"Cameron Dallas." dice sghignazzando e puntando lo sguardo verso Cameron. "Ma che bella sorpresa, davvero commovente." dice battendo le mani. Si alza e si avvicina a noi. Sentiamo dei passi provenire dalle scale e, in men che non si dica, il corpo esile di Madison fa capolinea nella piccola stanza che ora sembra anche troppo piena.
"Che cosa dolce. È venuto qui per salvare la sua piccola principessa indifesa." Dice ridendo istericamente. Sono confusa, non capisco dove vuole arrivare.
"Il principe anche stronzo della situazione, cerca la sua principessa scomparsa. Che cosa commovente."
"Qual è il tuo problema Charlie?"
"Lui non è Charlie." sussurra Madison.
"Che? Chi è?" dice voltandosi verso di lei.
"Lui..lui è..mio fratello, Cam." dice avvicinandosi a lui, ma lui si allontana. "Mi dispiace." dice piangendo.
"C'entri anche tu in questa storia allora! Sapevo che non sopportavo Leigh, ma non fino a questo punto. Mi fidavo di te, Madison." Madison inizia a piangere e Cameron si avvicina a Luke che lo guarda."Quindi sei un Beer anche tu? Stessa cattiveria a quanto vedo."
"Luke Jason Beer per l'esattezza e, si. Ne vado fiero."
"Perché lei?" sbotta all'improvviso. Scuoto la testa per fargli capire di non andare troppo oltre, ma nulla."Perché è colpa sua se voi siete divisi." dice venendomi vicino. Cameron mi guarda: non so definire bene il suo sguardo verso di me. Nonostante sia piena di lividi sul viso, nei suoi occhi traspare amore, rabbia e dolore. Né compassione, né pietà, ma amore e dolore. Dolore come se l'avesse sperimentato lui su quella pelle l'inferno che ho passato. Non immagino nemmeno quanti lividi violacei ci saranno su tutto il corpo.
"Non è colpa sua, come non è colpa mia. Non scegli di chi innamorarti. Peccato che tu non lo sai. Non ti sei mai innamorato lurido verme senza cuore." gli urla avvicinandosi, ma Luke prende in mano una ciocca di capelli, la mia. Cameron si ferma all'istante ed io inizio a respirare affannosamente.
"Parla bene, altrimenti succederà qualcosa alla lei al tuo bambino." la malvagità di questa gente non ha limiti. Tengo le mani sul piccolo pancino.
"C-Cam..s-s-s-salvati f-f-finché p-puoi." balbetto."No." dice e si avvicina a Luke che mi tira una ciocca di capelli. Piccole e calde lacrime bagnano il mio viso e Cameron si ferma davanti a me.
"Mi dispiace piccola, mi dispiace davvero tanto." mi sussurra."Prendi me." dice poi guardando Luke.
"Cosa?" dico sconvolta. No, no, no, non può fare questo.
"Prendi me." ripete.
"No. No, Luke, ti prego non farlo." dico piangendo. Non voglio che subisca tutto ciò che ho subito io in questi diciassette terribili giorni, non voglio che Luke lo sfiori minimamente."Bene bene. Una scena davvero romantica." dice battendo le mani. "Ti accontenterò, se davvero lo vuoi." dice lasciandomi.
"No, no, no." urlo. "Non puoi farlo, non puoi." urlo piangendo. Vedo Cameron deglutire, ma, subito dopo farmi l'occhiolino, avrà sicuramente un piano.Corro verso la porta, ma Madison mi ferma e Luke prende Cameron per i capelli. È una scena orribile.
"Cameron, no." urlo.
"Madison, lasciala." dice Cameron guardandola male. Sorprendentemente Madison mi lascia, dando ascolto a Cam."Leigh.." sussurra il mio nome. Sento che crollerò prima o poi. Non doveva finire così.
"..Corri." urla. Assesta un calcio sul piede a Luke e la situazione si capovolge. Cameron prende a pugni Luke e mi risveglio subito dal mio stato di trance: devo chiamare la polizia.Faccio come mi dice. Corro salendo le scale. Madison mi segue, ma non mi importa. Prendo il primo telefono che mi capita davanti e cerco di chiamare la polizia, purtroppo Madison stacca la spina e butto il telefono per aria.
Vedo il mio telefono sul tavolo della cucina. Madison mi prende per i capelli e cerca di prendere il mio telefono. Le dò un calcio sulla gamba e lei grida, probabilmente per il dolore o, forse, per avergli sporcato il suo bel pantalone rosa.
Prendo il telefono tremando e chiamo la polizia.
"Pronto?"
"Oh, mio Dio. Grazie al cielo. Aiutatemi. Sono in una villa bianca ad High Street, New York. Venite ad aiutarci, siamo stati rapiti. A.." cerco di continuare a parlare ma la una specie di fazzoletto mi tappa la bocca. Sono sicura che sia stata Madison. Dopodiché solo buio.
****
"Leigh, tesoro. Va tutto bene? Leigh, svegliati. Leigh." la testa mi gira maledettamente. Apro gli occhi e cerco di stiracchiarmi, ma le catene che ho vicino alle mani me lo impediscono. Un momento, sono incatenata?"Leigh, oddio finalmente. Come stai?" chiede Cameron vicino a me.
"Bene..tu?" lo guardo in faccia e noto dei lividi ed un occhio gonfio. "Oh Dio, Cam, cosa ti ha fatto?"
"Non importa..Sei riuscita a chiamare la polizia?" annuisco.
"Bene, dovrebbero arrivare a momenti quindi, spero." dice sbuffando."Perché siamo incatenati?"
"Perché così non possiamo usare le mani."
"Spero che la polizia arrivi presto." sussurro.
"Già anche io.""Come..come stanno a casa?" mi guarda con quel suo sguardo dolce e con quei suoi lineamenti perfetti.
"Male. Jane sta malissimo e i tuoi peggio." mi si stringe il cuore a quelle parole. "Fa male anche a me dirtelo, ma è la verità."
"Sierra e Lola? Dylan?" chiedo come un razzo.
"Sierra e Lola ti stanno cercando dappertutto e Dylan le sta aiutando insieme a Daniel. Per una volta si sono uniti tutto insieme per una buona causa." dice ridacchiando.
"Pensi che io sia una buona causa?"
"Lo credo, anzi ne sono certo." guardo i suoi occhi che dimostrano sincerità. Lo pensa davvero? Mi si scioglie il cuore a queste parole. Sorrido, per la prima volta in questo maledetto posto."Leigh, io ho bisogno di parlarti." dice con timore guardando la porta.
"Dimmi."
"Io.." le sirene della polizia si sentono da fuori. Guardo Cameron sorridendo a trentadue denti mentre lui mi sorride lievemente. Non è uno di quei sorrisi che fa quando è felice, né un sorriso vero."Polizia, mani in alto." sentiamo. "Siete in arresto."
Dire che sono felice che loro andranno in galera, è un eufemismo. Cioè, se devo essere sinceri mi dispiace un po'..ma fottetevi stronzi, marcire in galera è il minimo che possiate fare.Urlo aiuto per farmi sentire e so di sembrare una pazza in questo momento davanti a lui, ma non importa. Voglio uscire da qui.
Cameron mi capisce e mi imita.Un uomo in divisa blu si presenta davanti a noi.
"Li abbiamo trovati, Antony, passo e chiudo." dice con un walkie-talkie in mano.
"Ragazzi, come state?" dice aprendo le catene di Cameron.
"Bene." rispondo per entrambi.
"Fortunatamente." aggiunge Cameron.Dopo che il poliziotto mi libera dalle catene, guardo Cameron e gli salto addosso. Gli metto le braccia intorno al collo e lo abbraccio.
"Grazie, Cameron. Grazie davvero." dico tra le lacrime di gioia. Mio eroe.
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Never without you.
Fanfiction•COMPLETATO.• •SEQUEL DI EYES FULL OF YOU.• Dopo due anni, Leighton torna a New York e ciò determinerà una serie di cambiamenti. Inoltre avrà delle sorprese che non si aspetterà minimamente. Intanto Cameron, deciso a farsi una nuova vita, cambia rad...