Sono incinta. Cazzo. Non posso crederci.
Non sono pronta a fare la madre alla mia età. Sono una ragazza troppo giovane per questo piccolo disastro.Dal mio pretesto ne ho ricavato questo. Non nego che stato il mio sogno, ma non ora, non avendo un ragazzo e facendolo con il mio grande amore. Non avevo immaginato così la mia prima volta e l'arrivo del mio primo figlio.
Scivolo lentamente fino a rimanere con le gambe incrociate e il test in mano. Le lacrime mi offuscano gli occhi e riesco a non vedere nulla.
"Leigh, tutto bene?" sento la voce delle ragazze come un rimbombo. Ci siamo solo io, le mie lacrime e la piccola creatura che è dentro al mio grembo. Non posso crescerla da sola, non voglio. Questo bambino ha bisogno di una madre che si prenda cura di sé, di una mamma che sappia crescerlo. Io non sono questo: mi trovo sempre in mezzo a dei casini più grandi di me e non so proteggermi da sola. Non so cosa significa crescere un bambino.
Sembra tutta una fottuta invenzione.
Senza che me ne accorga, la porta del bagno viene aperta e le voci delle ragazze sembrano essere tornare normali.
'Forse è solo un sogno.' dico a me stessa. 'Forse non sono incinta.' mi ripeto.
Abbasso lo sguardo sulle mie mani e mi accorgo che non è così. Io sono incinta, è tutto vero. La mia pancia crescerà da mese in mese e con essa anche la creatura al suo interno. Singhiozzo per me, singhiozzo per lui, perché non riuscirò a dargli la vita che si merita, perché dovrà affrontare tutto solo con una mamma, senza un papà.
"Leigh.." sussurra Sierra avvolgendomi in un abbraccio.
"Oddio." dice Lola e pochi secondi dopo sento le sue braccia intorno a me.
Piango. Mi libero e piango.
****
Due ore dopo siamo sedute sulle poltrone. Io di fronte a Lola e Sierra vicino a me. Sierra ha nascosto il test nella sua stanza dicendomi che me l'avrebbe dato quando gliel'avrei chiesto."Ti va di parlare con noi di cosa è successo?" chiede Lola poggiando i gomiti sulle cosce e aprendo le mani per poggiare la testa su di esse.
Nego col capo e Sierra sospira."Leigh sai che di noi puoi fidarti. Cosa c'é che ti turba?" dice preoccupata guardando il mio viso. Avrò sicuramente un aspetto orribile.
Un'altra lacrima riga il mio viso. "Beh, io.."
Hanno ragione, a loro posso parlare di tutto.Apro la bocca per parlare ma il rumore della serratura mi fa tremare. Sento una risata, la sua risata. Tremo a quel suono, al suono più dolce mai esistito.
La figura a cui appartiene quel suono fa capolinea nella stanza. Maglia bianca e pantalone nero strappato con le converse al piede. I capelli sono spettinati e sorride guardando il verso il basso. Delle labbra si posano sulle sue e lui la prende in braccio toccandole il sedere. Lei intreccia le gambe intorno alla sua vita. La bionda ossigenata lo bacia appassionatamente.
Il mio cuore sembra essersi fermato per un attimo. Ridono, scherzano e si baciano davanti a me. Il mio cuore si sta frantumando in milioni e milioni di pezzi. Li guardo mentre loro non si sono accorte delle due ragazze davanti a me e di una ragazza col cuore frantumato.
Ma ce l'ho voluto io. Sono stata io a combinare tutto questo.
Sierra si schiarisce la voce mentre io rimango a fissarli. Nulla, continuano come se non fosse niente e lei mette le mani sotto la sua maglia. Lui la stringe di più a sé e mette le mani sotto la sua maglia toccandole la schiena. È troppo per me, ma non riesco ad alzarmi."Cameron!" urla Sierra e il ragazzo ci guarda imbarazzato. Madison scese dalle sue gambe mentre il suo ragazzo mi guarda. Il suo sguardo si scurisce, ma non sarà mai più scuro del mio.
Sento il mio viso bagnarsi: una, due, tre gocce. Sospira.
"Ragazze, scusate, non avevamo visto che c'eravate anche voi." dice tranquillo tenendo lo sguardo su di me.Non riesco ad abbassare lo sguardo, non voglio che lui mi guardi mentre io sono così vulnerabile, così debole. Non voglio che mi guardi per questo aspetto, non voglio che mi guardi. Vorrei trovare la forza di abbassare lo sguardo, invece non ci riesco. Sono così diversa ai suoi occhi che anche solo un suo sguardo può privarmi della mia forza?
Cosa gli starà passando per quella testa? Che io stia piangendo perché ho visto lui e la sua ragazza così? No.
Piango per il dolore che sta facendo a me e a nostro figlio di cui non sa nemmeno l'esistenza e non la saprà. Non ho intenzione di dirglielo.
"Sisi, ok..Andate sopra." dice Sierra scocciata.
Loro la ascoltano e, prima di salire, lui le prende la mano. Un altro colpo al cuore.La porta con sé verso la sua stanza e scompaiono chiudendo la porta a chiave. Cosa staranno facendo lì dentro? E se facesse con lei la stessa cosa che ha fatto con me e avrebbe uno splendido disastro anche da parte sua? Non posso permetterlo.
Cerco di alzarmi, ma il senso di vomito invade di nuovo la gola. Corro verso il lavandino e vomito ancora. Vomito di nuovo e caccio via tutto il dolore subitomi qualche minuto fa.
Le ragazze corrono verso di me soccorrendomi. Le sono infinitamente grate per essermi vicino in ogni singolo momento.
"Tutto bene?" mi chiede quando finisco di vomitare. Il sapore del vomito invade la mia bocca e provo un senso di schifo.
Annuisco incapace di parlare."Lo spero..tranquilla che non vuoi tornare a casa?" mi chiede per l'ennesima volta Lola.
Tra tutte e due non so quante volte me l'hanno chiesto. Io sto bene. Sono solo dei sintomi, posso superarli.
"Sto bene ragazze." dico a voce roca.
Annuiscono e ci risediamo sulle poltrone.
"Stai bene?" mi chiede Sierra.
"Sei pallida.." dice Lola.
"Sto bene." dico solamente. "Voglio parlare di ciò che è successo." sospiro rumorosamente e loro annuiscono."Sono andata a letto con un ragazzo che entrambe conoscete bene qualche giorno fa." annuiscono confuse. "Ed ora sono..incinta." dico timorosa. Ho paura di cosa possano pensare di me. Ho paura che sia di nuovo innamorata.
"Con chi sei andata a letto Leigh?" chiede dolcemente Lola.
Al solo pensiero che quel mostro è il padre di mio figlio, mi vengono i brividi. Schifo: questa è l'unica cosa che provo nei suoi confronti. Uno schifo infinito. Provo anche dolore, però. Dolore per me e per lui o lei."Cameron." sussurro con le lacrime che minacciano di uscirmi dagli occhi. Loro si guardano non capendo.
"Leigh, cosa hai detto?" chiede Sierra.
"Cameron." dico e Sierra fa spalanca gli occhi e si mette le mani sulla bocca. Le lacrime iniziano a scenderle su quel suo bel viso. Lola ha, invece, la bocca e gli occhi spalancati.
"È Cameron il padre di questa creatura."
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Never without you.
Fanfiction•COMPLETATO.• •SEQUEL DI EYES FULL OF YOU.• Dopo due anni, Leighton torna a New York e ciò determinerà una serie di cambiamenti. Inoltre avrà delle sorprese che non si aspetterà minimamente. Intanto Cameron, deciso a farsi una nuova vita, cambia rad...