Capitolo 2.

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Resto immobile pietrificata sull'uscio della porta dei Dallas. Vorrei scappare, ma non gliela darò vinta. Non gli darò la soddisfazione di vedermi scappare alla sua vista dopo due anni.

Sono cambiata. Sono più forte a causa della sua rottura di due anni fa e glielo dimostrerò. È arrivato il momento di mostrare la nuova me.

"Ciao Cameron." Dico decisa. Non so dove mi sia uscita la voce sinceramente. "Dov'è Sierra?"
"Beh, lei..lei..non è in..in casa." Deglutisco e annuisco.
"Va bene. Verso oggi pomeriggio è a casa?"
"Si, c..credo di sì." Dice insicuro mentre io giro i tacchi per andare via.

Sento i suoi occhi trapanarmi la schiena come molte di quelle volte che succedeva due anni fa. Poi mi ricordo di una cosa e mi giro verso di lui osservando che ha ancora la porta aperta.

"Cameron." urlo per farmi sentire.
"Dimmi." Mi dice sorridendo e con gli occhi che gli si illuminano.
"Non dire a Sierra che sono qui." il sorriso gli muore sul volto mentre io mi giro e vado via.

Il rivederlo cosa ha suscitato in me? Non lo so.

Prima distruzione, per ciò che mi ha fatto e per ciò che ho passato per tanto tempo.

Poi felicità per averlo rivisto di nuovo dopo due anni ed essermi accorta che lui sta bene.

Poi il cuore sembrava che mi stesse uscendo dal petto. Sembrava che fossi ritornata la ragazzina di due anni fa, quella stupida è innamorata del ragazzo un po' scontroso incontrato per le strade di questa città.

Inizio a tremare al pensiero di tornare di nuovo lì dopo e, magari, rivederlo con Madison. Penso che sia ovvio di cosa stavano facendo, anche un bambino capirebbe.

Ci penso e ci ripenso e un insormontabile rabbia si crea dentro di me. Abbasso la testa e stringo i pugni mentre cammino sotto questo cielo sereno. Non riesco a credere il perché di questa mia reazione, ma sembra un gesto spontaneo. Un gesto spontaneo che non deve capitare.

Senza accorgermene sbatto contro a un ragazzo. Alzo la testa e lo vedo. È lui. Il ragazzo che mi chiamava ogni giorno per ogni pettegolezzo. Il ragazzo che mi faceva sorridere mentre io ero giù di morale per la rottura con il suo migliore amico.

Le lacrime di gioia minacciano di fuori uscire dagli occhi. Non si è ancora accorto di me.

Alza la testa verso il mio viso e la sua espressione è impagabile. Occhi e bocca spalancati, mentre cerca di dire qualcosa.

Io e Dylan ci siamo legati molto dopo il mio viaggio. Come ho già detto,mi è stato accanto dopo la rottura con Cameron e gliene sono grata.

"Le-Leigh.." Balbetta. "Sei..sei davvero tu?" Annuisco e un enorme sorriso si forma sul suo volto.

Mi prende in braccio e mi fa girare fino a fermarsi pochi secondi dopo.
"Non posso credere che tu sia davvero qui." Mi dice posandomi a terra mentre delle lacrime bagnano il mio viso.

Mi sorride calorosamente ed io cerco di sorridergli nonostante le mie lacrime scendono a dirotto.

"Mio Dio. Non riesco a crederci. Ti va di andare a prendere un caffè?" Mi sorride ed io annuisco.

Andiamo in un bar e ci sediamo su delle poltroncine mentre aspettiamo che qualcuno venga a prendere le nostre ordinazioni.
"Da quanto sei arrivata?"
"Ieri sera. Mi sono stabilita nella mia vecchia casa. Sono da sola."
"Credevo che con te ci fosse 'miss ragazzodolcissimo 2016'." Dice ironicamente. Ridacchio a quel soprannome rivolto a Charlie.

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