6 - la piscina

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La mattina dopo mi svegliati prestissimo per andare a nuotare alla piscina privata dell'albergo. Il sito di fitness che avevo visto la sera prima diceva che era uno degli sport migliori per bruciare calorie. E in più la mattina così presto nessuno sarebbe mai andato in piscina, quindi sarei di sicuro stato solo. Nessuno che mi potesse vedere in costume. Il paradiso.

La struttura era bellissima e molto completa. Aveva vasche di ogni tipo, alcune in una zona più appartata erano perfino munite di con acqua calda e idromassaggi. Il vecchio me ci si sarebbe precipitato subito, magari circondandosi addirittura di persone con le quali chiacchierare. Ma in quel momento non importava,con il mio corpo grasso non potevo permettermi certi sfizi , perciò mi diressi subito alle vasche più lunghe che vidi,mi tuffai, e cominciai a nuotare il più velocemente possibile nell'acqua gelida.

Devi dimagrire! Pensa al tuo grasso! Tutti ti ameranno se fai altre due vasche

Mi gridava la vocina ogni volta che mi fermavo per riprendere fiato. Ed io le davo ascolto perché solo lei mi voleva veramente bene. Solo lei non mentiva mai.

Non so esattamente quante vasche feci prima di fermarmi al bordo completamente distrutto. Per certo più di una cinquantina, con il conto ero arrivato a quarantadue ,ma avevo continuato ancora per parecchi minuti.

"Complimenti! andavi come un treno!"- mi urlò qualcuno. Io sobbalzai e mi guardai attorno.

"Di qua"- disse di nuovo la voce.

Era una ragazza sulla ventina,abbastanza carina e maledettamente magra. Le sue gambe sembravano due fuscelli e la pancia,seppur coperta dal costume, era piattissima. Due ciuffi di capelli mori che erano scappati dalla cuffia le ricadevano sul viso dandole un'aria ribelle. Sollevai la mano in segno di saluto e le sorrisi.
Lei si avvicinò a bordo vasca e -"oh cielo! Ma io ti ho già visto da qualche parte! Per caso hai fatto qualche pubblicità di profumi?"-

Panico -"No,no. Magari assomiglio a qualcuno di quei modelli ricconi"- Sembrava una tipica frase da film ma era l'unico modo per 'salvarmi'. Non potevo svelare la mia identità e far vedere alla ragazza quanto effettivamente grasso fosse il famoso Louis Tomlinson. Poi magari, dopo aver scoperto chi ero, mi avrebbe potuto chiedere una foto e tutto il mondo avrebbe visto quanto grasso ero.

"Probabile...Va beh! Come ti chiami?"-

"Benedict"- inventai -"tu?"- le chiesi, più per cortesia che per curiosità. L'unica domanda intelligente che avrei potuto farle sarebbe stata 'come fai ad essere così magra?' Ma mi sembrava poco opportuno.

"Anne"-mi rispose sicura di sé avvicinandosi fino a mettere i polpacci in acqua. Io mi coprii il corpo a disagio, non volevo rovinarmi l'opportunità di far colpo su una ragazza per quello schifo.

E secondo te riesci a coprire il tuo corpo gigante con solo le braccia?

"Che fai? Hai freddo?"- domandò vedendo i miei movimenti sospetti.

"Un'pó"-

"Comunque. Ero venuta a fare una nuotata, ti fermi con me? Se ti muovi il freddo passa"-

Stavo per accettare quando la vocina intervenne.

Se stai qua e nuoti con lei finirà che diventerà tardi, arriveranno persone che ti riconosceranno, che vedranno quanto grasso sei e che lo scriveranno su ogni social. A quel punto non ti vorrà più nessuno,nemmeno tua madre.

La ascoltai. Ovviamente.

Feci la faccia desolata di chi ha già un impegno e scansai l'invito. Ero stato uno stupito a pensare di accettare.

-

Appena tornato in camera lanciai di sfuggita uno sguardo all'orologio sulla parete per sapere quanto tempo avrei avuto per fare una doccia,rimettermi il pigiama e tornare a letto prima che i ragazzi mi venissero a svegliare.
L'idea mi era venuta nel tragitto verso la stanza: fingere di essersi appena svegliato per scendere tardi nella hall con la scusa di dovermi preparare, e saltare la colazione. Eccezionale. In ogni caso avevo più di un ora quindi potevo fare tutto con calma.
Come da routine andai al bagno, mi spogliai e mi guardai nudo allo specchio. Non era cambiato niente. Nonostante gli sforzi ero sempre il solito grassone stupido. Provai a piegarmi in avanti e mi osservai la schiena per vedere se spuntassero le costole ma nada. Niente assoluto. Solo grasso.

Sospirando decisi di fare qualche addominale prima della doccia. Ogni movimento era importante per perdere peso.

Finito il tutto feci appena in tempo a mettermi il pigiama che qualcuno bussó alla porta.

"Louuis! Muovi il tuo culo grasso e vieni a fare colazione! Dobbiamo prepararci per il concertooo!"- urlò Liam bussando chiassosamente e ridendo. Con lui c'erano anche Zayn e Niall che stavano facendo versi di gente che scopa.

Mi sentii morire. Lo stavano facendo per me di sicuro. Per ricordarmi di quanto casino facessi mentre scopavo. E un più c'era anche Liam che diceva che ero grasso. E lui non mentiva mai. Mai. Mai e fottutamente mai.

"Arrivo"- risposi -"aspettate che mi preparo! Mi sono svegliato adesso! Voi cominciate pure a fare colazione ,io probabilmentemi prenderò qualcosa dopo"- Mentii. Ero accasciato sul pavimento con le mani sul viso. Piangevo.

"Okay Louis! A dopo"- disse Niall sembrando dispiaciuto.

In realtà è felice che non vai con loro. Gli fai solo un favore. Vederti magiare e ingrassare era un supplizio!

Ed io pensai che avesse fottutamente ragione.

E fu lí. Piangente sul pavimento che decisi di comprare una bilancia. Da quel momento mi sarei impegnato sul serio.

My sweet weight//larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora