26- Pizza

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Mi ero da poco messo a fare qualche addominale quando il cellulare vibrò sul letto. Completai la serie che mi ero imposto e gattonai ansimante verso di esso, i tagli pulsavano in un modo insopportabile, ma non potevo non allenarmi.
Con mani tremanti afferrai il telefono, avevo paura di leggere ciò che mi era stato scritto. E se mi avesse solo preso in giro dandomi il suo numero? E se fosse stato incazzato perché gli avevo scritto giorni dopo?
Presi un grosso respiro e sbloccai il cellulare, era solo Niall sul gruppo Whatsapp di noi cinque, chiedeva quando il tour avrebbe ripreso. Ne avevamo parlato all'ultima riunione ma lui era stato troppo preoccupato a scrollare instagram per porre attenzione.
Subito digitai la risposta, ma la cancellai appena finito di scriverla, le persone secchie stanno antipatiche a tutti, mi accontantai di lanciare il cellulare sul letto e continuare con l'allenamento.
Il cellulare vibrò un'altra volta, ma era solo Zayn che diceva che era insicuro tra il quindici o il venti di maggio, sbuffai una seconda volta, sia perché la risposta la sapevo, sia perché non era Josh.
A quel punto se non mi aveva ancora scritto era sicuramente perché o gli facevo schifo o era arrabbiato, magari entrambi.

La speranza però non era ancora morta così iniziai a fare degli esercizi per le gambe mettendoci dentro l'anima, nel caso mi avesse risposto e ci fossimo poi incontrati almeno non l'avrei spaventato col mio grasso.
Ma lui non rispose, gli unici che si scrissero per ore furono i ragazzi che si misero a parlare di come la terribile organizzazione del tour da parte dei manager ci avesse bloccato per quasi due mesi durante i quali loro avevano dovuto ridatare tutte le tappe, ridare i soldi a chi aveva comprato i biglietti, pubblicizzare il tutto e rimettere i biglietti sul mercato.
Due mesi nei quali io e Harry avevamo felicememte comprato casa e vi ci eravamo ufficialmente trasferiti. Fortunatamente i tabloid non ne erano venuti a conoscenza.

Verso mezzogiorno, appena finita la doccia, Harry mi chiamò dicendomi che aveva preparato da mangiare, mi sembrava di vedere in lui mia madre a volte.

Appena entrato in cucina annusai l'odore cercando di capire cosa avesse cucinato, ma non sentii nulla, e nemmeno vidi padelle sul fuoco o teglie nel forno. Vuoto totale. Guardai incerto il mio amico.

"Ma cosa si mangia?"-

"Eh scusa Lou, non avevo voglia di cucinare e ho ordinato la pizza, tanto ti piace no?"- ripose continuando ad apparecchiare.

700 kcal per la margherita, 600 per quella con solo il sugo.

"Ah, bene. E a che gusto?"- La voce mi uscì tremolante. Anche nelle pizze più semplici c'erano troppe calorie.

"Patatine"- e mi guardò in faccia scrutandomi. Cercai di restare più impassibile il possibile mentre nella mia testa scoppiava un bombardamento di pensieri.

1076 kcal
1076 kcal
1076 kcal

Continuava ad urlare la vocina, e dentro di me si accumulò un enorme rabbia verso Harry, lo aveva sicuramente fatto apposta per farmi ingrassare ancora di più perché mi odiava e mi voleva fuori dalla band. Mi venne voglia di spaccare qualcosa, di tirare pugni al muro, di mandarlo a fanculo e insultarlo pesantemente, di piangere e di urlare. In quel momento odiai Harry con tutto me stesso, e l'odio già di per sé accecante per aver preso la pizza crebbe appena il mio sguardo si pose sul suo fisico magro e capii che a lui quelle 1076 kcal non avrebbero cambiato nulla. Perché lui era lui ed io ero io. Perchè lui era magro ed io grasso. Perchè lui poteva, io invece no.

In due secondi pensai a milioni di scuse per evitare di mangiare, ma nessuna reggeva, così mi arresi, puntai con quanta più sicurezza possibile il mio sguardo nel suo e -"Oh bene! Mi andava proprio di mangiarla, sai?"- mentii.

Harry parve crederci e quando arrivò il fattorino iniziò subito a mangiarsi la sua pizza. Io invece la guardai schifato per qualche minuto prima di prendere la prima fetta in mano.

My sweet weight//larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora