Capitolo 45.

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Tre mesi dopo.
Le cose non sono andate perfettamente bene come gli altri mesi. Io sono stata poco bene ed io e Cam abbiamo avuto litigi molto forti ultimamente. Il motivo? Una figlia di buona donna, comunemente chiamate 'zoccola.' Zoccole everywhere.

Comunque, Cameron ha iniziato di nuovo a lavorare nell'azienda di famiglia e c'è questa nuova dipendente, Lindsay, che gli sta addosso come una zecca, che nemmeno fosse il suo cane. Ed è per colpa sua che stiamo litigando da un po'.

Prima di andare a lavoro, mi accompagna ogni giorno da mia madre, per quest'ultimo mese, a causa della gravidanza. Il mio pancione sembra una bomba pronta ad esplodere, ovviamente, visto che sono all'ottavo mese. Mi sono sentita malissimo: contrazioni su contrazioni e notti passate in bianco a causa di esse. Nessuno può capire quanto sto male.

Ora sono da mia madre, Cameron è al lavoro e quella starà attorno a lui come un cane. Tutto normale, direi.
"Allora, sono pronti i preparativi?" chiede mamma venendo verso il salone, visto che era in cucina a fare i piatti. Io e Cam abbiamo deciso di sposarci dopo la nascita del bambino, perché sarebbe troppo frettoloso e fatto male. Fortunatamente abbiamo trovato un nome comune.

"Beh, si mamma.. Devo solo andare a fare l'ultima prova del vestito e credo che la farò dopo la nascita di questo bimbo." dico dolorante per le contrazioni.
"Ancora le contrazioni?" dice mamma tornando indietro.
"Si, sono fortissime."
"Beh, starai a momenti." urla.

La porta si spalanca e Jane entra dalla porta.
"Sono tornata da scuola, sono in casa!" urla buttando lo zaino a terra e urlando per farsi sentire da mia madre.
"Hey sister." dice notandomi e sedendosi sul divano, al mio fianco.
"Hey!" esclamo dolorante e quasi urlo mentre sta per venirmi un'altra contrazione.
"Contrazioni?"
"S-si." sto quasi per piangere.
"Il mio nipotino sta iniziando a prepararsi." dice accendendo la televisione mentre io mi alzo piano per andare in bagno.

All'improvviso sento un senso di bagnato e il mio primo pensiero è quello di essermi fatta sotto. Poi realizzo. Il bambino. Urlo. Mia madre corre verso di me e mia sorella mi guarda confusa.
"Si sono rotte le acque, si sono rotte le acque. Oddio, oddio." urlo.

In pochi secondi mi trovo in macchina con mia sorella e mia madre che si fanno spazio tra le altre macchine. Mia sorella sventola un fazzoletto bianco su ordine di mamma. Dice che si sventola per un'emergenza, boh.

Respiro profondamente mentre mia sorella chiama Cameron mettendo il viva voce.
"Jane? Che succede?" dice preoccupato.
"Cam, si sono rotte le acque, il suo bambino sta per nascere, corri." dice e sento un rumore di una sedia scaraventarsi a terra.
"Arrivo." dice e stacca.

Fortunatamente arriviamo in ospedale il prima possibile e mi portano subito in sala parto.
Fanno vari controlli al bambino. Dicono che devono accertarsi che stia bene prima che esca. Fortunatamente l'esito è positivo. Il mio bambino sta bene e tra un po' lo avrò fra le braccia.

Dopo questi controlli, rimango da sola. O almeno, non da sola, ma con le mie care amiche contrazioni che mi stanno uccidendo. Il dottore mi ha detto di riposare per il momento più importante. La mia intenzione era quella..ma le contrazioni hanno iniziato a farsi sentire di nuovo.

Cam entra nella stanza. Probabilmente è la cosa più bella che abbia visto durante la giornata, oltre al mio bimbo che cresce sano e forte.
Deglutisco mentre lui mi guarda sorridendo e sedendosi vicino a me.
"Come stai?" mi chiede.
"Malissimo." dico. Mi guarda preoccupato.
"Tra poco finirà questo dolore." mi rassicura ed io annuisco stringendo le lenzuola che ho addosso. Cam mi prende la mano.
"Andrà tutto bene, amore mio, credimi. Io sarò al tuo fianco sempre. Il nostro piccolo Patrick.." sbuffo a quel nome e cerco di sorridere nonostante il forte dolore. " ..sta per unirsi a noia. Non ti lascerò sola un secondo." dice stringendomi la mano e dandomi un bacio sulla fronte.

Questo dolce e tenero momento viene interrotto dalle mie care amiche. Le contrazioni si fanno sempre più forti e credo di essere arrivata al momento che cambierà per sempre la mia vita, o meglio la nostra.

"Signorina il bambino sta per uscire lei deve aiutarlo a far uscire. Deve spingere." dice il dottore e una banda di infermiere entra nella stanza.
Inizio a fare ciò che mi ha detto. Sembra così facile nei film, mentre è un'impresa. Urlo a causa del dolore forte. È una cosa atroce, ma nello stesso tempo emozionante e bella. Emozionante e bella perché vedrò il mio bimbo. Giuro non potrei essere più felice.

Inizio a piangere continuando a fare ciò che mi ha detto il dottore. Sto sudando e il dolore si fa sempre più forte. Le infermiere ed il dottore sono intorno a me, mi sostengono e mi rassicurano. Sarebbe l'unica cosa che non dovrebbero fare secondo me in questo momento: rassicurarmi.

Cam mi sussurra cose dolci e che dovrebbero farmi ridere, ma non ce la faccio proprio.
"Ce la puoi fare."; "Sei forte.";"Continua così": questo è ciò che continua ripetermi il mio futuro marito. Chissà come sembrerà facile visto dall'esterno, ma solo chi sta al mio posto, come in quello di ogni donna ogni giorno, potrà capire che non è come sembra.

In questo momento non mi sento così forte come Cameron continua a ripetermi. Sto dando il meglio di me stessa e sto impiegando tutte le mie forze, ma nulla. Fatto sta che il dottore continua a ripetermi di spingere più forte. E, perciò, sto stringendo la sua mano. Sto cercando di cercare la forza che non riesco ad impiegare in lui.

"Signorina, un'altro po'. Ci sta riuscendo." dice il dottore. Chiudo gli occhi dando le ultime spinte, le più terribili e le più forti.

Stringo la mano di Cam urlando e, improvvisamente, sento un pianto e le infermiere che battono le mani. Mi accascio sul letto distrutta e sudata.
"Sei stata straordinaria, come sempre." mi sussurra Cam baciandomi la fronte.

L'infermiera dai capelli biondi al mio lato destro mi porge il mio piccolo bambino, il nostro piccolo bambino, dopo avergli fatto un piccolo controllo e pesandolo. È avvolto da una coperta azzurra.
Continua a piangere con la pelle rossa. Il nasino e la boccuccia sono piccolissimi. Pochi capelli neri gli coprono la piccola testolina. Le manine ed i piedini sono minuscole e si muovono freneticamente. Gli prendo la manina e lui apre i suoi grandi occhioni castani. È bello, bellissimo, come il padre.

Mi emoziono tanto e gli sorrido. Do un bacio a Cameron che ci guarda con occhi rossi dal pianto.
"È bello come te." gli dico e lui mi dice la stessa cosa.

"Pesa 3850 g, la lunghezza del suo corpo è di 50 cm ed è in ottima salute." ci informa. "Come avete intenzione di chiamarlo?" ci chiede infine. Guardo Cam sorridendo. Ce ne abbiamo messo di tempo per deciderlo, ma ce l'abbiamo fatta.
"Abbiamo intenzione di chiamarlo Christian." dice mio marito sorridente. "Christian Dallas."
*****
Ciao ragazzi, volevo scusarmi perché prima ho pubblicato il capitolo per sbaglio, mentre lo stavo scrivendo. Quindi l'ho eliminato. Probabilmente a molti sarà comparso e ad altri no..comunque questo è il motivo, volevo chiarire questo!🙈

Comunque volevo comunicarvi che mancano pochissimi capitoli alla fine..cosa vorreste ci fosse nel prossimo? Proponetee!🙈❤️

Al prossimo capitolo, bye bye‼️✨

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