34- Spazzatura

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Sul tavolino davanti a me c'erano quattro pizze, una a testa visto che Harry non ci sarebbe stato, delle patatine nel sacchetto, salatini vari, snack di pastafrolla e ceddar e del pane affettato.

Sul letto invece, non ancora aperti, erano appoggiati dolcetti alla nutella, alcuni biscotti, cioccolatini di ogni tipo e una torta cofezionata.

Guardai quel cibo schifato per quasi tutto il tempo ed avevo già nascosto sia un pacco di cioccolatini in bagno che due fette di pizza su due che mancavano alla mia porzione nella coperta che avevo appoggiato sulle gambe, quando Liam alzò lo sguardo.

"Non la mangi più la pizza?"- chiese. Lui la sua l'aveva finita da molto ormai e si era già dato da fare con i salatini, esattamente come anche gli altri.

"Si che la mangio"- risposi sicuro, lui alzò le sopracciglia. Per dimostrarglielo afferrai una fetta e me la portai alla bocca. Mi fissò fino a quando non le diedi un morso piccolissimo.

Quelle sono almeno 50 calorie, vacca obesa.

Niall bofinchiò qualcosa, ma Zayn gli tirò una forte gomitata nella pancia.

Parlava male di te. Vedi cosa ottieni a mangiare?

"Cosa 'è Niall?"- mi informai.

"No, nulla di che. Dicevo solo che ultimamente non mangi niente e ho paura. Abbiamo."- disse.

Un silenzio di tomba cadde nella stanza, tutti mi guardarono come se potessi esplodere da un momento all'altro . Ed effettivamente mi sentivo così, ma non potevo darlo a vedere.
La vocina inizò ad insultarmi, a dirmi che mi ero fatto beccare, che ero un incapace.

"Ma non è vero"- ribattei sicuro -"io mangio tantissimo, solo che ultimamente non sono stato molto bene"-

Niall stava per parlare di nuovo ma uno sguardo di Liam lo zittì. Fu Zayn a prendere parola.

"Lou... non hai mangiato nemmeno metà pizza in mezz'ora che ce l'hai davanti"-

"Ma perché scottava"- tentai. Poi non so cosa successe. Milioni di emozioni si mischiarono insieme: il pensiero di Harry con Nick, la paura dell'essere stato scoperto, l'ansia per il tour, Josh che mi doveva scrivere, il mio peso, la tristezza perenne, i tagli. Afferrai di nuovo la mia fetta di pizza e ne mangiai un morso enorme, poi un altro, e un altro ancora.

"Vedete, io mangio"- bofinchiai a bocca piena, e quella confusione mentale continuò. Improvvisame sentivo di dovermi riempire, avevo il bisogno di ingurgitare tutto quello che avevo attorno. In pochissimo finii la pizza, poi afferrai una manciata di salatini e me li lanciai in bocca. Mandai giù in un attimo mentre la pancia iniziava a far male. Non era più abituata al cibo.
Allungai le mani e afferrai il pacchetto di patatine, avrei dimostrato che mangiavo e che stavo bene continuavo a ripetermi. E nel frattempo mi riempivo ed amai quella sensazione di pienezza.
Finii le patatine in pochissimo ma quel bisogno spingeva ancora alla bocca del mio stomaco. Non pensavo ad altro se non a dover assolutamente mangiare, ingoiare, divorare. La pienezza non bastava mai.

Harry è fuori con Nick.

"I dolci non li mangiamo?"- chiesi alzandomi a prenderli, delle vertigini mi costrinsero ad appoggiarmi al letto, ma ci arrivai comunque.

"Si..."- Zayn sembrava a disagio, eppure stavo mangiando, non capii.

Mangia, mangia, mangia ,mangia, mangia, mangia.

Aprii i biscotti e ne mangiai alcuni, poi passai ai cioccolatini, ne portai alla bocca a manciate.

In venti minuti era finito tutto ed io sentivo ancora il bisogno di mangiare.

La pizza che hai nascosto.

Soggnignai poi andai alla coperta e la afferrai con nonchalance -"ragazzi vado un momento in bagno a far pipì"-
Poi partii, senza nemmeno aspettare risposte o cenni di approvazione.

Appena chiuso dentro al bagno afferrai le due fette e me le portai alla bocca insieme forzandole dentro con le dita. Mi alzai che ancora masticavo e presi il pacco di cioccolatini che avevo nascosto poco prima, l'aprii con fretta poi iniziai a spingermi anche quelli in bocca insieme alla pizza. Amaro e dolce stonavano, ma non importava. Ancora, in meno di dieci minuti avevo finito tutto.

Uscii dal bagno affamato, ma tutto era stato mangiato.

Guardai i ragazzi, sembravano a disagio totale, scioccati.

Poi mi resi conto di quello che avevo fatto.

"Eri davvero affamato"- la voce di Liam uscì a scatti e monotona.

"Già, guardiamo un film?"- lo interruppe Zayn con occhi preoccupati cambiando completamente argomento.

Tutti annuirono, io invece rimasi immobile dov'ero. Mi pareva che il mondo si fosse bloccato, non riuscivo a pensare razionalmente.

La vocina era arrabbiatissima, io ero arrabbiatissimo. Sarei diventato ancora più grasso e brutto, non ero riuscito nell'unica cosa che da mesi era rimasta una certezza, l'unica.

Sarei diventato enorme. Obeso. Grasso. Ciccione. Orribile.

"Louis che film vuoi vedere?"- insistette Zayn.

"Non lo so"- risposi automaticamente.

"Grease? È il tuo film preferito"-

"Okay"- mossi un passo verso di loro mentre sentivo le lacrime premere per uscire dagli occhi. Sbattei le palpebre qualche volta per fermarle, ma tutte quelle emozioni erano così implacabili.

Senza aspettare un secondo di più tornai sui miei passi -"I-io vado in bagno,ma voi iniziate"- balbettai, e quasi corsi via stringendo forte il telefono in mano.

Avrei cercato lì cosa fare.

In breve ero su google e stavo già cercando dei 'rimedi', in ancor meno tempo ne trovai uno per perfetto: il vomito.

Subito chiusi a chiave la porta, accesi la musica a volume alto e aprii l'acqua della doccia, poi mi inginocchiai davanti al gabinetto.

I minuti sucessivi furono orribili, le dita tremanti mi graffiavano la gola, le lacrime mi oscuravano la vista, litri di saliva continuavano a risalirmi per l'esofago e cadevano nel gabinetto. Stavo malissimo sia dentro che fuori.

Un improvviso conato mi fece piegare la testa in avanti, ma ancora una volta era solo bava.
Se possibile piansi ancora di più.

Passai lì venti minuti prima che qualcuno bussasse alla porta.

"Oh Louis, tutto okay?"- chiese Zayn.

Sfilai le dita dalla gola per rispondere ma un improvviso conato di saliva mi fece uscire la voce strozzata.
Spensi la musica per parlare meglio e per farlo tranquillizzare che stessi bene, se si fosse preoccupato sarei di sicuro stato scoperto.

"Si, sto facendo la cacca"- mentii ridendo fintamente. La gola fece male.

"Sicuro?"-

"Vuoi annusare?"- lo sfidai.

"No grazie, mi fido"- e appena sentii i suoi passi allontanarsi riaccesi la musica e portai le dita alla gola. Uscì sangue, probabilmente da un graffio più profondo degli altri.

Quella sera non vomitai niente. Era come se il mio corpo si rifiutasse di espellere cibo. Alla fine, dopo quasi trentacinque minuti, fui costretto ad uscire e a raggiungere i miei amici sul divanetto.

Avevo la faccia distrutta, gli occhi rossi e le dita rovinate, ma la luce era spenta e nessuno si accorse di niente.

Avrei fatto esercizio quella sera, dovevo bruciare almeno duemila calorie. Almeno.

Obeso come sei non so se bastano, ma di più non sapresti fare quindi mi accontento. Merda schifosa.

AUGURI HARRY STYLES HAROLD HAZZA AMORE GAIOSO.

NON POSSO CREDERE CHE HA 24 ANNI, ODDIO.

My sweet weight//larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora