capitolo 18

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Sono incazzata nera con Lukas. Cos'ha contro Mason? È pure suo amico. E poi per quel che mi riguarda io esco con chi voglio... se vuole che entrambi siamo amici allora deve fare tutto lui perché io mi rifiuto di allargare un amicizia con una persona del genere.

Però avresti voluto baciarlo...

Si ma solo perché quelle labbra erano lì che mi chiamavano. Non provo niente per lui, solo odio.

"Jess, sei arrabbiata?"
Si esattamente, sono in macchina con Lukas perché mi sta portando a casa, è straziante.

"No, sono incazzata nera."
E c'è differenza.

"Stavo solo scherzando... solo che io conosco Mason meglio di te e non è tutto questo fascino"

Mi sta prendendo in giro?

"Allora intanto Mason è il ragazzo perfetto, lui è gentile a differenza tua e ultimo lui non è te."

Ah bene.

"Vabbeh, te lo farò capire col tempo che io sono meglio."

Cosa vorrebbe dire? Che gli piaccio?

"Cosa vorresti dire?" Chiedo sorpresa.

"Che rompipalle. Amica, siamo arrivati scendi"

Lo scoprirò, tanto poi tutto viene a galla.

"Grazie, per questo 'pomeriggio' "

Mimo le virgolette su pomeriggio.

Si avvicina e mi stampa un bacio in guancia.

Sto avvampando. Ho le farfalle in pancia e sto arrossendo.

"È solo un bacio in guancia tesoro, vedi?"

È il solito. Gli faccio il dito medio e scendo dall'auto entrando in casa.

Tra mezz'ora arriva Mason ed ho pochissimo tempo per prepararmi.

Corro in bagno e inizio a truccarmi con un ombretto color pesca sbiadito poi sopra l'eye-liner e Mascara, infine un rossetto rosso accesso. Pilastro i capelli e mi infilo il vestito che mi ha consigliato Giulia, quello color pesca lungo dietro e corto davanti con i miei amati tacchi 12 con le borchie.

Esco di casa e aspetto nel vialetto che arrivi.
Dopo 3 minuti contati arriva con la sua Bmw x5 nera. Molto carina, adatta a lui. Salgo e lo saluto con un bacio in guancia.

"Jess io sono senza parole... sei bellissima."
Arrossisco come non mai e abbasso lo sguardo.
"Grazie, anche tu non stai male in giacca e cravatta.."
Perché devo dire queste cose? Sono stupida. Si lo sono.

"Dove mi porti?" Dico per rompere io ghiaccio.

"In un ristorante in spiaggia, 'rossa aragosta', hai presente?"

Rossa aragosta? In quel ristorante ci vanno i vip. Le persone famose e costa un occhio della testa.

"Si ehm ho presente" balbetto.

"C'è qualcosa che non va? Mi sembri strana..."

Ecco, l'ha notato. Possibile che devo far notare tutto di me? Sono un libro aperto oppure un libro che ha la copertina su cui ci sono un sacco di spoiler.

"Si, in effetti si. Quel ristorante è carissimo e io non vorr..."

Mi interrompe con la sua risata. È stupenda e spontanea.

"Il proprietario è mio padre, offre casa mia"

Ho la mascella che mi cade atterra. Lui? Mason? Ma allora è ricco come un... no cosa dico, è miliardario. Sono sconvolta.

"Ddici s-sul serio?" Blatero.

"Si, e se ti va puoi conoscere mio padre, è un bel tipo" ridacchia.

Potrei conoscerlo, tanto è Mason. È semplicemente fantastico, mi fa sentir bene e libera. Non ho sorrisi forzati che mi fanno venir male alle guancie, sono la vera me. Io ci tengo a lui, è stato l'unico ragazzo ad essersi comportato bene con me fin da subito senza molti problemi, ci tengo troppo a lui.

"Sarei felicissima!" Esclamò.

"Okay, allora stasera dopo cena te li faccio conoscere, mia madre è a casa quindi la conoscerai un altro giorno... sempre se ti va"
Sembra preoccupato per quello che ha appena detto, ovvio che la voglio conoscere.

"E me lo chiedi pure? Mason io ne sarei felicissima."

E dico sul serio.
Mi appoggia una mano sulla coscia scoperta e mi mostra il suo sorriso a 32 denti continuando a guidare.
Guardo fuori dal finestrino per non mostrare il mio rossore fino a quando non parcheggiamo e arriviamo al ristorante.

È tappezzato di rosso e bianco ovunque e i tavoli sono neri con le sedie bianche ricoperte di stoffa, come centro tavola ci sono delle rose rosse e bianche. I piatti sono bianchi e quadrati con qualche spruzzo di nero sulla ceramica. È perfetto questo posto, specialmente per un appuntamento.

Il cameriere ci ha fatti accomodare in un tavolo un po' appartato con il lume di candela che scalda la serata.

"Allora, ti piace il posto?" Chiede guardandomi negli occhi.

"A me sembra il paradiso incorporato in un edificio, non potevi scegliere posto migliore. Grazie di tutto Mason, sei stato davvero gentile a portarmi quì"

Gne gne gne. Gentile? Ma sentiti.

Il cameriere ci sta portando un sacco di cibo e io per ora ho mangiato solo le patate che erano di contorno per l'aragosta e l'antipasto di insalata. Sto cercando in tutti i modi di tagliare questo essere marino ma risulta impossibile. Mason mi sta guardando divertito.

"Dovresti usare le mani, non forchetta e coltello, così "

Mi fa la dimostrazione di come sgusciare quella cosa. Sembra esperto, però così mi sporco tutte la mani.

"Okay ci provo."
Uso la sua stessa tattica e riesco a spolparla. Ottimo Jess, continua così, sembri un assassina ma continua.

Durante la cena Mason mi ha parlato di un po' di tutto, ho insistito per farlo parlare così che lo conoscevo meglio e ho scoperto un paio di cosette. Il suo colore preferito è il verde, ha una sorella che studia all'università poi è nato il 21 novembre... ha un debole per il calcio e per le Bmw e ha avuto 2 ragazze fino ad ora di cui una si chiama Cloe, ha detto che l'ho conosciuta quando ero ubriaca alla festa di Davide e che probabilmente non mi ricordo di lei.
Il resto su Mason so tutto, so com'è fatto e i suoi difetti. Il suo unico e grande difetto é quello di non avere difetti.

"A cosa stai pensando?" Chiede Mason sorridendo.

Stiamo camminando in riva al mare e ha detto che più tardi mi farà conoscere suo padre, ovvero il gestore di quel ristorante di 5 stelle.
"A quanto sei perfetto."

Non posso averlo detto veramente cioè, ho bevuto troppo vino rosso? Può darsi. Se fosse cieco mi starei tirando schiaffi da sola.

"Cioè no ecco...insomma a quanto sei gentile.."
Grazie a Dio è buio e non nota il mio colorito.

"Tranquilla, quì la persona perfetta sei tu."

A queste sue parole mi sciolgo come un cubetto di ghiaccio sotto al sole.

"Sono felice di averti conosciuto." Le parole mi escono spontanee dalla bocca, sono sincera e anche con me stessa.

Si blocca da questa camminata rilassante attirandomi a se.

Vuole baciarmi?

Mani fredde e cuori caldi.     ||Cameron Dallas||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora