mason, era Mason alla porta."

"...ah" posa gli occhi sulla mia mano piena di quei 'vecchi' tagli.
Si siede accanto a me e io sprofondo con la testa nel incavo del suo collo. Gli sto bagnando la maglietta ma poco m'interessa.
Mi stampa un bacio in fronte per poi percorrere con una lunga scia di baci caldi e umidi fino alla mascella. È peggio di una tortura cinese. La voglia di saltarli addosso aumenta sempre di più.  Arriva all'angolo della bocca e mi lascia un'altro piccolo bacio per poi arrivare alle labbra. Ed ecco che le sue labbra sono ancora sulle mie. Si stacca ed io lo fisso interrogativa. Perché ha smesso. Lo osservo dritto negli occhi e poi decido di fiondarmi sulle sue labbra. Ho bisogno di lui. Mi è mancato, nonostante io ami Mason mi sono mancati i baci di Lukas.  Il bacio è molto passionale e non ho intenzione di staccarmi. Lo voglio, lo voglio troppo. Avvolgo le gambe attorno alla sua vita e Poggio le mani dietro al suo collo. Gli tiro leggermente i capelli facendolo gemere. Si alza con le mie gambe avvolte ancora attorno alla sua vita. Sono presa da questo bacio, da lui. Apre la porta di una camera e si distende sul letto. Siamo vicinissimi. Non c'è distanza tra di noi.  Mi levo la maglietta in un batterbaleno e mi fiondo ancora sulle sue labbra. Ora che ci penso quella maglietta non era nemmeno mia, penso fosse di Luk. Anzi è sua, si riconosce dal profumo.

"Jess!" Mi richiama Lukas. Si è staccato bruscamente dal bacio allontandomi dalle spalle. Cazzo é vero, ora sto seriamente tradendo Mason. 

"Io... scusami" balbetto. Non posso continuare così. Ci sarà uno di questi giorni in cui sorriderò e sarò felice?

Scusate il notevole ritardo. Non capiterà più. Promesso❤

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Mani fredde e cuori caldi.     ||Cameron Dallas||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora