18- Family

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Rimanemmo abbracciati ancora qualche minuto, Harry piangeva sommessamente con la testa appoggiata nell'incavo del mio collo. Forse pensava non lo sentissi, poco importava. Tanto stava solo fingendo, a nessuno sarebbe mai importato di uno brutto e grasso come me.

"Mi dispiace Lou"- sussurrò col naso tra i miei capelli. Non capii.

"Per cosa?"-

"Per tutto..."- si staccò da me e mi guardò tristemente -"per tutto questo"-

Per il tuo grasso, e per il fatto che non riesci a migliorare

Rimasi muto trattenendo a stento le lacrime. Non dovevo mostrarmi debole.

"Lou solo ,perché?"- chiese afferrando la mia mano e stringendola forte tra le sue.

"I-io non lo so. Ma t-ti giuro che ce la sto mettendo tutta"-balbettai beandomi del calore delle sue mani.

"È colpa nostra, vero? Ti abbiamo abbandonato tutti quanti, ti abbiamo trattato così di merda...Dio mio non me la perdonerò mai"- Aveva di nuovo gli occhi lucidi.

"N-no Harry va bene, non è colpa v-vostra."- vederlo piangere mi metteva tristezza. Anche se per lui non era più così, rimaneva il mio migliore amico, e odiavo vederlo in quello stato.

"Louis non dire cazzate,ti prego. Solo...quando ti sei fatto quei tagli?"-

Et voilá! Visto?Gli importa solo dei tagli, sei dimagrito così poco che nemmeno se n'è accorto! Dovresti davvero impegnarti di più, obesone!

Concordai, effettivamente ero si migliorato, ma durante quei mesi ero solo passato da obeso a grasso. Era ovvio che Harry non si fosse accorto del fatto che fossi più magro.

"Un pò di tempo f-fa credo, ma non ricordo bene"- mentii. Harry non doveva assolutamente sapere la verità.

Lui alzò lo sguardo nuovamente pieno di lacrime verso il mio viso
-"È stato l'ultimo giorno a Londra, vero? Quando ti ho detto quelle cose orribili in bagno, mio Dio Louis mi dispiace così tanto"-pianse.

Io scossi piano la testa -"No Harry, n-non è stato quel giorno"

"Quando allora? Non c'è stata altra volta in cui ti abbiamo trattato in modo così terr...Oh Dio no. Non ci posso credere,no. No,no,no, oddio. Sono stato così cattivo, così vile, non meriterei nemmeno di starti vicino."- le lacrime caddero sempre più forti lungo le sue guance -"Il giorno dell'intervista, quando non sei venuto. È stato quel giorno, vero?"-

Non risposi, non sarei riuscito a mentirgli, ma il mio silenzio parlò da solo.

"Non ci posso credere"- pianse, avvicinandosi nuovamente a me e abbracciandomi. Non aveva schifo a starmi così vicino?

Si, è solo un buon attore.

"Har tranquillo, va tutto bene. Ora sto meglio, davvero"- mentii -"E poi è successo solo una volta"-

Lui mi strinse più stretto a sé piangendo quasi senza ritegno, e di nuovo mi dissi che lui era il mio migliore amico, che potevo fidarmi, così mi accoccolai tra le sue braccia e mi feci cullare dal suono dei suoi singhiozzi mischiati ai miei. E per la prima volta dopo tanto tempo mi sentii veramente felice ed amato.

"Ti voglio benissimo"- sussurrò sul mio collo facendomi il solletico col suo respiro. E per qualche minuto il tempo sembrò bloccato. La vocina non esisteva, io ero magro e perfetto, Harry era di nuovo il mio migliore amico, avevo una bella voce e milioni di fan che mi amavano.
Ma come tutte le cose belle, anche quella fu destinata a finire.

"Louis, c'è lì Harry con te?"- urlò con astio Zayn attraverso la porta. La realtà mi cadde addosso come una doccia fredda. Subito mi staccai da Harry, cosa diamine avevo fatto?

Gli sei stato appiccicato, gli hai praticamente sbattuto il tuo grasso in faccia, ecco cos'hai fatto, obesone!

Lo guardai terrorizzato-"M-mi dispiace"-

Avrà schifo di te ora.

Lui aprì la bocca, come se stesse per dire qualcosa ma -"Louis mi rispondi, cazzo!"- Zayn urlò di nuovo.

"S-si, e-entra pure"- parlai immediatamente, afferrando i miei vestiti dalla poltrona e dirigendomi subito verso il bagno.
Non potevo permettere che anche Zayn mi vedesse per com'ero davvero.

Stetti in bagno per quella che mi parve un'eternità, aspettando che Zayn ed Harry se ne andassero, ma non ci fu nessun rumore di porta che veniva aperta e poi chiusa, solo dei borbottii sommessi. Alla fine provai ad approfittare di quei minuti per fare esercizio, ma era troppo difficile essere silenzioso, così smisi dopo solo qualche addominale e mi sedetti per terra con le gambe distese.

Tutte scuse, sei solo pigro e non ti va di fare esercizio.

E improvvisamente il click della porta della stanza che finalmemte veniva aperta e chiusa.
Aspettai ancora qualche secondo in ascolto ,poi tirai un leggero sospiro di sollievo, mi alzai e uscii sicuro dal bagno.
Ma appena messo piede fuori me ne pentii. Tutti i ragazzi erano lì, seduti sul mio letto, Harry in mezzo a loro che si soffiava il naso in un fazzoletto di carta.

"Louis, che c'è? Harry e Zayn ci hanno detto di venire qui e che tu ci dovevi parlare"- cominciò Liam guardandomi curioso.
Niall al suo fianco sembrava invece preoccupato, e mi fissava con gli occhi spalancati; Zayn non mi guardò nemmeno, si preoccupava solo di stringere la mano ad Harry, che aveva ancora gli occhi rossi e lucidi.

"I-io non de-devo dire n-nulla"- balbettai stringendomi maggiormente nella mia felpa. Harry mi aveva tradito.
Ma il riccio alzò lo sguardo immediatamente guardandomi con occhi di fuoco. Solo la voce con cui parlò fu gentile.

"Invece si Lou"-

"N-no"-

"Louis, se non lo fai tu, lo faccio io! Lasciati aiutare da noi, per favore"- ribattè. E finalmente anche Zayn posò lo sguardo su di me, sembrava confuso.

"Louis, di cosa sta parlando?"-chiese Liam muovendosi a disagio sul letto.

Non capivo perché Harry la facesse così lunga per quattro taglietti, non era una cosa così grave, c'era gente che faceva anche di peggio.

"Niente"- affermai sicuro, stupendo anche me stesso.

"Lou per favore! Siamo la tua famiglia, anche loro devono sapere!"- insistette Harry.

Non lo fare.

"Devono sapere..."-ripetè.

Gli ci vollero ancora parecchi minuti perché mi arrendessi e, sotto lo sguardo attento di tutti loro, dicessi dei tagli. Non accennai minimamente al peso, se non se n'era accorto Harry allora non l'avrebbero fatto nemmeno loro. Poi magari mi avrebbero obbligato a ricominciare a mangiare, no. Non potevo decisamente parlargliene.

Loro sembrarono scioccati, soprattutto Zayn, a cui dopo pochissimo vennero gli occhi lucidi.

"Mi dev'essere entrato qualcosa nell'occhio"- borbottò.

Alla fine di tutto Niall mi si avvicinò e mi strinse forte a sé.

"Sei un pirla Louis Tomlinson, come hai potuto pensare che ti odiassimo? Sei praticamente nostro fratello"-

Subito dopo si aggiunsero anche gli altri, e persino l'insensibile Zayn.

I mei amici allora mi volevano bene, non mi volevano abbandonare. Sorrisi, potevo fidarmi di loro.

Oppure stavano solo fingendo e dicevano quelle frasi solo perché erani quelle che in genere si dicevano in quelle situazioni.

In ogni caso dovevo continuare a dimagrire, e questa volta ero ancora più motivato. Non potevo farli fare brutta figura stando nella loro band o facendomi vedere in loro compagnia, non potevo fare una cosa così brutta a persone così fantastiche.

Allllora, che ne pensate?
A me sinceramente non soddisfa per niente, ma è l'unica cosa che sono stata in grado di scivere.

In ogni caso, se volete "aggiornamenti" sulla mia vita o su scleri vari riguardo i ragazzi, ho scritto una storia (se si può chiamare così) che si chiama "sfoghi" in cui metterò tutto.

Spero abbiate avuto una bella giornata e ricordarvi che siete perfette!

My sweet weight//larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora